Estratto dell’articolo di Lorenzo Nicolao per corriere.it
Non solo euforia alcolica e festeggiamenti esagerati tra Istanbul, Ibiza e Manchester. Tra i video virali di Jack Grealish, che hanno messo in mostra l’andatura barcollante dell’esterno d’attacco e quelli di Foden e Walker dalla Turchia all’Inghilterra, con tappa nell’isola spagnola, sono spuntate anche delle immagini che incastrerebbero il portiere Ederson Moraes, colui che in finale di Champions ha fermato il colpo di testa di Lukaku.
EDERSON
Il Triplete, o Treble all’inglese, non è certamente un evento che capita ogni stagione, neanche per una squadra milionaria come il Manchester City (rimonta sull’Arsenal in Premier, conquista dell’FA Cup contro i rivali dello United e successo in Champions League contro l’Inter), ma le celebrazioni senza limiti hanno attirato le ironie e le critiche unanimi di tifosi e commentatori, anche per il gesto del portiere brasiliano. A molti non è passato inosservato, durante la festa con i compagni di squadra, come Ederson abbia preso qualcosa dalla tasca, una bustina grande come una caramella, e l’abbia infilata sotto il labbro superiore.
Gli utenti che ne hanno discusso sui social non hanno dubbi: si tratta di snus, una polvere di tabacco per uso orale che funge da stimolante e che, per concentrazione di nicotina, equivale a tre sigarette. La sostanza è vietata (ma non in Svezia dove si vende tantissimo, soprattutto tra i giovani), per quanto in Inghilterra ci sia molta permissività. Non è considerata dopante (anche se la sostanza sarebbe al momento monitorata dalla Wada, l’Agenzia mondiale antidoping), si può acquistare molto facilmente soprattutto su internet, ma è nociva alla salute, perché aumenterebbe le probabilità di ictus, infarto o l’insorgere di un cancro.
EDERSON
Lo snus è noto da anni: l’allarme scattò nel 2011, quando tracce di nicotina vennero rilevate dalla stessa Wada nel 15% di oltre duemila campioni di urina di atleti appartenenti a 45 diversi sport. Molti giocatori di Premier League sembrano farne uso, anche prima di scendere in campo per partite ufficiali come quelle di campionato. Celebri i casi recenti di Mark Gillespie (Newcastle) e Bertrand Traoré (Aston Villa), indifferenti ai rimproveri, ma colti in flagrante da prove televisive
(...)