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    VERDONI ALLA CASA BIANCA - HILLARY CLINTON È LA REGINA DELLE DONAZIONI DI WALL STREET, JEB BUSH PIENO DI SOLDI E DI AMICI FINANZIERI RISCHIA DI ESSERE SUPERATO DAL VISPO MARCO RUBIO, CHE SI PREPARA A INCONTRARE I CAPI DI BLACKROCK E BLACKSTONE


     
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    Fabrizio Goria per il "Corriere Economia - Corriere della Sera"

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    Hillary Clinton è la più amata da Wall Street. Questo emerge dai documenti della campagna elettorale degli Stati Uniti, ormai entrata nel vivo. L' ex Segretario di Stato è infatti il politico che più ha ricevuto donazioni dai dipendenti dalle grandi banche americane. Staccato di poco c' è Jeb Bush, l' ex governatore della Florida. Abissale invece la distanza tra i due e il più probabile candidato dei Repubblicani, Marco Rubio. Tuttavia, complice la debolezza di Bush nei sondaggi, molto potrebbe cambiare nelle prossime settimane.

     

    La prima lista La lunga corsa verso le elezioni statunitensi è cominciata e in campo è scesa anche Wall Street appoggiando in modo massiccio, per ora, la candidata di punta dei Democratici, Hillary Clinton, con 516.610 dollari raccolti.

    hillary clinton wall street hillary clinton wall street

     

    Possono sembrare pochi, ma si tratta solo di donazioni personali, che negli USA non possono superare quota 2.700 dollari. Wall Street crede quindi nella Clinton. Questo nonostante l' esponente liberal si sia impegnata pubblicamente a effettuare un giro di vite sui maxi compensi dei top manager bancari «al fine di ridurre l' ineguaglianza in America, emersa sempre più dopo la crisi finanziaria».

    hillary clinton a wall street hillary clinton a wall street

     

    Tre le evidenze su tutte. La prima è che troviamo nella lista i due finanzieri più celebri d' America, Warren Buffett e George Soros. Quest' ultimo, oltre a donare personalmente il massimo possibile per un privato cittadino, ha organizzato una raccolta fondi tramite l' uso di un Political action committee (Pac), un comitato elettorale, arrivando a quota 24 milioni di dollari.

    jeb bush jeb bush

     

    La seconda evidenza riguardo la Clinton è che, secondo i dati, è la candidata più amata dai dipendenti di Wells Fargo, dato che ha ricevuto donazioni da 107 di loro.

     

    Subito dietro, troviamo Morgan Stanley con 72 dipendenti e Bank of America con 49. Assente invece J.P. Morgan, nel caso dell' ex Segretario di Stato. Significativa è la presenza di Laura Blankfein, moglie del numero uno di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, che di contro non compare in alcuna lista ufficiale. Complessivamente, però, sono solo 23 i dipendenti di Goldman Sachs che hanno deciso di contribuire alla sua causa. C' è invece John Mack, al vertice di Morgan Stanley, insieme alla moglie Christy Mack.

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    Al secondo posto troviamo Jeb Bush, che ha ricevuto 460.150 dollari dagli esponenti del mondo della finanza. Leon G. Cooperman, uno dei più noti hedge fund manager di Wall Street, ha personalmente versato il massimo che può donare un privato cittadino, 2.700 dollari. E come lui pure Charles Koch, il quinto uomo più ricco d' America secondo Forbes, con un patrimonio di 44,5 miliardi di dollari, e William B. Harrison, ex amministratore delegato di J.P. Morgan.

    jeb e gli altri bush jeb e gli altri bush

     

    I nomi del secondo La banca d' affari che più appare nei documenti relativi a Bush della Federal election commission (Fec) (l' organismo che monitora i finanziamenti dei candidati alle presidenziali) è Goldman Sachs. Sono infatti 75 i dipendenti della banca guidata da Blankfein ad aver fatto donazioni all' esponente della famiglia Bush, per un totale di quasi 180 mila dollari. Al secondo posto, invece, c' è Morgan Stanley, con 27 dipendenti, seguita da Bank of America con 23. A chiudere la classifica dei primi cinque ci sono Credit Suisse con 18 individui e Citigroup con 7.

    marco rubio beve dalla bottiglietta marco rubio beve dalla bottiglietta

     

    Fra i nomi di spicco che hanno deciso di dare una mano finanziaria a Bush troviamo l' ex Segretario del Tesoro Henry Paulson, che ha versato anche lui il massimo possibile per un singolo cittadino, 2.700 dollari.

     

    Medaglia di bronzo Il terzo più finanziato da Wall Street è stato invece Marco Rubio. Il senatore della Florida, che dopo il terzo dibattito è dato come il possibile candidato del centrodestra americano - anche se adesso è scivolato sul parquet pagato con la carta di credito del partito - ha racimolato poco più di 130 mila dollari dalle donazioni personali.

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    Nello specifico sono state registrate 45 donazioni da dipendenti di Goldman Sachs, che hanno versato oltre 67mila dollari, 16 da Morgan Stanley, 14 da Wells Fargo e 11 da Bank of America. Il nome di punta, nel caso di Rubio, è quello di Paul Elliott Singer, numero uno di Elliott management, uno dei maggiori hedge fund statunitensi. Sebbene la distanza con Clinton e Bush sia notevole, da settembre a metà ottobre è aumentata la quota di finanziamenti ricevuti dal senatore 44enne.

    marco rubio marco rubio

     

    Come sottolineato dagli osservatori di Wall Street, la partita non è ancora finita.

    Sull' asse Washington-New York sono già iniziate le cene di fund raising in vista delle festività natalizie. E la sorpresa potrebbe venire proprio da Rubio, dato l' appannamento di Bush. Il senatore della Florida ha in programma una serie di eventi a Washington nelle prossime settimane, fra cui colazioni di lavoro coi vertici di BlackRock e Blackstone, due fra i maggiori gruppi finanziari statunitensi. Colazioni molto costose, invero, dato che la quota minima per partecipare è fissata a mille dollari.

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