• Dagospia

    “I 5 STELLE SONO VITTIME DI UNA SPECIE DI SINDROME DI STOCCOLMA CON SALVINI CHE GLI HA TOLTO VOTI E ANIMA”, VELTRONI COMMENTA IL VOTO EUROPEO A ‘CIRCO MASSIMO’: "ORA IL M5S DOVRÀ DECIDERE SE CONTINUARE A ESSERE OSTAGGIO DELLA LEGA, L’ALLEANZA DI GOVERNO È INNATURALE MA NON CI SONO LE CONDIZIONI PER UN ACCORDO PD-5 STELLE" – “SOGNO JOSCHKA FISCHER PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA…”


     
    Guarda la fotogallery

    walter veltroni walter veltroni

    Da Circo Massimo - Radio Capital

     

     

    "Avevo detto che sarebbe stato un referendum sull'Europa, e da questo punto di vista il voto ha detto Europa Sì: alla fine non saranno dominanti le forze sovraniste ma, se vi sarà l'intelligenza necessaria, una coalizione che comprenda le forze europeiste potrà governare l'Europa": Walter Veltroni analizza così, a Circo Massimo, su Radio Capital, le elezioni europee.

     

    WALTER VELTRONI NICOLA ZINGARETTI WALTER VELTRONI NICOLA ZINGARETTI

    "Il livello di partecipazione è stato alto, fatto molto positivo", continua l'ex segretario del Pd, "e non bisogna sottovalutare che in alcuni Paesi molto importanti - come Italia, Francia e Gran Bretagna - i primi partiti sono sovranisti. Io mi aspetterei, ma resto nell'ambito del sogno, uno scatto di fantasia politica e di coraggio da parte delle forze europeiste. Ad esempio, a me piacerebbe che il prossimo presidente della commissione europea fosse Joschka Fischer, una persona che ha dentro di sé una cultura ambientalista ma anche una grande esperienza politica e diplomatica come Joshka, che è stato uno dei protagonisti della costruzione europea". 

     

    WALTER VELTRONI ROMANO PRODI WALTER VELTRONI ROMANO PRODI

    In Italia, dice Veltroni, "il dato della Lega è quello più evidentemente netto, ma non è il solo: insieme c'è la sconfitta dei 5 stelle, vittime di una specie di sindrome di Stoccolma nell'ultimo anno e mezzo con Salvini che gli ha tolto voti e anima, e la ripresa del Pd, che non solo aumenta in percentuale ma torna a essere primo partito nelle grandi città. Questi tre elementi", riflette l'ex sindaco di Roma, "aprono una situazione nuova, nella quale i 5 stelle dovranno decidere cosa fare: se continuare a essere ostaggi rapiti da Salvini, che ora imporrà con più determinazione le sue politiche, o trarre le conseguenze da questo voto, come sarebbe naturale ma come non è detto che succeda".

     

    fischer fischer

    Trarre le conseguenze vuol dire rompere l'alleanza? "Mi pare evidente", risponde secco Veltroni, "Questa alleanza è innaturale, e i 5 stelle pagano un prezzo elevatissimo dal punto di vista elettorale. Però, avendolo pagato, potrebbero aver paura delle elezioni anticipate e consegnarsi mani e piedi - appunto, sindrome di Stoccolma - al loro carnefice, a chi li sta spolpando". Per l'ex leader dem, però, il Pd non deve dialogare con il movimento: "Non mi sembra ci siano le condizioni per fare cose che non hanno molto senso in questo momento.

     

    MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL

    Credo che tra i 5 stelle debba maturare una riflessione, una discussione, una valutazione dell'esito di questa esperienza di governo che mette insieme ciò che insieme non può stare. Non puoi denunciare il tuo partner di governo come un avversario e poi non trarne le conseguenze. Ma non so se i 5 stelle avranno la forza di farlo o se si acconceranno al dominio di Salvini. Posso dire però che si va riconfigurando una specie di bipolarismo del tipo di quello a cui sono sempre stato legato tra una destra, certo ora più estrema, e la ricostruzione di un centrosinistra che in un tempo sciaguratamente proporzionalista comporterà una serie di alleanze necessarie". 

    Veltroni Veltroni

     

    Al buon risultato dem alle Europee si è affiancato quello negativo in Piemonte: "La sinistra non può limitarsi ad essere soddisfatta di essere primo partito nelle grandi città, ma deve recuperare il suo rapporto con quella paura, vera dal punto di vista sociale e talvolta indotta su altre questioni, che c'è in ampi strati popolari", dice Veltroni, "Se la sinistra non recupera la sua dimensione di forza del popolo non riuscirà a raggiungere il suo obiettivo. Non c'è dubbio che viene un segno incoraggiante, ma non bisogna scambiarlo per nulla di più di un segno di incoraggiamento.

     

    walter veltroni walter veltroni

    Bisogna lavorare nella società, anche con una rete di alleanze e di soggetti che nasceranno o che sono già pronti all'interno del centrosinistra, per costruire questo schieramento alternativo. I 5 stelle non sono in grado di fare uno schieramento alternativo, coltivano l'idea della solitudine - la solitudine di una forza che non solo ha perso la metà dei voti rispetto a un anno fa ma anche il 10% rispetto alle prime elezioni a cui si è presentata, nel 2013".

     

    walter veltroni e figlia foto mezzelani gmt001 walter veltroni e figlia foto mezzelani gmt001 walter veltroni walter veltroni pd veltroni pd veltroni veltroni veltroni walter veltroni walter veltroni veltroni e figlia foto mezzelani gmt003 veltroni e figlia foto mezzelani gmt003

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport