Melania Rizzoli per "www.liberoquotidiano.it"
tiroide
Vi sentite depresse, apatiche, soffrite di ansia, tachicardia, non riuscite a rimanere incinta e lamentate sbalzi umore?
Fatevi controllare la tiroide, una piccola ghiandola posizionata nella parte anteriore del collo, così importante da essere considerata vitale, perché in sua assenza è impossibile vivere.
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Sono oltre 6milioni gli italiani che hanno un problema alla tiroide, ed un terzo di questi lo ignora completamente, attribuendo i sintomi manifesti ad altre e varie patologie.
Questa ghiandola infatti regola molte funzioni essenziali del nostro organismo, dalla circolazione sanguigna al ritmo del sonno, dal metabolismo delle ossa allo sviluppo del sistema nervoso, dal battito del cuore alla fertilità, ed i suoi ormoni condizionano pesantemente l' umore, hanno effetti sul metabolismo basale di tutti i tessuti, inclusi quelli cerebrali, ed agiscono sulla disgregazione dei grassi, sulla sintesi proteica e sulla gluconeogenesi.
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Per comprendere il ruolo importantissimo degli ormoni tiroidei, basta pensare che un loro deficit nell' età fetale o nella prima infanzia provoca il "cretinismo", una patologia caratterizzata da incompleto sviluppo del sistema nervoso centrale e da ritardo mentale.
La funzione primaria della tiroide è la produzione di ormoni tiroidei, i quali inducono una vasta gamma di effetti sul corpo umano, tra i quali la regolazione dell' appetito, della mobilità intestinale, dell' assorbimento delle sostanze essenziali, della sintesi proteica, del livello di colesterolo, della velocità e forza del battito cardiaco, del flusso sanguigno, influenzando addirittura la libido, il sonno, il ciclo mestruale, il modello di pensiero ed il ragionamento.
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Per funzionare correttamente la tiroide deve disporre di adeguate quantità di iodio, un oligoelemento essenziale per la sua produzione ormonale, soggetto a perdite quotidiane attraverso le urine ed il sudore, per cui è stato addizionato al comune sale da cucina al fine di aumentare la sua assunzione attraverso l' alimentazione ed agevolare la funzionalità tiroidea.
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Lo iodio che fa bene - Senza lo iodio la tiroide non riesce a sintetizzare i suoi ormoni, instaurando patologie quali il gozzo e deficit intellettivo, ed oltre al fabbisogno giornaliero di questo elemento, 150microgrammi per adulti, 90 per i bimbi fino a 6anni, in gravidanza e in allattamento sono necessari 250microgrammi per la crescita regolare del bambino.
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La tiroide produce anche la calcitonina, un ormone che regola i livelli di calcio nel sangue e quindi nelle ossa, in carenza del quale si instaura un rapido riassorbimento degli osteoclasti, con elevato rischio di fratture anche in assenza di traumi.
Una diminuita produzione di ormoni tiroidei provoca l' ipotiroidismo, una condizione caratterizzata da sintomi tipici, quali l' aumento di peso, la stanchezza, la stitichezza, la perdita di capelli, l' intolleranza al freddo, il rallentamento della frequenza cardiaca e il sanguinamento eccessivo mestruale. Il ruolo della tiroide sulla fertilità è spesso sottovalutato, poiché molte sono le donne affette da ipotiroidismo latente che non riescono ad intraprendere una gravidanza, ricorrendo a tecniche di fecondazione assistita che non sarebbero necessarie.
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A livello mondiale le cause più frequenti di ipotiroidismo sono la mancanza di iodio e la tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune (collegata a un deficit di selenio), una patologia che deve assolutamente essere corretta con la sostituzione dell' ormone tiroxina somministrato per via orale, un trattamento che richiede alcune settimane per stabilizzarsi e rendersi efficace.
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L' eccessiva produzione di ormoni tiroidei provoca invece l' ipertiroidismo, una sindrome che esprime una varietà di sintomi aspecifici, tra i quali la perdita di peso, l' aumento dell' appetito, l' insonnia, la sensazione perenne di calore, il tremore, le palpitazioni, l' ansia e il nervosismo.
L' irritabilità, la labilità emotiva e la compromissione della concentrazione costituiscono la triade dei sintomi classici che si verificano nell' ipertiroidismo, anche se in molti casi compaiono anche diarrea, dolore toracico, perdita di capelli e debolezza muscolare.
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Noduli benigni - L' eccesso di ormoni determina sempre un aumento del ritmo cardiaco ed un fattore di rischio per la fibrillazione atriale, in presenza della quale deve sempre essere studiata la funzionalità tiroidea.
L' ipertiroidismo può essere anche iatrogeno, ovvero provocato da farmaci quali l' amiodarone (un antiaritmico) o da un mezzo di contrasto iodato usato per le indagini radiologiche, oppure da un adenoma tiroideo solitario o da una infiammazione della ghiandola.
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La tiroide inoltre, produce spesso noduli tiroidei, che sono generalmente cisti semplici od adenomi benigni, il cui aspetto attraverso una semplice ecografia può indirizzare verso la diagnosi, ma alcuni di questi possono insorgere dall' inizio come carcinomi, i quali impongono la rimozione di un lobo tiroideo o dell' intera ghiandola, con un risultato prognostico eccellente, dato che le neoplasie della tiroide sono considerate in medicina le più "benigne" delle maligne, e quindi curabili nella quasi totalità dei casi perché non metastatizzano quasi mai.
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La tiroide, per la molteplicità delle sue funzioni e delle sue interazioni regolatorie con tutti gli organi, è una ghiandola essenziale, la "padrona" della nostra salute, al punto che la sua assenza è incompatibile con la vita. I pazienti che vengono sottoposti a rimozione chirurgica completa, devono obbligatoriamente assumere gli ormoni tiroidei come terapia sostitutiva per tutta la vita, evitando con cura problemi di assorbimento intestinale e di comorbilità con altri farmaci per raggiungere il livello ottimale degli stessi.
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Oggi le formulazioni in compresse o in capsule softgel di tali farmaci assicurano una maggiore bio disponibilità senza interferire con la qualità di vita, sebbene si tratti di ormoni artificiali, che debbono necessariamente essere assunti quotidianamente per via orale, senza dimenticanze e in orari stabiliti, con frequenti controlli ematici della produzione ormonale, per evitare rischi di sovra o sotto dosaggio.
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Se è vero che tutti gli ormoni dettano legge per la salute generale, in quanto regolano le funzioni più essenziali del nostro organismo, va sottolineato che quelli tiroidei sono sicuramente i più importanti e i più sintomatici, dal momento che in loro assenza non si può assolutamente vivere, e si può anche morire.
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