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    VOI SPENDERESTE 7 MILIONI DI EURO PER UN'AUTO CHE NON POTETE NEMMENO GUIDARE IN STRADA? - LA 777 HYPERCAR È IL NUOVO BOLIDE COSTRUITO DA ANDREA LEVY IN COLLABORAZIONE CON DALLARA E LA BRITANNICA GIBSON TECHNOLOGY: COSTERÀ SETTE MILIONI DI EURO E NE VERRANNO PRODOTTI SOLO SETTE ESEMPLARI, MA POTRÀ ESSERE GUIDATA DAI FACOLTOSI ACQUIRENTI SOLO SETTE VOLTE L'ANNO - LE AUTO SARANNO CUSTODITE ALL'AUTODROMO DI MONZA, VISTO CHE NON SONO OMOLOGATE PER CIRCOLARE SU STRADA...


     
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    777 HYPERCAR 777 HYPERCAR

    Stefano Bargiggia per il “Corriere della Sera”

     

    Costa sette milioni di euro e ne verranno prodotti solo sette esemplari. Si chiama 777 Hypercar ed è un'auto assolutamente fuori dall'ordinario. Non solo perché ha caratteristiche tecniche e prestazioni sbalorditive, ma anche perché verrà fornita ai selezionatissimi proprietari con modalità del tutto particolari.

     

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    A partire dal fatto che questi, quantomeno inizialmente, non potranno portarsela a casa, perché lei sarà custodita, pronta per essere utilizzata con tutto il contorno delle auto da corsa vere (telemetria, ingegneri di pista, tecnici dedicati) all'autodromo di Monza, dove si prevede che la 777 possa arrivare a girare in 1' e 33" (per capirci, l'auto che ha firmato la pole position nella tappa brianzola del Mondiale WEC 2022 ha segnato un tempo sul giro di un minuto e 35 secondi).

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    «Da oltre due anni stiamo lavorando con i nostri partner alla realizzazione di una hypercar libera dai vincoli cui devono sottostare i grandi produttori o dai regolamenti restrittivi del Motorsport» spiega Andrea Levy, imprenditore, collezionista, direttore del Milano Monza Motor Show e promotore del progetto, durante la presentazione dell'auto.

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    Che non è omologata per circolare su strada e ha un aspetto - sulla carta, per ora - molto affascinante, firmato dal designer Umberto Palermo, a metà tra una Gruppo C degli anni 90 e i prototipi ibridi che correranno il vivacissimo Mondiale Endurance negli anni a venire. Qui però il motore è orgogliosamente aspirato, un V8 4,5 litri da 730 cavalli a 9.000 giri, prodotto da Gibson Technology, che spingerà a velocità siderali la 777 non solo sul dritto: scocca in carbonio omologata Fia progettata e costruita da Dallara, sospensioni da corsa, peso contenuto in 900 chili e aerodinamica estrema (2,1 tonnellate di deportanza a 370 all'ora) permetteranno di sviluppare dai 3,5 ai 4 G di accelerazione laterale in curva.

     

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    Il tutto emettendo pochi grammi a chilometro di CO2, perché la 777 sarà alimentata da benzine sintetiche, che da questo punto di vista inquinano il 65% circa in meno rispetto ai carburanti fossili. Una scelta controcorrente, in un momento in cui l'elettrificazione sembra essere il sacro graal dell'evoluzione tecnologica motoristica, che farà di sicuro la gioia degli appassionati duri e puri. «Sono convinto che per i prossimi dieci anni la soluzione migliore a livello di performance per un'auto di questo genere sia il motore termico puro, che anche a livello di sensazioni e piacere di guida al momento continua a non avere eguali», sostiene con orgoglio Levy.

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    Per sfruttare l'enorme potenziale della 777 Hypercar bisognerà essere più che preparati, non solo tecnicamente ma anche fisicamente. Per questo i sette acquirenti, insieme all'abbigliamento Sparco e al casco Stilo con sistema di comunicazione integrato, riceveranno a casa, ben prima della consegna dell'auto prevista nel 2025, un macchinario sviluppato per rafforzare i muscoli del collo e un simulatore di guida montato su un telaio con cinture attive e sistema di movimento con tre gradi di libertà, utili a riprodurre le forze in gioco durante la guida reale.

     

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    Se questo non fosse sufficiente, nelle sedi di Varano de' Melegari o di Indianapolis, potranno partecipare a sessioni dedicate a bordo del simulatore professionale Dallara, una sorta di gigantesco «ragno» cibernetico di alluminio e carbonio all'interno del quale i piloti di tutte le categorie del motorsport (dalla F1 alla Indy, passando per la Formula E) sviluppano con precisione quasi assoluta i veicoli da corsa.

     

    L'obiettivo è farli arrivare pronti ai sette appuntamenti in pista all'anno pianificati dalla 777 Motors a Monza, dove questa avrà effettivamente sede. «Siamo felici di poter contribuire a far nascere un brand automobilistico diventandone l'headquarter per lo sviluppo di un progetto ambizioso e avveniristico, alta espressione creatività, della ricerca tecnologica e dello stile made in Italy» dice Alessandra Zinno, direttore generale di Autodromo Nazionale Monza. Che dopo aver festeggiato cent' anni di gloriosa storia si prepara a un futuro in cui l'innovazione giocherà un ruolo fondamentale.

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