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    PIERFURBY, STAI MANZO - DOPO LO SGAMBETTO SUBITO SUL PREMIO DI MAGGIORANZA, BERSANI METTE IN CIRCOLO UNA STRANA TEORIA SULLE AMBIZIONI ARRAFFA-VOTI DI CASINI: “SE VA IN CRISI LA DESTRA, GLI ELETTORI NON VANNO A TE MA A GRILLO” - SILURETTO DALEMONE PER RENZI: SCOVATO UNA MANIFESTAZIONE DEL 2009 PRE-ROTTAMAZIONE IN CUI MATTEUCCIO SCAMBIAVA IL MAGO DALEMIX PER UN DOPANTE (“CI DÀ LA CARICA”)…


     
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    Alessandro Trocino per il "Corriere della Sera"

    PIERFERDINANDO CASINI E PIERLUIGI BERSANIPIERFERDINANDO CASINI E PIERLUIGI BERSANI

    La sfida tv a cinque aumenta l'interesse per le primarie del centrosinistra del 25 novembre. Si parla di un aumento delle iscrizioni, anche se, con più di 6.000 uffici, come spiega il responsabile dell'organizzazione Nico Stumpo, «non è facile capire come stiano andando». Quello che è certo è che sul sito si sono iscritte già 120 mila persone. «C'era chi temeva una guerra - dice Pier Luigi Bersani - e invece niente fuoco amico: è stata una festa».

    Ma a tener banco è sempre il tema delle alleanze che, assieme alla legge elettorale, è la vera incognita di questi giorni. In un'intervista televisiva a Fabio Volo, Pier Luigi Bersani ha avvertito il leader dell'Udc: «Se va in crisi la destra, gli elettori o stanno a casa o si buttano su Grillo, non vanno da Casini». Per poi precisare di non aver mai detto «non si illuda», come scrivevano alcune agenzie.

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    Ma a Casini arrivano anche gli avvertimenti, meno amichevoli, di alcuni renziani del Pd che lo considerano «da rottamare» (Adinolfi), gli rimproverano di «voler decidere chi vince le primarie del centrosinistra» (Marcucci), lo accusano di «brigare con il suo Ciocchetti per rimandare il voto nel Lazio» (Recchia).

    Bersani ieri ha ricevuto l'appoggio degli attori Massimo Ghini e Sabrina Ferilli, oltre che di Giuliano Amato. Per Matteo Renzi, invece, ha annunciato il voto il radicale Silvio Viale, prontamente rimbrottato dal segretario Mario Staderini, che esprime «sorpresa e disappunto» per l'annuncio del voto a primarie «dalle quali i radicali sono stati esclusi a priori».

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    Renzi riceve, invece, una puntura di spillo da Pasquale Laurito, autore della dalemiana Velina Rossa, che ha scovato una manifestazione fiorentina del 2009 nella quale il sindaco omaggiava Massimo D'Alema: «Ci dà la carica». E l'ex premier ricambiava: «Renzi è come quel ciclista che è partito in fuga e che ha il gruppo a un'ora di distanza».

    Bersani, parlando a Roma, ha spiegato che «il ricambio generazionale ci vuole, ma senza improvvisazione». E si è detto soddisfatto dello stato del Pd: «Siamo un partito giovane con difetti, ma siamo più forti dei nostri stessi difetti. Tre anni fa avevo in testa un partito e mi sembra si stia realizzando. Negli ultimi tempi non ne abbiamo sbagliate molte e stiamo crescendo».

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    Quanto alla polemica sul pantheon del Pd, che vede presenti diversi esponenti del mondo cattolico, Bersani spiega la sua scelta di Giovanni XXIII: «Mi inchino al merito di un Papa che un giorno faceva il primo cardinale nero e un altro andava a Regina Coeli. Cambiava tutto e non faceva paura».

    PUPPATO RENZI AL CONFRONTO SU SKYPUPPATO RENZI AL CONFRONTO SU SKY

    Matteo Renzi, intanto, si prepara alla sua «Leopolda», «Viva l'Italia viva - Il meglio deve ancora venire», terza edizione del Big Bang promesso. Il sindaco ribadisce la sua proposta di tagli: «Mi dicono che proporre dieci ministri è demagogia. Peccato che non si ricordino che la Bassanini (votata da loro) ne prevedeva 12 e il governo dell'Unione invece, per accontentare tutti, partiti e partitini, arrivò a più di cento compresi i sottosegretari. Una vergogna».

    BEPPE GRILLO AD UN COMIZIOBEPPE GRILLO AD UN COMIZIO

    Nichi Vendola, per gli istituti di opinioni, è indietro ma non se ne preoccupa: «Mi picco di perdere sempre i sondaggi. Finora non ho perso nelle urne che, forse, è la cosa più importante per me». Ma il leader di Sinistra ecologia e libertà chiede anche che si faccia una nuova sfida tv, questa volta in Rai. E Bruno Tabacci sostiene la proposta, già accettata anche da Renzi e Puppato. Bersani, però, sembra ormai orientato a evitare una nuova sfida tv, aspettando semmai l'eventuale ballottaggio.

     

     

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