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    VECCHIETTI PIÙ CHE ARZILLI, ATTIVISTI! - DEL VECCHIO DOPO IL BLITZ IN MEDIOBANCA INTENDE SALIRE ANCORA, PER METTERE PRESSIONE GIÀ NELL'ASSEMBLEA DEL 28 OTTOBRE, DOVE POTREBBE CHIEDERE UN PIANO INDUSTRIALE PIÙ AGGRESSIVO E, DA AZIONISTA ''ATTIVISTA'', INTERVENIRE SULLA NOMINA DEL NUOVO CEO, ELIMINANDO CERTI VINCOLI DELLO STATUTO - IL SUO ARRIVO MOSTRA CHE IL PATTO ''LIGHT'' DEL 20% NON BLINDA PIAZZETTA CUCCIA DAGLI ATTACCHI ESTERNI, E MUSTIER VORREBBE…


     
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    Federico De Rosa e Fabrizio Massaro per il “Corriere della sera

     

    LEONARDO DEL VECCHIO LEONARDO DEL VECCHIO

    Una scalata avvenuta in poco tempo, quella di Leonardo Del Vecchio a Mediobanca, e che rimette in discussione in qualche modo gli equilibri incrociati tra la stessa Piazzetta Cuccia, Generali, Unicredit nonché il polo della sanità lombarda rappresentato dall' Istituto oncologico europeo (Ieo) di cui Mediobanca è azionista come Unicredit e Del Vecchio. Il quale, oltre ad essere ora uno dei soci maggiori di Mediobanca, è socio anche di Unicredit (2%) e Generali (4,86%). Il tema sul mercato adesso è: come si comporrà questo incrocio?

    CALTAGIRONE NAGEL GALATERI CALTAGIRONE NAGEL GALATERI

     

    Ieri sia Mediobanca sia Generali sono cresciute in Borsa rispettivamente dell' 1,1% a 9,7 euro e del 2,2% a 17,88 euro.

    Anche perché Del Vecchio sarebbe intenzionato a salire ancora in Piazzetta Cuccia. L' ingresso, non annunciato né concordato, è avvenuto in due fasi - l' 11 settembre è arrivato al 3,086%, martedì 17 ha raggiunto il 6,94%, in gran parte con la holding Delfin (e quote minori con Aterno sarl e Dfr Investment Sarl) - definendosi «azionista di lungo periodo» che vuole dare «sostegno per accelerare la creazione di valore» .

     

    Il 28 ottobre si tiene l' assemblea di Mediobanca per il bilancio: potrebbe essere l' occasione per un' uscita pubblica del nuovo azionista. Del Vecchio potrebbe chiedere un piano industriale più aggressivo - la presentazione ci sarà il 12 novembre - ma anche, da «attivista», interventi nella governance come l' eliminazione dallo statuto dell' obbligo che il ceo di Mediobanca sia un manager interno con incarichi dirigenziali da almeno tre anni.

    JEAN PIERRE MUSTIER JEAN PIERRE MUSTIER

    Del Vecchio sarebbe pronto a comprare ancora per aumentare la pressione. Inoltre potrebbe rilanciare il suo piano per lo Ieo, respinto da Mediobanca.

     

    Indirettamente, si mette nel mirino anche Generali. L' arrivo di Del Vecchio in Mediobanca mostra che l' assetto attuale, con un patto «light» sul 20%, non tutela abbastanza la compagnia. Anche per questo motivo il numero uno di Unicredit, Jean Pierre Mustier, avrebbe voluto un patto di sindacato vero, così da proteggere le Generali come «italiane, indipendenti e quotate in Italia».

     

    alberto nagel vincent bollore alberto nagel vincent bollore

     Il ragionamento è: Del Vecchio puntella il fronte italiano a Trieste; ma se fosse entrato un soggetto ostile? Anche qui si potrebbero aprire ragionamenti sugli assetti tra Milano e Trieste. Ieri intanto il board di Mediobanca ha approvato il bilancio 2018-'19 presentato a fine luglio, con i conti migliori dell' ultimo decennio per ricavi (2,5 miliardi), mol (1,1 miliardi), redditività (10,2%), patrimonio e 823 milioni di utili.

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