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    WONDERWOMEN DI GAZA! GLI SCATTI DELLE DONNE PALESTINESI CON IL MANTELLO ROSSO DI SUPERMAN: SONO LORO LE VERE EROINE DI OGGI, MADRI E LAVORATRICI IN UN POSTO SENZA ACQUA ED ELETTRICITA’


     
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    wissam ha tre figli studenti universitari wissam ha tre figli studenti universitari

    Salma El Shahed per “Al Arabiya”

     

    Quando si parla di Gaza, i titoli dominanti riguardano bombardamenti, macerie e attentati, ma dopo che le bombe sono esplose e i cari vengono sepolti, la vita riprende inevitabilmente nell’enclave palestinese.

    basma ha studiato ingegneria basma ha studiato ingegneria rana la psicoterapeuta rana la psicoterapeuta samar farmacista samar farmacista safa psicoterapeuta safa psicoterapeuta

     

    rawand traduttrice rawand traduttrice mais architetto diciottenne mais architetto diciottenne latifa come superman latifa come superman

    Il fotografo Ovidiu Tataru, che lavora per Medici Senza Frontiere, è stato ispirato dalle durissime condizioni di vita nella Striscia e ha realizzato il progetto “Wonder Women of Gaza”, una serie di scatti a donne che posano davanti al muro con indosso il mantello rosso da supereroe.

    la diciannovenne leyan la diciannovenne leyan heba madre palestinese heba madre palestinese la palestinese jasmine la palestinese jasmine la infermiera nima abukhousa la infermiera nima abukhousa la palestinese amani la palestinese amani la palestinese zena la palestinese zena rola lavora in banca rola lavora in banca

     

    Tutta la loro giornata è eroica, devono trovare acqua, cibo, elettricità. Molte di loro lavorano in ospedale, come Nima Abukhousa, soprannominata “l’antidolorifico” perché aiuta i bambini a sopportare il dolore. Fanno le infermiere, le psicoterapeute, oppure hanno un impiego in banca, sono traduttrici, architetti, ingegneri. Wissam è la più timida, vive in una delle zone più colpite dalla guerra ma è riuscita a mandare tutti e tre i figli all’università. Sono tutte madri, lavoratrici, in un posto dove mancano le necessità primarie.

     

    L’eroina è Wonder Woman e il concetto è giusto, ma l’abito era sbagliato, perché troppo sexy, mirato a rendere le donne un oggetto, allora il fotografo ha preferito il mantello di Superman, riconoscibile universalmente.

     

     

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