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    VUOI VEDERE CHE LA VERITÀ SULLA MORTE DI REGENI SI NASCONDE A CAMBRIDGE? LA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA È VOLATA IN GRAN BRETAGNA PER SENTIRE LA PROFESSORESSA ABDELRAHMAN, SUPERVISOR DELLA RICERCA DI DOTTORATO DEL GIOVANE FRIULANO, TORTURATO E UCCISO AL CAIRO ORMAI OLTRE CINQUE ANNI E MEZZO FA - DOPO ANNI DI ATTESA E SILENZI, L'UNIVERSITÀ INGLESE HA FINALMENTE DATO LA DISPONIBILITÀ A COLLABORARE...


     
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    Maria Berlinguer per "la Stampa"

     

    REGENI REGENI

    La commissione parlamentare di inchiesta su Giulio Regeni, ieri in missione a Cambrige, ha incontrato la docente del ricercatore italiano ucciso in Egitto, Maha Abdelrahman. Dopo aver ascoltato lunedì il rettore dell'Università di Cambridge, professor Stephen J. Toope, e altre autorità dell'ateneo, ieri la delegazione ha audito la professoressa Abdelrahman, supervisor della ricerca di dottorato del giovane friulano, torturato e ucciso al Cairo ormai oltre cinque anni e mezzo fa.

     

    manifestazione per giulio regeni manifestazione per giulio regeni

    In audizione anche Di Maio

    I commissari hanno avuto modo di approfondire gli aspetti relativi all'attività accademica di Giulio Regeni, le iniziative assunte alla notizia della scomparsa dello studente e i termini delle successive fasi di collaborazione con le autorità italiane. Della delegazione fanno parte il presidente della commissione Erasmo Palazzotto, Lia Quartapelle, Massimo Ungaro e Roberto Turri. Dopo anni di attesa, sembra che la commissione abbia constatato la piena disponibilità dell'Università a contribuire ai lavori dell'inchiesta parlamentare italiana.

    giulio regeni giulio regeni

     

    Oggi i deputati italiani saranno a Londra per incontri alla Camera dei comuni e al Foreing office. Il 30 settembre poi è prevista l'ultima audizione, prima della chiusura dei lavori e della relazione ufficiale: sarà l'audizione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Tema dell'incontro saranno le relazione bilaterali tra Italia ed Egitto e le iniziative intraprese a livello europeo e internazionale.

     

    "Tutto il male del mondo"

    Regeni, rapito al Cairo il 25 gennaio del 2016, è stato ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo. Il corpo del dottorando che stava indagando per conto dell'università inglese sui sindacati egiziani, presentava evidenti segni di tortura, al punto che la mamma davanti al suo corpo martoriato lo ha potuto riconoscere solo «dalla punta del naso» confessando di aver visto sul volto del figlio «tutto il male del mondo». L'autopsia Da anni la famiglia Regeni combatte per avere giustizia sulla morte del giovane ricercatore contro le bugie e i depistaggi.

     

    PASSAPORTO DI GIULIO REGENI PASSAPORTO DI GIULIO REGENI

    «Giulio Regeni è morto per le torture che gli sono state inflitte nel corso di una settimana», ha detto l'ex procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone nell'audizione che si è svolta davanti alla commissione sulla morte del giovane ricercatore avvenuta in Egitto. L'autopsia, nonostante fossero state asportate alcune parti del cadavere, «fatta da uno specialista vero incaricato dalla procura di Roma con le risorse della tecnologia, ha descritto un quadro della morte di Giulio Regeni frutto di torture prolungate per una settimana, che erano incompatibili con la tesi della banda dei rapinatori o truffatori.

    giulio regeni giulio regeni

     

    Quello è il primo elemento oggettivo». Risulta agli atti che le rogatorie siano state evase solo in parte o con grandissimo ritardo. «Prima di avere i tabulati telefonici e il traffico delle celle in alcune zone ci sono state decine di mail, telefonate», ha spiegato l'ex procuratore di Roma.

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