Da corriere.it
Zaia: in Veneto oltre 5.000 contagi nelle ultime 24 ore
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I positivi in Veneto per Covid nelle ultime 24 ore sono 5.098 - il suo record assoluto di contagi in un giorno - mentre i morti sono 110. Lo annuncia il Presidente del Veneto Luca Zaia, aggiungendo che nella sua regione sono stati effettuati oltre 60mila tamponi, con un'incidenza dell'8,41 per cento. I positivi dall'inizio della pandemia sono 186.549, mentre i deceduti sono in totale 4.769.
Giani: «Toscana arancione decisione ingiusta e immotivata»
«La Toscana rimane in zona arancione fino alla settimana prossima e voglio dire che ritengo questa decisione ingiusta ed immotivata, e non rende merito al lavoro fatto soprattutto dai toscani con i loro comportamenti, dalle istituzioni e dai dati che abbiamo: da lunedì ad oggi la media è sempre stata questa, circa 500 persone contagiate al giorno». Così Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, in una diretta Facebook. I nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Toscana sono 574 su 12.697 tamponi molecolari e 3.875 test rapidi effettuati.
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Brusaferro (ISS): «Fase di decrescita, ma critica: per le feste rispettare le regole»
«In Europa il numero di nuovi casi è ancora significativo, anche se la tendenza è chiaramente alla decrescita». Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa sul monitoraggio settimanale.
Poi aggiunge: « Al 9 dicembre l’incidenza è di 193 per 100mila abitanti, un numero molto alto con differenze tra regioni ma questo è un numero ancora lontano, ribadisco lontano, dalla nostra possibilità di muoverci dalla mitigazione al contenimento che ricordo la nostra capacità di tracciare puntualmente tutti i nuovi casi». E infine: «Si registra una decrescita nelle terapie intensive in quasi tutte le regioni ma non basta. I morti saranno gli ultimi a decrescere».
SILVIO BRUSAFERRO
E sul calo dei contagi precisa che «La situazione è in decrescita ma una decrescita lenta. Il nostro obiettivo è ridurre quanto più rapidamente possibile il numero di nuovi casi, soprattutto guardando in prospettiva all’inizio del nuovo anno. Nelle prossime feste dobbiamo fare tutti gli sforzi perché quando riprenderemo attività possiamo avere un numero di nuovi casi significativamente più basso di quello attuale, ancora troppo elevato».
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