Terry Marocco per Panorama
viperetta ferrero
Scende dalla macchina abbronzato, camicia bianca, anelli d'oro ai mignoli, i capelli lunghi alla Cast Away. Così teatrale Massimo Ferrero entra nel ristorante del centro di Roma, mentre tutti lo salutano chiamandolo «presidente».
E lui risponde: «Buongiorno al cazzo». Ma il produttore di centinaia di film, patron della Samp, proprietario di importanti sale cinematografiche, è molto di più di quello che recita a soggetto. Metodo Stanislavski all'ennesima potenza: «Sono un intellettuale di strada. Tutto quello che ho costruito, l'ho fatto senza i soldi».
vittorio colao giuseppe conte
E una luce passa negli occhi chiari dell'uomo, nato nel popolare quartiere romano di Testaccio, che da bambino si attaccava al tram per arrivare fino a Cinecittà. Dove faceva la comparsa e aveva diritto al cestino del pranzo.
«Comparsa è una parola che non mi piace. Preferisco apparizione. Mi ricordo ancora quel cestino, così noi quattro fratelli mangiavamo».
E vorace afferra con le mani una fetta di Paia Negra e poi si tuffa nel pollo con le patate. rero
Presidente, hanno riaperto i cinema. Lei cosa ha deciso di fare?
er viperetta ferrero foto mezzelani gmt
Mi rifiuto di aprire le mie sale.
Perché questa decisione drastica?
Il cinema è cultura, arte, è un momento magico dove sei tu e lo schermo. Mi sembra assurdo andarci con la mascherina, il biglietto che si fa online, pop corn no o forse sì, distanziati sei metri, ma che senso ha? Non riapro. E poi non è il momento giusto. Non ci sono neanche i film da proiettare.
viperetta 2
Si butta sul drive-in?
Inaugureremo l'Arena Adriano Estiva agli studi De Paolis, sulla Tiburtina. Sarà un'opera meravigliosa. lo nasco nel cinema, ho prodotto centinaia di film, ho perso un sacco di soldi, ma ho fatto quello che amavo. È la passione della mia vita e mi piange il cuore vedere le sale chiuse.
È stata una scelta sofferta non aprire l'Adriano, il tempio del cinema a Roma?
Sicuramente, ma nessuno ha filato cinema e teatri. Che mi sembra un po' bislacca come idea. Lo spettacolo, le produzioni, tra annessi e connessi, danno da vivere a centinaia di migliaia di persone.
Quanto ha perso in questo periodo con le sale chiuse?
Non mi piace parlare di soldi. Tutti ne parlano e si lamentano. Se seguitiamo a fare così in autunno qualcuno farà una pazzia. Cerchiamo di prevenire e aiutiamo il tessuto sociale, gli artigiani, il calcio, la cultura. Ci siamo dimenticati che questo Paese nasce sulla cultura. È vergognoso che nessuno se ne occupi veramente. E invece parliamo sempre di soldi. È inutile, tanto nessuno te lí dà. A me non hanno mai regalato niente.
viperetta ferrero
Cosa si aspettava dal governo?
Credo che il premier Giuseppe Conte, come tutti noi, fosse impreparato a questa valanga, allo tsunami che ci è arrivato addosso mascherato da fantasma. Il governo ha scelto la via più facile. E nel momento che riapriamo hanno solo promesso, ma non hanno dato un euro a nessuno.
Non va bene prendere in giro gli italiani. Chiedo di correggere il tiro. Hanno lavorato tanto, ma posso dire che hanno fatto una bella entrata e una brutta uscita. Le aziende chiudono. E quelle che hanno riaperto, si tengono su una gamba sola. Siamo preparati a questo mostro ormai. Affrontiamolo.
giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 4
E come?
Non restiamo prigionieri del prima. Dobbiamo fare ripartire 25 mila imprese che stanno fallendo. Fatti non parole. La cassa integrazione non la devono più nominare, perché non l'hanno pagata.
E le aziende che stanno facendo i concordati preventivi? Non ci pensa nessuno, sono diventate come il cinema, perse nelle Ande, finite nel dimenticatoio. E mi fa specie che il signor Conte, che viene al cinema e si paga sempre il biglietto, si sia dimenticato delle ore passate all'Adriano.
viperetta ferrero
Cosa ne pensa del documento di Vittorio Colao per la ripartenza?
Ma chi è? Chisseloincula Colao.
Torniamo in sala. Il teatro le piace?
Sono cresciuto dentro un teatro di posa. È l'espressione migliore per un attore. Ho fatto anche una commedia teatrale bellissima: Jacoponeda Todi, con Gianni Morandi. Era il '75, allora ero un bambino prodigio. Mi vendevo i programmi con gli autografi di Gianni per 100 lire facendo lo strillone in sala. Così rimediavo qualche soldo, che stavo in bianco. E lui si arrabbiava. È la persona che stimo e a cui voglio più bene. Mi ha sempre aiutato quando ero fanello, ragazzino.
fidel castro
Ha visto il suo concerto in tv?
viperetta 1
Ma che, mi fa una domanda sulla televisione? La tv va abolita. Usano il mezzo in modo sbagliato. Con il Covid hanno massacrato gli italiani. Hanno fatto vedere in continuazione le bare e i morti. Hanno sfondato il pubblico psicologicamente. E poi virologi su virologi, che si contraddicevano su tutto. Non sono d'accordo con questo tipo di programmi.
Come la vorrebbe?
Aridatece Mike Bongiorno. La tv deve essere comunicazione, speranza, sorriso, educazione. Se vuoi fare propaganda quanto meno falla veritiera e divertente. Nessuno dice quanta gente oggi va dagli psicologi. Ci hanno massacrato e non va bene. Hanno trasmesso terrore e paura.
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Lei ha lavorato anche per il piccolo schermo?
Sì, ho fatto Il Papa buono per Canale 5 e due fiction meravigliose perla Rai.
Ma da anni non lavoro più.
Perché?
La Rai oggi è politica e io non sono l'uomo del dire, ma del fare. La signorina Eleonora Andreatta, direttrice della Fiction, è una grande maleducata e arrogante. Non mi riceve né risponde al telefono. La Rai non è roba sua, ormai dopo dieci anni è ora che se ne vada a casa. Te ne devi annà.
«Non odiare il tuo nemico, ti offusca il cervello», Al Pacino, II Padrino.
Noi siamo un Paese spaccato a metà.
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Tra buoni e cattivi?
No, tra chi dice che ce l'ha duro e l'altra metà che dice che ce l'ha moscio. I primi si appellano alle case farmaceutiche. Gli altri invece tirano fuori la scusa del coronavirus. Alla fine è tutta la stessa cosa. E le signore stanno al Gianicolo. Ad aspettare.
Parlando della prima categoria, come diventò amico di Fidel?
Un viaggio a Cuba a metà degli anni Novanta per rifare Ladri di biciclette. E scoprii che non c'era cinema, non c'era niente: né un macchinista, né una lampada. Così andai dal ministro della Cultura e gli dissi che se volevano gli avrei insegnato a fare cinema. E così ho fatto. E sono diventato amico di Fidel.
Da giovane aveva bazzicato il Pci?
No, andavo in bicicletta. Non mi sono mai legato a nessun partito.
Ha avuto paura di ammalarsi?
Sono stato incosciente. Hai paura e ti difendi da chi conosci. Il signor Corona non l'ho mai incontrato e non ho avuto paura. Un film che amo molto è La grande guerra di Mario Monicelli. L'unico che descrive il confine sottile tra vigliaccheria ed eroismo. Ecco, con il Covid sono stato come Sordi e Gassman.
alberto sordi
Come ha conosciuto Alberto Sordi?
Agli studi Safa Palatino, quelli che oggi sono di Berlusconi. C'era una signora famosissima che faceva delle polpette giganti. lo mi mettevo vicino a Sordi e a Tony Renis mentre entravano in questa mensa di lusso, dove non ero ammesso. Parlavo da solo, facendo finta di essere un amico. Quando aprivano la porta mi buttavo dentro e mi fregavo un po' di polpette. Di una bontà incredibile.
Parliamo del campionato di calcio, lei avrebbe preferito che non ricominciasse?
Come ho detto prima, quando accendi la tv e vedi i camion dell'esercito che trasportavano le bare mi sembrava fuori luogo parlare di calcio. Lo sport è salute, vita, ma quei camion mi dicevano che la vita si era spezzata. Ha senso giocare negli stadi vuoti? Il campionato era un impegno iniziato e va portato a termine. Ma senza paura di far ritornare la gente allo stadio. Perché non c'è partita se non c'è tifoso. Senza di loro il derby più bello del mondo, Sampdoria-Genoa, è una lanterna spenta. Riaccendiamola.
viperetta ferrero
La Samp è stata la squadra più colpita dai contagi
Siamo stati sfortunati,10 giocatori positivi. Ora stanno tutti benissimo. Da un male bisogna tirare fuori un bene. Lo leggo come un segnale di Dio, che ringrazio tutti i giorni, per continuare verso un campionato migliore e verso la vittoria. Siamo pronti a sfidare chiunque. Forza ragazzi!
Che rapporto ha con il suo bomber Fabio Quagliarella ?
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È un vero campione di forza, amore, qualità, voglia di vivere. Ma soprattutto sa mangiare l'erba. E chi mangia più erba vince.
Il campionato lo vincerà la Juve?
Matematico. Ma sarei molto felice se lo scudetto restasse nella mia regione. Perché con Lotito il campionato è garantito. Forza presidente, ce la possiamo fare.
Tra calcio e cinema chi deve essere aiutato di più?
Il cinema, in modo assoluto. Se no le sale chiuderanno. Se non ci sarà supporto il cinema dopo tanti anni andrà verso la morte.
FERRERO VIPERETTA
Quando è diventato «viperetta»?
Un costumista omosessuale mi disse che il cinema è fatto di lenzuola. Io gli risposi che le lenzuola me le rimboccava solo mi' madre. E mentre era a terra e lo corcavo di botte, gemeva e ne chiedeva ancora, dicendomi: «Tu, sei una vipera».
E sua madre le rimboccava davvero le lenzuola?
ELEONORA ANDREATTA
È stata la donna della mia vita. Lei si giocava tutto, al Lotto. Si sarebbe giocata anche me sulla ruota di Roma. Poverissima, ha tirato su quattro maschi, quattro banditi. Mi ha insegnato a giocare con la vita. Perché la vita è un trucco, ma i trucchi bisogna saperli fare.
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MASSIMO FERRERO VIPERETTA eleonora tinny andreatta VIPERETTA FERRERO massimo ferrero viperetta 8 massimo ferrero viperetta 9 viperetta ferrero