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L’evidenza clinica, non solo nelle terapie intensive ma anche nei pronto soccorso, ci porta a dire che la manifestazione patologica è in via di netto affievolimento. Non c’è più un’evidenza clinica che debba preoccupare. Chiunque si possa permettere di dire “ci sarà una seconda ondata a ottobre o a dicembre” dice cose che non hanno senso da un punto di vista scientifico. E’ come dire “a Milano a Sant’Ambrogio nevicherà”». Sono le parole di Alberto Zangrillo, direttore delle Unità di anestesia e rianimazione generale e cardio-toraco-vascolare dell’ospedale San Raffaele di Milano intervenuto a ‘L’aria che tira’ su La7
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