Il Corriere della Sera intervista il team principal della Ferrari, Fred Vasseur.
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«In Canada abbiamo fatto passi in avanti, avevamo chiaro dal primo giorno che cosa non andasse su questa macchina, veloce in qualifica, sul giro singolo, ma difficile da portare in gara».
Vasseur dice che occorrono mesi per avere sviluppi. I primi problemi sono emersi a marzo, da lì è iniziato il nuovo percorso. All’arrivo di Vasseur in Ferrari si parlava di Mondiale. Gli viene chiesto chi gli aveva detto che questa macchina sarebbe stata da vertice e su quali basi.
«Non mi va di dare la colpa a nessuno. Ma l’anno scorso sono stato fatte certe scelte. Dai primi chilometri a Fiorano, e poi nei test in Bahrein, abbiamo capito che non funzionavano. Le simulazioni avevano sottovalutato alcuni effetti negativi sul comportamento della vettura. Così siamo stati costretti a cercare un compromesso fra prestazioni e guidabilità».
Ha parlato con Mattia Binotto in questi mesi?
«No, l’ho incontrato soltanto prima di essere nominato. E non ho voglia ora di dedicare energie a pensare al passato. Il passato è passato, non conosco quali fossero le dinamiche all’interno della squadra all’epoca».
Vasseur parla anche dei piloti Ferrari. Sainz dice di voler restare dopo il 2024. Ma i negoziati per il rinnovo non partono, perché?
SAINZ VASSEUR LECLERC 1
«Mancano 18 mesi alla scadenza, lo stesso vale per Charles. In questo momento introdurre l’argomento rinnovo sarebbe una distrazione, l’ho detto ai loro manager un paio di settimane fa. La priorità è che i piloti collaborino per sviluppare la macchina. Poi durante l’estate, o dopo, inizieremo a parlarne».
Così non corre il rischio di perderli?
«Quel rischio c’è sempre. Sono entrambi attratti dal progetto, vogliono restare e vincere. Ma dobbiamo ragionare da squadra e maturare in ogni area. Parlare oggi soltanto di piloti sarebbe sbagliato per i passi in avanti che dobbiamo fare come team».
Si dice che Sainz sia stata una scelta di Binotto, non di Vasseur. Cosa risponde?
«Se è per questo neanche Charles l’ho scelto, me lo sono trovato. E allora? Sono soddisfatto di Carlos, è regolare e dà indicazioni tecniche importanti. Con Charles forma una coppia vincente. Credo sia molto sottovalutato».
SAINZ VASSEUR LECLERC
Come farà a convincere Leclerc a rimanere?
«Il modo migliore è dargli una macchina competitiva. Lui sa che ogni stagione è cruciale per la sua carriera. Ha un obiettivo: diventare campione del mondo. E vincere il titolo è anche il nostro obiettivo. Bisogna far sentire sia lui che Carlos al centro del progetto».
E loro due in che cosa devono crescere?
«Carlos è veloce ed equilibrato, ma come tutti ha margini di crescita. Charles invece è capace di fare magie in qualifica, di andare oltre. Ma a volte supera il limite ricercando sempre il massimo anche quando la macchina non può darlo. Vuole vincere sempre, perciò può commettere errori come a inizio stagione. Ne abbiamo parlato insieme».
Qual è stata la decisione più difficile che ha preso da quando è a Maranello?
«Spostare personale da una mansione a un’altra, riorganizzare la struttura».
Leclerc Frederic Vasseur
FREDERIC VASSEUR Frederic Vasseur