Fernando Gentilini per “la Stampa”
sexual healing
Questa è la storia di una guarigione. Che per quanto possa sembrare strano è avvenuta in Belgio, per la precisione a Ostenda. Il Belgio, per gli amanti dei luoghi comuni, è un posto grigio, freddo e piovoso; dove è più facile cadere in depressione anziché uscirne. E Ostenda, in base allo stesso cliché, sarebbe una cittadina noiosa, dove non succede mai niente; con una spiaggia talmente insignificante che la gente ci va con la felpa e il cappello di lana anche in agosto.
Invece il Belgio è un Paese che sorprende sempre, tutto il contrario della noia e del grigiore (a parte che il grigio è un colore stupendo...). E lo stesso vale per Ostenda, con la sua postura Belle Époque a dispetto della speculazione edilizia. Per amarla, basta immaginarsela come nei quadri di Ensor, il suo cittadino più illustre: enigmatica e piena di maschere. Soprattutto bisogna imparare a viverla alla belga: cioè andare in spiaggia vestiti, scavarsi una buca, e sdraiarcisi dentro per abbronzarsi al riparo dal vento.
marvin gaye genio tormentato
«Sexual Healing» - Inizia tutto nel febbraio del 1981, quando Marvin Gaye ci arrivò in traghetto da Southampton. Il Principe del Soul, autore di brani come I Heard It Through The Grapevine e What' s Going On, se la passava piuttosto male: in rotta con la moglie, in crisi con i discografici della Motown, indebitato fino al collo e devastato dalla cocaina. Così quando in un albergo di Londra, qualche giorno prima, il produttore belga Freddy Cousaert gli aveva giurato che a Ostenda lo avrebbe rimesso in sesto, non se l' era fatto dire due volte e aveva attraversato il Mare del Nord.
marvin gaye al pianoforte
Prese una stanza all' hotel Mercury, il quartier generale della famiglia Cousaert. E dopo qualche settimana affittò casa proprio dietro l' angolo, al numero 7 della Warchaustraat, per rimanere il più vicino possibile ai suoi nuovi amici. Freddy era una specie di angelo custode, non lo mollava un istante. E Marvin, poco alla volta, cominciò a riprendersi la sua vita e a sentirsi meglio.
Sulla Koninginnelaan, le scuderie di legno volute da re Leopoldo fanno ancora l' effetto di una dacia siberiana. Di cavalli nemmeno l' ombra, ma in compenso ci si gioca a basket e si pratica il pugilato. Marvin ci andava regolarmente. Boxava con Rudy, il fratello di Freddy, e tirava al canestro con quelli della squadra locale. Poi, al pomeriggio, andava a correre in spiaggia, o a pregare in chiesa.
marvin con i figli frankie e nora
E magari finiva la giornata bivaccando al Café de Floride, con i pescatori, oppure in qualche boîte sulla Langestraat.
Ostenda, in quegli anni, era una specie di avamposto underground (le sorprese del Belgio!), dove grazie a locali tipo il «Groove», era nata quella miscela di R&B, Soul e Ska che da queste parti chiamano Belgian Popcorn. Ovviamente, per uno che come Marvin veniva da Los Angeles tutto questo significava poco. Però contribuiva a fare di Ostenda il posto ideale per espiare. L' esilio dove prepararsi a rinascere.
marvin e jan gaye
In aprile si trasferì al 77 della Promenade Albert I, sul lungomare. Il residence Jane c' è ancora, l' appartamento al quarto piano ha le tende abbassate. Lì dentro Marvin ricominciò a comporre. Freddy gli aveva presentato un chitarrista, Danny Bossaert, e rimediato tastiera e computer. Suonavano di notte, a volte fino all' alba, e fu tra quelle quattro mura che nacque Sexual Healing , il singolo che due anni dopo gli avrebbe fatto guadagnare il Grammy Award.
nona gaye figlia di marvin
Il 4 luglio Marvin tornò sul palco, al Kursaal Casino di Ostenda. Non fu un gran successo, la sala restò mezza vuota. Eppure lui era felice, perché aveva ritrovato il coraggio di rimettersi in gioco. Il mese successivo, sostenuto da Freddy, avrebbe firmato un contratto con la Columbia Records per la realizzazione di tre album. La registrazione del primo iniziò in dicembre, in uno studio a Waterloo. Marvin ci si barricò dentro per nove mesi, insieme con i suoi musicisti venuti da L.A. Sicuro di sé e di quello che stava facendo.
il funerale di marvin gaye
L' album Midnight Love uscì nell' autunno del 1982, e fu un successo planetario. Sexual Healing era irresistibile anche in versione video: il «get up, wake up» sussurrato dalle coriste, l' attacco della ritmica, i riflettori addosso, Marvin in smoking, la pochette rossa, e poi il flashback con la dottoressa scosciata che gli dà la pozione d' amore e che alla fine lo aspetta in limousine fuori del nightclub...
La statua dorata Nel frattempo Marvin aveva lasciato il Belgio. Non si capisce se per colpa di un visto che non poteva essere rinnovato, o perché non riusciva più a resistere lontano da L.A. L' ultimo incontro con Freddy era avvenuto nell' agosto del 1982. Tra i due non era più come all' inizio, qualcosa si era incrinato: forse l' arrivo dei musicisti americani o forse qualcos' altro, fatto sta che di lì a poco Marvin si sarebbe dimenticato di Ostenda e del suo amico belga.
Marvin Gaye
Una volta a Los Angeles, gli bastò poco per ripiombare nell' abisso. Non sopportava lo stress, e non aveva vicino nessuno in grado di aiutarlo. Così, uno dopo l' altro, tornarono i vecchi demoni: la cocaina, la paranoia, l' istinto suicida... Pare che durante il «Midnight Love tour» del 1983, quando non era sul palco, passasse tutto il tempo chiuso nella stanza d' albergo senza vedere nessuno.
Chissà che fine avrebbe fatto Marvin Gaye se il 1° aprile 1984 non fosse stato ucciso a pistolettate dal padre, dopo una lite in famiglia, alla vigilia del 45° compleanno. E soprattutto chissà se un giorno sarebbe mai tornato in Belgio, dai suoi vecchi amici, magari per provare a guarire un' altra volta scrivendo un' altra canzone.
marvin gaye
Di sicuro, Ostenda non l' ha dimenticato: la sua statua dorata campeggia sempre nella lobby del Kursaal Casino, Sexual Healing è ancora la più gettonata in discoteca, e l' ufficio turistico locale continua a proporre un «Midnight Love Digital Tour» popolarissimo non solo tra i turisti americani. Dodici tappe per la città, con un iPod che aiuta a ripercorrere quei diciotto mesi incredibili e fuori dell' ordinario: in cui un dio fiammingo, nel tentativo di strappare Marvin Gaye al suo destino, neutralizzò il buio, il freddo e la pioggia del Belgio, e trasformò l' indecifrabile Ostenda in un' oasi di redenzione e di speranza.