Stefano Cieri per gazzetta.it
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Ancora Zapata, ancora Atalanta. Con un gol in apertura dell'attaccante colombiano la squadra di Gasperini piega la Lazio e si porta a ridosso della zona Champions, a un punto dalla formazione di Inzaghi e a due dal quarto posto del Milan, impegnato domani sera a Bologna. Vittoria di testa e di cuore quella dei bergamaschi. Da formazione matura oltre che bella. Brava a sfruttare i momenti decisivi e ancora più brava a ridurre al massimo le potenzialità della Lazio. Che continua a vivere il suo momento di crisi. Settima partita senza vittorie per Inzaghi (tra coppa e campionato) e classifica che, piano piano, inizia a diventare sempre meno bella. Poco fortunata la formazione e romana, che occasioni per il pareggio le crea, ma non le sfrutta. E, quando ci riesce, proprio sul gong, arriva il Var a toglierglielo.
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flash zapata — Pronti, via e l'Atalanta è già in vantaggio. E' Zapata, ancora lui dopo la tripletta di Udine, a buttarla dentro. lI colombiano sfrutta uno svarione di Radu sul cross di Gosens e infila Strakosha. Male la difesa della Lazio perché, prima di Radu, sbagliano anche Marusic (che non chiude su Gosens) e Acerbi che buca l'intervento di testa. Il gol a freddo, di solito, rende la partita più aperta e meno tattica. Non così stavolta. Perché l'Atalanta, per quanto galvanizzata dal gol, evita di andare all'arrembaggio e la stessa Lazio cerca sì il pareggio, ma senza scoprirsi troppo. Ne viene fuori una partita a scacchi fino all'intervallo. Con i padroni di casa che hanno un paio di opportunità per il raddoppio (salvano prima Acerbi su Gosens e poi Radu sul traversone di Zapata) e gli ospiti che, dopo aver sfiorato subito l'1-1 con Immobile (bravo Berisha), si fanno pericolosi soprattutto nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo. Ci provano Milinkovic e Immobile di testa e poi Correa con un tiro ravvicinato che respinge provvidenzialmente Palomino.
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finale thrilling — La ripresa si sviluppa sulla stessa falsariga della prima frazione. L'Atalanta è più reattiva nel primo quarto d'ora. Cerca e sfiora il raddoppio ancora con Zapata. Poi preferisce controllare piuttosto che continuare a cercare il 2-0. La Lazio cerca di riequilibrare le sorti della gara, ma col passare dei minuti perde autostima e convinzione. Prova a rianimarla con i cambi Inzaghi. Mette dentro prima Luis Alberto e Lukaku, quindi Caicedo, chiudendo con una squadra a trazione anteriore. Gasperini, a sua volta, toglie prima Ilicic (dentro Pasalic), quindi Gomez per Masiello. Col chiaro intento di conservare il risultato. Il castello sembra crollare in pieno recupero, quando sul cross di Luis Alberto Acerbi svetta più in alto di tutti e supera Berisha. Ma il Var, dopo una interminabile attesa, pesca un fuorigioco millimetrico dello stesso Acerbi. L'Atalanta può esultare.