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    VENITE E INOCULATEVI TUTTI - LA PANDEMIA SARA' PURE FINITA, MA LA DIFFUSIONE DEL COVID NO: NELL'ULTIMA SETTIMANA I RICOVERI PER PAZIENTI CON IL CORONAVIRUS SONO AUMENTATI DEL 30% - L'AUMENTO DEI CONTAGI DALLE NUOVE VARIANTI, INSIEME A QUELLO PER ALTRE INFEZIONI RESPIRATORIE STA METTENDO PRESSIONE AI PRONTO SOCCORSO, CHE RISCHIANO DI TROVARSI SOMMERSI DI PAZIENTI...


     
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    Estratto dell'articolo di Michele Bocci per “la Repubblica”

     

    COVID - CURE IN OSPEDALE COVID - CURE IN OSPEDALE

    Inizia a bussare alle porte degli ospedali. Non da solo ma insieme a sindromi respiratorie stagionali, tra le quali l’influenza: «Sì, il Covid è in crescita graduale e costante nei nostri reparti». A parlare è Fabio De Iaco, il presidente di Simeu, la società scientifica dell’emergenza, primario a Torino. I casi stanno aumentando, a un ritmo del 20-30% alla settimana e capita sempre più spesso che i malati finiscano nei pronto soccorso. Del resto secondo Fiaso, la federazione di Asl e ospedali, i ricoveri sono cresciuti del 31% in una settimana.  «In questo momento inizia a crescere la pressione — aggiunge De Iaco — anche perché c’è un po’ di Covid ma ci sono anche altre infezioni respiratorie, tra le quali l’influenza vera e propria. […]».

    COVID OSPEDALE COVID OSPEDALE

     

    Bisogna sempre specificare che il Covid non è più la malattia della pandemia, perché provoca casi meno gravi. Però per i fragili, anziani e persone con patologia può essere pericoloso. Per questo anche De Iaco invita le persone a rischio a vaccinarsi. Purtroppo però la campagna di quest’anno sta andando molto male. In tutto il Paese sono stati fatti appena 850 mila vaccini, che sono serviti a coprire solo il 4% degli over 60. L’anno scorso ne erano stati fatti 6 milioni (comunque la metà degli antinfluenzali). Ieri la Lombardia, la Regione che ha i dati migliori insieme a Toscana e Emilia-Romagna, ha comunicato i numeri del 25 novembre, quando è stato organizzato un “open day”.

     

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    «Abbiamo fatto 10 mila somministrazioni — ha spiegato l’assessore alla Salute Guido Bertolaso — siamo a circa metà delle adesioni per questa tipologia di vaccinazione rispetto allo scorso anno e dobbiamo ricordarci che la situazione è molto diversa: è trascorso molto più tempo rispetto all’ultima grande partecipazione alle vaccinazioni, avvenuta nel 2021, con un conseguente calo della copertura anticorpale nella popolazione ».

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    […] Mentre in Italia si ricomincia a parlare di Covid, viene osservato con attenzione quello che sta accadendo in Cina, dove si stanno registrando molte polmoniti, soprattutto tra i bambini. Il responsabile sarebbe un batterio noto e diffuso in certi periodi anche da noi, il mycoplasma pneumonia, che ha ricominciato a circolare dopo che il coronavirus si è ritirato dal Paese orientale.

     

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     Lo stesso microrganismo avrebbe portato anche a un aumento del 36% delle polmoniti negli under 15 in Francia. In Italia per adesso, sottolineano dal ministero alla Salute e confermano dagli ospedali pediatrici, non si osserva un numero di casi superiore alla media. […]

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