Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”
Buon anno a tutti, a quelli di destra e a quelli di sinistra che odiano Libero perché è politicamente scorretto e usa un linguaggio colloquiale, cioè quello in voga nelle famiglie, nei bar, nelle scuole, nei quadrivi. Buon anno ai terroni, li chiamo così scherzosamente, senza offesa, i quali vivono peggio di noi settentrionali non perché siano più stupidi, ma a causa di un ambiente sociale che li trascura.
vittorio feltri
Buon anno a tutte le donne che dimostrano costantemente di essere migliori degli uomini, lavorano con alacrità, ottengono risultati eccellenti, studiano con maggiore impegno e sono più tenaci dei maschi. Buon anno agli omosessuali, che io preferisco chiamare froci o ricchioni senza l' intento di disprezzarli, i quali nonostante l' evoluzione dei costumi nazionali seguitano ad essere presi di mira. L' ultimo caso è disgustoso. Un ragazzo a Milano è stato picchiato selvaggiamente soltanto perché gay.
Dieci teppisti scatenati lo hanno aggredito colpendolo in testa e altrove con bottiglie rotte. Per quale motivo? Costui camminava tranquillamente tenendo per mano il proprio compagno. Una aggressione che suscita ripugnanza. Non si comprende sulla base di quale motivazione un giovanotto che non arreca danno ad alcuno e se ne sta con un amico, senza disturbare, possa essere malmenato in quanto ha gusti sessuali diversi da quelli della massa.
VITTORIO FELTRI
È una manifestazione di intolleranza che va punita con estrema severità. Deve passare il concetto che ciascuno è libero di fare del proprio corpo ciò che vuole nonché di amare chi gli pare senza subire violenze ispirate a pregiudizi. La gente, tutti noi, è costretta ad abituarsi al fatto che l'umanità ha facoltà di comportarsi come le aggrada senza patire alcuna repressione. Senza vergognarsi né nascondersi per pudicizia.
Così come ciascuno di noi può essere serenamente di destra o di sinistra, sardina o comunista o fascista, non avendo l'obbligo di giustificarsi. Bisogna che il popolo si renda conto della necessità di occuparsi delle proprie faccende: se tutti ci attenessimo a questo sacro principio non ci sarebbero più neanche le guerre.