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    “ARIANNA MELONI È NERVOSA: HA SCELTO LA DIFESA CORPORATIVA DEL FAMILISMO DI FRATELLI D'ITALIA” - LA GRILLINA VITTORIA BALDINO IRONIZZA SULLA SORELLA D’ITALIA DOPO IL BOTTA E RISPOSTA SU TUTTI I FAMIGLI SISTEMATI DAL GOVERNO MELONI: “ARIANNA CI POTREBBE PARLARE DI COME LA SORELLA VIVA DA QUASI VENT’ANNI PAGATA DAGLI ITALIANI. O MAGARI CI PARLI DI SUO MARITO. IO NON SONO MAI STATA NOMINATA DA NESSUNA PARTE DA MIA SORELLA…” - LA SORELLA DELLA PREMIER AVEVA RISPOSTO ALLA BALDINO: “LE DIFETTA L’ONORE


     
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    “ARIANNA MELONI È NERVOSA: HA SCELTO LA DIFESA CORPORATIVA DEL FAMILISMO DI FDI”

    VITTORIA BALDINO VITTORIA BALDINO

    Estratto dell’articolo di L. Giar. per il “Fatto quotidiano”

     

     “Siamo alla difesa corporativa del familismo”. Un paio di giorni fa la deputata M5S Vittoria Baldino ha messo in fila con un video sui social alcuni dei più noti casi di “parenti illustri” di esponenti della destra piazzati in ministeri, società o ruoli chiave dei partito, a partire da Francesco Lollobrigida, cognato di Giorgia Meloni, per finire a Filippo Tajani (figlio di Antonio) assunto in Figc. Nella mappa genealogica del potere non poteva non finire Arianna Meloni, sorella della premier diventata capo della segreteria politica di FdI.

     

    Arianna l’ha presa malissimo, accusando Baldino di essere diventata parlamentare “senza aver dimostrato di avere un consenso personale e senza avere alle spalle una particolare militanza” e rinfacciandole di percepire “10 mila euro al mese”.

    arianna meloni foto di bacco (2) arianna meloni foto di bacco (2)

     

    Onorevole Baldino, su un tema sensibile la sorella della premier contrattacca: io, dice, non prendo soldi.

    Visto che lei ne fa una questione di soldi, potrei dire che finora ho restituito circa 150 mila euro della mia indennità. Ma se il tema è questo, Arianna Meloni ci potrebbe parlare di come la sorella viva da quasi vent’anni pagata dagli italiani. O magari ci parli di suo marito. Mi sembra si sia innervosita, ma io non sono mai stata nominata da nessuna parte da mia sorella; quello che ho, ho dovuto guadagnarmelo e lei della mia militanza non sa nulla.

     

    Arianna Meloni difende la sua storia.

    VITTORIA BALDINO VITTORIA BALDINO

    La sua risposta ha confermato che l’unica cosa che questa destra ha dimostrato di saper fare è tutelare se stessa e il suo gruppo. Si è trincerata dietro a una difesa corporativa del familismo, nonostante passino le giornate a parlare di merito.

     

    È possibile, come dice Meloni, che alcune di queste persone meritino di stare dove stanno?

    Resta una questione di opportunità, perché se vuoi essere inattaccabile non assumi determinate scelte, promuovendo o nominando persone vicine a te o alla tua famiglia. […]

     

    «MERITO? PARENTELE» «L’ONORE LE DIFETTA» LA BATTAGLIA SOCIAL TRA BALDINO E ARIANNA

    arianna meloni assemblea fdi arianna meloni assemblea fdi

    Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

     

    […] rissa verbale e video tra la deputata contiana Vittoria Baldino e la primogenita di casa Meloni, Arianna […] A innescare lo scontro è stato il video al veleno con cui la vicecapogruppo vicaria del M5S alla Camera, nata 35 anni fa a Rossano, avvocata al foro di Roma, dedicava le sue attenzioni alla premier.

     

    VITTORIA BALDINO VITTORIA BALDINO

    «Mi sono imbattuta in questo video clamoroso e non ho resistito», scandisce in primo piano Vittoria Baldino incedendo con il pancione e i capelli al vento e lanciando lo stralcio di un punto stampa in cui la Meloni capo del governo mette in moto «l’unico motore dell’ascensore sociale, il merito». E qui il post di Baldino, con la marcia del circo in sottofondo, manda in sovraimpressione gli esempi della «rivoluzione del merito» innescata dalla destra. E chiosa: «Avete capito, sì? Merito di essere sorelle, cognati, figli dei Fratelli d’Italia. Non c’è proprio limite alla decenza».

     

    ARIANNA MELONI SOLDATESSA D ITALIA - MEME ARIANNA MELONI SOLDATESSA D ITALIA - MEME

    Ecco allora comparire in rapida successione i nomi di Arianna Meloni, Francesco Lollobrigida, Marta Giorgetti, Filippo Tajani, Geronimo e Lorenzo La Russa e Claudio Anastasio. Tutti puntati a dito da Baldino per essere rispettivamente «sua sorella capo segreteria di FdI», «suo cognato ministro dell’Agricoltura», «figlia del ministro Giorgetti assunta alla Figc», «figlio del vicepremier assunto alla Figc», «figlio del presidente del Senato La Russa assunto nel cda del Piccolo di Milano», l’altro figlio del medesimo «nominato nel comitato delle Olimpiadi invernali».

     

    E infine, anche se qui l’albero genealogico di Meloni e affini c’entra poco, Anastasio. Chi era costui? L’ex presidente di 3-I spa, voluto dalla premier alla guida della prima software house pubblica e dimissionario dopo aver parafrasato il discorso in cui Mussolini rivendica la responsabilità politica dell’omicidio Matteotti. […] Arianna Meloni raccoglie la sfida via Instagram.

     

    «Gentile “onorevole” […] comprendo la necessità di farsi notare nella speranza di una nuova candidatura “blindata”». E giù bacchettate a Baldino per essere diventata parlamentare «senza aver dimostrato» di avere consenso e militanza e per aver giudicato chi, come la sorella d’Italia, può vantare decenni di militanza politica, «e a differenza sua non percepisce uno stipendio da 10 mila euro al mese pagato dai cittadini». […]

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