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    VIDEO-STRIKE! AL GIRO DELLE FIANDRE VINTO DAL CAMPIONISSIMO SLOVENO POGACAR VA IN SCENA LA FOLLIA DEL POLACCO FILIP MACIEJUK CHE CON UNA MANOVRA SCONSIDERATA HA PROVOCATO UNA CADUTA DI MASSA EFFETTO PALLA DA BOWLING - UN CENTINAIO DI CICLISTI E' FINITO PER LE TERRE, IL BELGA WELLENS, SCARAVENTATO A 60 ALL’ORA IN UN PRATO, SI E’ RITIRATO. E MACIEJUK? ECCO COSA HA DECISO LA SALA VAR – VIDEO


     
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    Estratto dell’articolo di Luca Gialanella per gazzetta.it

     

    I fiamminghi l’hanno subito ribattezzato “una palla da bowling scagliata contro il gruppo”. Si chiama Filip Maciejuk, ha 23 anni, polacco, alla seconda stagione da professionista con la Bahrain-Victorious, la squadra di Mohoric. È lui che ha perso il controllo della bici e con una manovra spericolata ha colpito la testa del gruppo al Giro delle Fiandre e fatto cadere un centinaio di corridori. Ha avuto la peggio il belga Wellens, fedelissimo di Pogacar, scaraventato a sessanta all’ora in un prato e ritiratosi. Ma si è visto anche il francese Alaphilippe camminare come un automa in mezzo alla strada: immagini dure da digerire, per di più per l’atteggiamento sconsiderato di un collega.

     

    Giro delle fiandre caduta causata da manovra di Filip Maciejuk Giro delle fiandre caduta causata da manovra di Filip Maciejuk

    Il gruppo andava fortissimo con il vento a favore e si stava avvicinando al primo dei 19 Muri in programma. Maciejuk stava risalendo sulla sinistra, sul prato a bordo strada, fuori dalla sede stradale, e già questo è un comportamento che in passato ha portato alla squalifica del corridore: è pericolosissimo per la presenza di tifosi e soprattutto bambini ai lati. Il polacco è finito con la ruota anteriore in una pozza d’acqua e ha perso il controllo della bici.

     

    Ha deviato violentemente verso destra ed è entrato “a piedi uniti” nel gruppo. Immediata la squalifica di Maciejuk da parte del presidente di Giuria: da anni ormai tutte le classiche Monumento, i grandi giri e le corse principali sono seguite da un giudice Var, che si trova in un pullmino super attrezzato in zona traguardo. È come la sala Var del calcio: il giudice del ciclismo riceve su otto monitor i segnali in diretta di moto ed elicottero, e quindi verifica in tempo reale scorrettezze o atteggiamenti da sanzionare che possano essere sfuggiti ai giudici in moto

     

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