Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”
vittorio feltri
Gli occhi di tutti in questi giorni sono puntati sulle sorti del prossimo governo, probabilmente non migliore di quello uscente dato che sarà sostenuto, più o meno, da una maggioranza scadente, quella sperimentata con al vertice Conte. I problemi drammatici del Paese al momento sono stati accantonati, come non esistessero. Il più grave attiene una rapida soluzione della questione vaccini, che sono da importare, senza i quali il dominio del Covid è totale e semina terrore nella popolazione.
Purtroppo il nostro esecutivo si è affidato all'Europa per approvvigionarsi del prodigioso farmaco, cosicché ora siamo in brache di tela poiché l'Unione non è stata in grado di acquistare sul mercato un numero adeguato alle esigenze. Le aziende produttrici sono addirittura in causa con l'istituzione continentale, visto che i contratti con esse sono stati fatti con i piedi anziché con la testa. Risultato finale? Le vaccinazioni di massa, le sole che ci consentirebbero di salvarci, sono in colpevole ritardo. E per difenderci, invece di ricorrere all' antidoto, siamo obbligati a soggiacere a provvedimenti restrittivi che da circa un anno ci rendono l'esistenza grama.
vaccini
Non si capisce per quale arcano motivo le autorità non abbiano provveduto a recuperare il materiale sanitario sul mercato anziché dipendere da Bruxelles. Sarebbe stato sufficiente sborsare quattrini per incamerare dosi in quantità industriali e soddisfare le richieste della gente. Lo Stato ha speso montagne di denari per il reddito di cittadinanza, per i bonus di ogni tipo, tuttavia non ha investito il necessario per l'unica cura efficace.
VACCINATI FUORI LISTA
Sarebbe una buona ragione per cacciare all'istante sia il premier sia i suoi ministri rivelatisi inetti nel gestire l'emergenza come Dio comanda. La Germania se ne è infischiata della Ue e si è accaparrata iniezioni a iosa, Israele ha messo al sicuro i suoi cittadini, in Russia se paghi 150 euro ti rendono immune, nei Paesi arabi con una cifra modesta ti fanno la puntura salvifica, mentre noi beoti siamo in attesa di fiale che non arrivano.
CORONAVIRUS - VACCINAZIONI A ROMA
Avremmo bisogno di essere amministrati da persone serie, non certo da Speranza e Boccia. Sostituire i quali, non solo Conte, è un imperativo categorico. Dal Palazzo Romano viceversa giunge l' eco fastidiosa di chiacchiere trite e ritrite riguardanti la distribuzione delle poltrone, obiettivo prioritario di lorsignori. Tutto ciò è disgustoso e conferma che la politica ormai è marcia. Ergo, è superfluo dire che i vaccini non dovrebbero essere gratis per ricchi e poveri, bensì esclusivamente per questi ultimi. Tutti gli altri pongano mano al portafogli, così non ci saranno ostacoli per garantire la salute pubblica.