DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? So che non aspettate altro che vedere il primo e, finora unico, film con Elodie protagonista su Rai5 alle 21, 15, “Ti mangio il cuore”, diretto da Pippo Mezzapesa, che ha diretto la formidabile miniserie sull’omicidio di Sara Scazzi a Avetrana, “Qui non è Hollywood”.
Vi dico subito che l'esplosiva Elodie, al ventesimo minuto, per la gioia dello spettatore medio, tromba col protagonista, tal Francesco Patanè e fa vedere qualcosa (come vi aspettavate) dando il via a una faida sanguinosa. Come recita Elodie? Meglio di Rocio Morales.
Quanto al film, scritto da ben cinque (dico cinque) sceneggiatori, è un imperdibile cult movie e un gran divertimento per lo spettatore che non ne può più di polpettoni di tre ore e di piani sequenza infiniti. Certo. Quando parte la faida e il bell'Andrea di Francesco Patanè, che ha rapito Elodie al capo del clan rivale, per vendicare la morte del padre Tommaso Ragno, sempre favoloso, il film entra in una routine risaputa, anche se divertente, di uomini da ammazzare come birilli (ricordo i nomi: Percoco, Benzino, Mostro, Damiano, Santo), e perde ogni logica e nessuno capisce più niente tra chi ammazza chi, chi tradisce chi, e perché mucche e maiali vengono liberati. Inoltre, qualche morto ci sfugge (montaggio? fuori campo?).
Leggo, nella mia critica demenziale scritta ai tempi di Venezia, che a un certo punto, almeno si vedono le mutande a filo dentale di Elodie. Ma si vede anche Tommaso Ragno che fa la ricotta facendoci credere che è un pastore e un Francesco di Leva con una parrucca assurda. Mettiamoci ancora Placido fa sempre Placido. Su Rai Movie alle 21, 10 passa un vecchio western di Raoul Walsh di gran classe girato in Technicolor e in 3D (per questo si buttano serci e ogni cosa addosso), “Duello all’ultimo sangue” o “Il suo onore gridava vendetta”, con Rock Hudson che corre dietro alla banda del cattivo, Phil Carey, per recuperare la fidanzata, Donna Reed.
Occhio che ci sono pure Lee Marvin, Roberta Haynes, nota allora come la nuova fidanzata di Garby Cooper, Leo Gordon, Neville Brand. Leggo che il film venne girato a Sedona, Arizona, fatta passare per Texas. E che la lavorazione fu oltremodo complessa. Perché si girava il film quattro formati diversi, in 2D, con o senza wide-screen, in 3 D, con o senza wide screen, e in con il suono stereofonico o senza perché quel suono rimbombante era vietato nei drive-in. Quando uscì al cinema veniva dato sia in 2D il giorno che in 3D a mezzanotte.
Così ci vollero 48 giorni per girarlo. Sembra che Rock Hudson non riuscisse a memorizzare nulla e aveva bisogno di qualcosa come 38 takes per dire le sue battute. Esagerati. Iris alle 21, 15 propone lo stravisto “Vi presento Joe Black” diretto da Martin Brest con Brad Pitt, Anthony Hopkins, Claire Forlani, Jake Weber, Marcia Gay Harden. Su Canale 20 alle 21, 15 non sottovaluterei “Kong: Skull Island”, giocattolone diretto dal barbuto Jordan Vigt-Roberts, autore di due film indipendenti di un certo peso. Al solito King Kong fa il pazzo, si batte il petto, e poi cade come una pera per la prima ragazza che vede… La storia la sappiamo.
Magari, però, il King Kong, che fa da protagonista in questo blockbuster costruito dalla Warner Bros e dalla Legendary Pictures più per il mercato asiatico che per quello americano, è meno romantico e meno sbruffone del previsto. Cioè, quando vede Brie Larson, che non è sexy come Fay Wray e Jessica Lange, o brava come Naomi Watts, anche lui fa il galante, ma non c’è gran romanticismo né da parte sua né da parte della bella. Poco sesso, insomma, a parte il gran pelo.
L’azione è spostata nel 1973, alla fine della guerra in Vietnam, ormai persa, quando un gruppo di elicotteri militari comandati da un fanaticissimo colonnello Samuel L. Jackson scortano sull’ignota Skull Island un po’ di civili alla ricerca di qualcosa di ancora sconosciuto.
Fra loro troviamo il capo di una organizzazione del governo che va alla ricerca di mostri preistorici, John Goodman, un avventuriero inglese, Tom Hiddleston, una bella fotografa di guerra, Brie Larson, una cinese, Tian Jing, per doveri di coproduzione. Sull’isola, ricostruita tra Hawaii e Australia, non troveranno solo King Kong, che si muove col corpo e gli occhi di Terry Notary, pronto a dar loro il benvenuto a suon di mazzate, ma un bel po’ di altri mostri, un ragnone mangiatutto, un insetto albero gigante, uccellacci col sangue blu, una polipone, ma soprattutto un bel po’ di buffi polli cattivi e zannutti che si muovono su due zampette e ti inghiottono in pochi secondi.
Se Samuel L. Jackson la prende sul personale e pensa di combattere col napalm King Kong come fosse un vietcong, Brie Larson e Tom Hiddleston, dove aver incontrato una sorta di naufrago Ben Gunn barbutissimo, il grande John C. Reilly, che vive sull’isola dal 1944 senza che nessuno sia mai andato a cercarlo, capiscono bene come stanno le cose. Su Canale 27 alle 21,20 tornano “I Goonies”, capolavoro di avventura teen di Richard Donner con Sean Astin, Josh Brolin, Jeff Cohen, Ke Huy Quan, Anne Ramsey, Corey Feldman.
Capolavoro che allora neanche andai a vedere, ma che oggi è diventato un cult di tutti. Su LA5 alle 21, 35 passa invece “Molto forte, incredibilmente vicino”, il film tratto dal romanzo di Jonathan Safran Foer sull’11 settembre diretto da Stephen Daldry con un grande cast di star, Tom Hanks, Max Von Sydow, James Gandolfini, Jeffrey Wright, Sandra Bullock, John Goodman. Passiamo alla seconda serata con “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone con Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Marianne Koch, Josef Egger, Wolfgang Luschky. Sempre da vedere.
Cine 34 alle 23, 05 propone uno degli ultimi film di Francesco Nuti, “Il signor Quindici palle” con Sabrina Ferilli, Novello Novelli, Antonio Petrocelli. Occhio all’horror di Rai Movie alle 0, 25, “Dimensione terrore” diretto da Fred Dekker con Jason Lively, Steve Marshall, Jill Whitlow, Tom Atkins, Wally Taylor, Bruce Solomon, dove un ragazzo ibernato, scongelato anni dopo diventa uno zombi. E fa diventare anche altri cittadini degli zombi, visto che ha il cervello pieno di virus frutto di un terribile esperimento alieno. Mamma mia. Lavorò sullo script anche il compagno di college di Fred Dekker, cioè Shane Black. Divertente.
Pieno di riferimenti al cinema horror più amato. Iris all’1, propone un classico dell’avventura anni’50, “Le miniere di Re Salomone”, diretto da Compton Bennett e Andrew Marton con Stewart Granger, Deborah Kerr, Richard Carlson, Hugo Haas. Fu il primo film americano girato in Africa dal 1931, con vere tribù di Tutsi e i Watusi, che non erano mai stati filmati. Stewart Granger raccontava di aver passato sei mesi a far l’amore con Deborah Kerr “appesi a un albero”. E non avrebbero dovuto scendere mai. Fu Stewart Granger, al suo primo film americano (sostituiva Errol Flynn) a far cacciare il primo regista, Compton Bennett. Non andavano d’accordo e non si riusciva a girare. Così venne chiamato un celebre regista della seconda unità, Andrew Marton. E lo portarono a casa. Molte scene “africane” vennero rigirate in Messico e in California.
Rai Movie alle 2 presenta “L’ora nera” action diretto da Chris Gorak con Emile Hirsch, Joel Kinnaman, Rachael Taylor, Olivia Thirlby, Max Minghella. Rai Movie alle 3, 25 celebra il primo film di Matteo Rovere, allora giovanissimo regista, me ne parlò benissimo Enrico Lucherini, oggi potente produttore italiano, Un gioco da ragazze”, sorta di crime teen molto spinto, era pure vietato ai minori, interpretato da Filippo Nigro, Chiara Chiti, Nadir Caselli, Desirèe Noferini, Valentina Carnelutti. Assolutamente da recuperare.
Chiuderei con lo stracultissimo “Moglie nuda e siciliana” di Andrea Bianchi con Cristiana Borghi, Maria Pia Conti, Lucia Como, Mariangela Giordano, Lucio Flauto, Cine 34 alle 4, 20. Massimo Buscemi ricorda che alla prima all’Odeon di Milano erano tutti maschi, tranne sua madre. Il film era stato girato tutto in Lombardia, riempiendo di cartelli stradali di località siciliane la campagna.
Alberto Farassino descrive così su La Repubblica la sua visione del film al Nuovo Ideal di Milano: «Qui non c’è luce rossa all’ingresso, ma in compenso c’è nel film. È quella che segnala, sulla porta di un bicamere e servizi occupato da due amiche, se una delle due preferisce in quel momento che l’altra non entri.
Una di queste è appunto la siciliana, fuggita, mi par di capire, dal letto coniugale la prima notte di nozze, senza consumare. Ora, mentre il marito camionista fa visita ai parenti di lei, Rosaria a Milano fa la modella per fotoromanzi. Ma l’editore, siciliano anche lui, decide di passare al nudo.
L’ex fidanzato di Rosaria, la vede su un giornale per uomini e la raggiunge furibondo: ‘Cosacce sconce sconce sono!’. ‘Finzione è’ ribatte lei, ormai emancipata e brechtiana». A seguire trovate sulla stessa rete anche “Che dottoressa ragazzi!” di Gianfranco Baldanello con Maria Pia Conti, Femi Benussi, Francesco Parisi, Lucio Como….
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