Stefano Mancini per “la Stampa”
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Sveglia alle 7,30, intervista alle 8,15. «Amo svegliarmi presto, così poi ho tanto tempo per fare le cose che mi piacciono». Sebastian Vettel chiacchiera in videoconferenza dalla sua residenza svizzera, sullo sfondo di travi scure e quadretti astratti di un artista tedesco. «In video forse non si vedono bene, ma vi assicuro che non sono immagini di automobili, anche se di guidare me lo sogno la notte».
Il suo inizio di 2020 ha seguito percorsi più complicati del previsto. Prima i test invernali in chiaroscuro («se avessimo corso in Australia non saremmo stati favoriti»), poi la proposta di rinnovo di contratto offertagli dalla Ferrari. Secondo indiscrezioni, il team gli ha chiesto un taglio pesante ancora prima che scoppiasse la pandemia. Il suo vincolo con il Cavallino scade a fine stagione e prevede un ingaggio di 40 milioni. Il suo compagno di squadra Charles Leclerc prende un quarto e si è piazzato davanti in classifica.
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Vettel avrebbe voluto cominciare la stagione e giocarsela sulla base anche dei risultati. Niente da fare. Il banco è saltato in Australia, Gp cancellato per il rischio di contagio poche ore prima che cominciassero le prove libere. È seguita una serie di rinvii: l' ultima ipotesi è quella di cominciare con tre gare a porte chiuse in luglio, Austria (8), Inghilterra (19) e Ungheria (26).
Le nuove regole dal 2022 La Formula 1 naviga a vista, e così i suoi protagonisti. Con il nuovo regolamento rinviato al 2022, Vettel si troverebbe a guidare la nuova Ferrari per due stagioni senza ancora averla assaggiata in una sessione ufficiale, a parte i test. Questa serie di proroghe peserà sulla trattativa? «Dipende da quando riusciremo a cominciare - risponde il pilota tedesco -. Non c' è una scadenza precisa.
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Di sicuro, qualunque sarà la decisione, sarà soddisfacente sia per me sia per il team. Da un lato ero curioso di provare la prossima generazione di macchine, dall' altro sono contento di continuare con quelle attuali perché vanno più forte». Binotto gli ha proposto il rinnovo per un solo anno, Vettel potrebbe digerire il taglio allo stipendio in cambio di un vincolo più lungo. Il messaggio lanciato dal pilota è chiaro: «Ho sempre sottoscritto contratti triennali. Ho 32 anni, sono uno dei più esperti della Formula 1, ma non il più vecchio».
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Il nuovo stipendio di Vettel potrebbe scendere a una ventina di milioni. E non è da escludere che il taglio cominci subito, sull' esempio del cda del gruppo Fca (in cui siede anche l' ad di Ferrari Louis Camilleri). «Ne discuterò riservatamente con il team principal, non è un argomento che intendo usare per abbellire la mia immagine pubblica». Quella privata, invece, seppure così gelosamente protetta, lascia filtrare qualche piccolo spaccato di intimità. Niente social media malgrado l' isolamento, niente gare virtuali sebbene i circuiti siano chiusi.
FERRARI FESTA 90 ANNI vettel
«Da due giorni ho un simulatore, lo provo per curiosità ma non mi interessa partecipare a tornei - spiega -. Preferisco la vita reale. La prima cosa che farò appena potrò uscire? Abbracciare il resto della famiglia, uscire con gli amici e andare dal barbiere». Il distanziamento sociale gli è servito per trascorrere più tempo con la moglie e figlie e per coltivare gli hobby del fai da te e del giardinaggio. «Purtroppo in questi giorni non ho scoperto doti artistiche nascoste. Sono un pilota, so guidare e non vedo l' ora di farlo».
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