RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
donald trump e viktor orban a mar a lago
Da qui a dicembre l'Europa attraverserà il semestre più difficile da decenni. Nelle prossime settimane si decideranno i nuovi vertici delle istituzioni europee e le elezioni regionali in Germania e quelle legislative in Austria e Moldavia potrebbero modificare la fisionomia del continente e il destino della guerra in Ucraina. Soprattutto, tutti guardano con ansia a novembre, quando il voto negli Stati Uniti potrebbe terremotare gli equilibri mondiali.
MAKE EUROPE GREAT AGAIN - LO SLOGAN DI VIKTOR ORBAN PER IL SEMESTRE DI PRESIDENZA UNGHERESE DELL UE
Non meraviglia, dunque, che molte cancellerie europee abbiano alzato gli occhi al cielo all'idea che in questo delicato periodo la presidenza di turno della Ue sia affidata a Viktor Orbán. E l'autocrate magiaro, legatissimo al candidato dei Repubblicani Donald Trump e spudorato ambasciatore degli interessi di Mosca e Pechino in Europa, non ha deluso le aspettative dei più pessimisti. A partire dal suo slogan, ha già denunciato urbi et orbi la sua subalternità all'ex presidente americano che potrebbe guidare di nuovo la maggiore potenza al mondo.
"Make Europe Great Again" è il motto scelto da Budapest per il semestre ungherese, un chiaro scopiazzamento del celebre "Make America Great Again" con cui Trump si lanciò alla riscossa dell'America più arrabbiata e vinse le elezioni del 2016, anche con l'"aiutino" di Putin che interferì sul voto. A poco è valsa l'aggiunta nel logo del cubo di Rubik, il gioco che stregò miriadi di adolescenti negli anni '80. Il danno reputazionale, per un continente che ha un enorme bisogno di rendersi più autonomo, è servito.
Il rapporto tra i Repubblicani trumpiani e il Fidesz di Orbán è antico. Trump ha definito Orbán in passato «un grande leader» e lo ha citato spesso a modello,[...] Entrambi [...] coltivano un rapporto disinvolto con la Russia imperialista di Putin. [...] Budapest ha messo i bastoni tra le ruote ai partner europei ogni volta che si è trattato di varare un pacchetto di sanzioni contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina, anche negoziando mostruose eccezioni per se stessa. L'Ungheria continua ad essere totalmente dipendente dalle fonti energetiche russe e a pianificare progetti industriali con Mosca.
L'ultima "eccezione" magiara, Orbán se l'è negoziata proprio in queste ore. In cambio del suo sostegno all'ex premier olandese Mark Rutte, che corre per la poltrona di segretario generale della Nato, il premier ungherese ha ottenuto una concessione clamorosa: Budapest sarà esonerata in futuro da tutte le attività militari dell'Alleanza atlantica in sostegno dell'Ucraina. [...]
donald trump e viktor orban a mar a lago victor orban donald trump 5donald trump e viktor orban a mar a lago donald trump e viktor orban a mar a lago
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