Estratto dell'articolo di Michela Allegri per "il Messaggero"
IL PR FRANCESCO VITALE, DETTO CICCIO BARBUTO
Lo hanno sequestrato e picchiato, rinchiudendolo in un appartamento in zona Magliana. Avrebbero dovuto riscuotere un debito da mezzo milione di euro e, invece, il rapimento del pr barese Francesco Vitale, in arte "Ciccio Barbuto", era finito in tragedia: la vittima aveva cercato di fuggire, uscendo da una finestra mentre i rapitori erano distratti, ed era precipitata dal quinto piano, morendo sul colpo.
IL PR FRANCESCO VITALE, DETTO CICCIO BARBUTO
Ora, per quel decesso, due persone sono a un passo dal banco degli imputati: i pm Francesco Cascini e Francesco Minisci hanno chiesto il giudizio immediato - saltando quindi la fase dell'udienza preliminare - per due uomini che, secondo la Procura, insieme a una complice, hanno organizzato il rapimento, su commissione: Fabrizio Daniele e Sergio Placidi, soprannominati "Saccottino" e "Sergione".
omicidio Francesco Vitale
L'accusa nei loro confronti è sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato dalla morte della vittima. In carcere c'è anche una terza persona: la compagna di Placidi, arrestata in luglio e nei confronti della quale non sono ancora state chiuse le indagini.
Continua la caccia ai mandanti: dalle indagini del Nucleo investigativo dei carabinieri è emerso che Vitale aveva un pesante debito con il gruppo capeggiato dal narcos albanese Elvis Demce. Dopo l'arresto dei vertici della banda, avvenuto nel gennaio dello scorso anno, il credito sarebbe stato ceduto e la riscossione sarebbe stata appaltata a Sergione e ai suoi uomini per poche migliaia di euro.
IL PR FRANCESCO VITALE, DETTO CICCIO BARBUTO Francesco Vitale IL PR FRANCESCO VITALE, DETTO CICCIO BARBUTO
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