verdone
«Pure Zeffirelli hanno accusato? Ma poveretto, ma lo lascino in pace, sta pure poco bene. Sono indignato, basta, mi pare che stiamo esagerando. A me queste denunce che arrivano dopo 25 anni non mi quadrano più. Ti hanno molestato? Vai subito dai carabinieri, non aspetti 25 anni, a scoppio ritardato, per andare in una trasmissione televisiva. Il cinema è fatto anche di brave persone, non è tutto un puttanaio». Così ha sbottato Carlo Verdone, a Firenze, durante la presentazione del suo ultimo film, “Benedetta follia”, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano dell'accusa di molestie nei confronti del regista fiorentino dall'attore Johnathon Schaech.
Zeffirelli
Schaech, sui media internazionali aveva parlato di molestie ricevute da Zeffirelli nel periodo in cui girava “Storia di una capinera” nel 1993. Le sue accuse ieri sono state smentite dal figlio del regista, Pippo. «Quanto tempo è passato? - ha proseguito Verdone - 25 anni? E dopo 25 anni uno si ricorda che magari Zeffirelli gli avrà fatto così...», ha aggiunto il regista e attore romano, mimando il gesto di una carezza.
Nel cinema, ha insistito Verdone, «ora è pieno di gente terrorizzata, “Oddio domani esce il nome mio, Oddio domani esce il nome mio"... Basta: i processi non si fanno nelle trasmissioni, si fanno nei tribunali, le denunce si fanno in questura e nelle stazioni dei carabinieri. Abbiamo santificato Pasolini, porca miseria; oggi invece c'è una caccia a tutto. Perdere un attore come Spacey è una perdita colossale. E lui l'ha già pagata, l'hanno rimosso all'improvviso da un film e non solo. Ma in America sono così: entri in un posto con il mitra e va bene, metti una mano lì e saltano tutti su».
CARLO VERDONE
carlo verdone ilenia pastorelli