Marco Antonellis per “Italia Oggi”
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Le grandi partite internazionali da sempre si intrecciano con quanto accade Oltretevere. E se a novembre sapremo il nome del prossimo presidente degli Stati Uniti anche in Vaticano cominciano a chiedersi chi potrebbe essere il nuovo pontefice, a tracciarne l'identikit, stante anche i molti cambiamenti fatti da Papa Francesco in fatto di cardinali. Perchè a sentire le gole profonde che Oltretevere non tacciono mai «in realtà Francesco ha già scritto l'esito del prossimo Conclave, creando talmente tanti cardinali che il Papa che ne uscirà non potrà certo essere un contestatore di Bergoglio a cominciare dal filippino Tagle». Il prossimo Papa sarà dunque il cardinale filippino Luis Antonio Tagle?
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Le possibilità sono molte anche se molto spesso chi «entra Papa esce cardinale» e comunque Papa Francesco gode di ottima salute tanto più che, come si dice, «è lo Spirito Santo che decide il successore di San Pietro». Cionostante, in Vaticano, già si ragiona sul «profilo» del prossimo pontefice e si cominciano a fare dei nomi.
Ad esempio, tra gli italiani si oscilla tra il «parroco dei migranti» Francesco Montenegro, cardinale di Agrigento, e il più centrista (non a caso fraterno amico di Andrea Riccardi) cardinale di Sant' Egidio e arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi. L'altro papabile italiano, il cardinale Pietro Parolin, da Segretario di Stato, tesse una tela di dialogo con tutti anche a destra ma privilegia e molto il rapporto con Giorgia Meloni e con l'ex presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.
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Tra gli stranieri i nomi più gettonati sono quelli del cardinale americano Raymond Burke e quello del cardinale guineano Robert Sarah. Ma Oltretevere non manca nemmeno chi ritiene che Papa Francesco possa dimettersi una volta scomparso papa Ratzinger. Circolano molte voci in proposito e, proprio per questo, c'è chi dice che Bergoglio stia già preparando la successione.
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