DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
Alix Amer per "www.ilmessaggero.it"
C’è chi avrebbe pagato oro per uscirne e chi oggi invece paga un prezzo (più che accessibile) per entrarci. È il “bar-prigione” situato nella città turca di Yalova, sul lato sud-orientale del Mar di Marmara, un luogo di villeggiatura (e di seconde case per i turchi). Dalla sua apertura ha attirato l’attenzione di migliaia di turisti. È praticamente costruito come un carcere vero e proprio: il cibo viene servito su vassoi di acciaio.
Le sale hanno le sbarre alle pareti e i telefoni sono appesi al muro come quelli che si trovano in carcere. Secondo l’agenzia Turk Press, il caffé è stato progettato sotto forma di prigione in tutti i suoi dettagli «persino i camerieri sono vestiti con tute arancioni come quelle dei criminali o da guardie penitenziarie». Le stanze aperte assomigliano a delle celle con tanto di bagno e lavabo all’interno.
La struttura è composta da 4 piani e oltre a servire cibo e bevande, i suoi clienti possono indossare panni da prigionieri e scattare foto souvenir. Il proprietario del locale, ha spiegato di aver voluto creare un ambiente in cui una persona possa sentire il valore della libertà.
Nonostante le peculiarità dell’arredamento e della struttura, non mancano i comfort: tv a schermo piatto, wifi gratuito. Tutto in questa struttura aiuta gli ospiti a immergersi a fondo in un’esperienza sicuramente creepy e bizzarra, ma singolare e suggestiva.
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