Estratto dell’articolo di G.S. per “la Repubblica - Edizione Roma”
villa mafalda giovanna fatello
«Dopo nove anni speravo in una sentenza di condanna e non in una prescrizione » . A parlare è Matteo Fatello il padre di Giovanna Fatello, 10 anni, morta nel 2014 durante un intervento al timpano nella clinica Villa Mafalda.
Nel procedimento di secondo grado sono imputati due anestesisti accusati di omicidio colposo e condannati in primo grado a due anni. In Appello il procuratore generale ha però chiesto il «non doversi procedere nei confronti degli imputati per intervenuta prescrizione».
GIOVANNA FATELLO
«Purtroppo il tempo è trascorso inesorabile», ammette il padre della vittima di questa terribile storia. Ma la partita non è conclusa. Infatti il giudice può anche dichiarare prescritto il reato ma dovrà esprimersi sul risarcimento economico nei confronti della famiglia della piccola. «[…] Da cittadino, invece, mi domando la quantità di denaro speso per un processo che non ha portato a niente. Abbiamo avuto tre giudici che si sono occupati del caso, abbiamo avuto 20 consulenti, poi c’è stato il prezioso lavoro del nas dei carabinieri. Il risultato? Una prescrizione. Adesso il 30 maggio vediamo cosa deciderà il giudice sulle statuizioni civili».
GIOVANNA FATELLO
Nel corso del suo intervento l’avvocato di parte civile, Gianluca Tognozzi, ha affermato che la bimba «stava benissimo, non sono emerse patologie cardiache pregresse. Giovanna è morta per la condotta degli anestesisti. Dopo aver somministrato l’anestetico alla piccola, l’anestesista si è allontanato dalla sala operatoria e ha fatto una telefonata di 42 secondi, lui doveva essere presente in sala per legge e invece si è assentato. C’è stata inoltre una omertà assoluta da parte di tutti i presenti in sala operatoria». […]
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funerali giovanna fatello