Roberto Rotondo per Corriere.it
DAFNE DI SCIPIO
Dafne è stata ritrovata e sta bene. La ventenne scomparsa sabato scorso dal «bosco della droga» di Marnate è stata rintracciata dai carabinieri, in collaborazione con la polizia stradale, nella notte tra lunedì e martedì in un autogrill a Castronno, nei pressi di Varese.
Dafne Di Scipio era in compagnia di un uomo a bordo di un’auto intercettata dalla polizia stradale. Sembra che gli inquirenti l’avessero localizzata già nella giornata lunedì, e in tarda serata l’hanno infine fermata.
Andranno però chiarite molte cose in queste ore: la giovane ha detto di essersi allontanata volontariamente e ha quindi smentito di essere stata rapita, come invece aveva raccontato il suo fidanzato, Matteo Brambilla, che sabato notte aveva dato l’allarme.
BOSCO DELLA DROGA A MARNATE 2
L’uomo aveva detto agli inquirenti di essersi recato con Dafne a comprare della droga nella zona cosidetta della «sbarra» di Marnate, e che la giovane era scesa da sola ed era stata aggredita. Lui aveva tentato di difenderla ma due stranieri gli avevano bruciato l’auto e lo avevano malmenato.
Una versione che ora andrà vagliata attentamente. Dafne è in buone condizioni ma dovrà chiarire molte cose. Gli investigatori hanno compiuto analisi sui tabulati, intercettazioni, visione delle telecamere comunali della zona, per catalogare le targhe di tutte le autovetture transitate sabato notte in via Kennedy, a Marnate, dove si erano concentrate le prime ricerche.
BOSCO DELLA DROGA A MARNATE
Lunedì erano stati trovati nella zona il cappellino da baseball della ragazza e il cellulare che utilizzava, di proprietà del convivente. E inoltre la chiave dell’autovettura andata a fuoco, una Mercedes, sequestrata e già ispezionata.
La procura aveva già chiarito che Dafne Di Scipio, 20 anni, originaria di Gallarate, si era recata alla «sbarra» di Marnate, come viene chiamata la zona, probabilmente per comprare droga insieme al convivente, Matteo Alessandro Brambilla, 35 anni. I due abitano a Busto Arsizio.
DAFNE DI SCIPIO 2
L’uomo, in particolare, ha raccontato che la ragazza era scesa da sola dall’auto per andare nel bosco; poi di essere sceso a cercarla sentendola urlare e di averla vista trascinare via da alcuni stranieri. Brambilla ha detto che ha cercato di fermarli, ma è stato percosso.
Ha quindi afferrato il palo di un cartello stradale per difendersi ed è corso a chiamare aiuto. Il luogo dove è avvenuta la scena è conosciuto come un bosco dello spaccio: un classico fortino in cui viene organizzato, da bande dei pusher specializzati, un mercato della cocaina e dell’hashish a cielo aperto.
L AUTO DEL FIDANZATO IN FIAMME
Non c’erano però tracce di violenza sull’auto andata a fuoco e non sono state rinvenute nemmeno tracce di sangue nella boscaglia. Un resoconto della vicenda era stato postato da una donna, in un gruppo Facebook del paese.
La testimone aveva affermato che il convivente di Dafne aveva raccontato ai passanti che la ragazza era stata portata via per un debito di 50 euro, ma è una versione tutta da verificare.