Mattia Feltri per “La Stampa”
Roberto CALDEROLI (Lega)
piero grasso in senato
«Ritiro, purtroppo, i complimenti che le ho fatto per il coraggio sulla questione del voto segreto, perché qui, a voti di maggioranza, dal nostro Regolamento si sta cancellando proprio il voto segreto!».
Mario FERRARA (Gal)
... tanto meno quest’arroganza può appartenere al presidente del Senato, che dovrebbe essere garante della democrazia, benedetto Iddio!». «Ho chiesto la parola e adesso me la deve dare! Ora basta! Si guardi in giro e dia la parola a chi la chiede. È la terza volta che accade. Che non succeda più!».
ROBERTO CALDEROLI BRACCIO FASCIATO
Gian Marco CENTINAIO (Lega)
«Signor presidente, sorrido perché, purtroppo, abbiamo ormai capito che il suo sguardo tende dall’altra parte: appena il senatore Zanda alza il sopracciglio, ha la parola (...) Il presidente Zanda ha paragonato una parte del Senato allo stadio. Presidente Zanda, il problema è che, quando si è allo stadio e c’è una partita, l’arbitro è imparziale. In questo momento l’arbitro non è imparziale. Si ricorda la faccia di tutti noi italiani quando l’arbitro Moreno, durante la partita dell’Italia, non era imparziale?».
Paolo ROMANI (FI)
«Rivolgo allora un appello al senso di responsabilità di tutti, innanzitutto al suo, signor presidente».
TORTA DI COMPLEANNO PER BERLUSCONI NITTO PALMA CARFAGNA
Vincenzo D’ANNA (Gal)
«Presidente, ai suoi collaboratori ho fatto cenno e ho mandato l’assistente parlamentare! Che devo fare? Devo mandare un piccione viaggiatore? Svegliatevi!». «Lei mi ha ricordato lo stemma della città di Parigi che - come sa - è una navicella che si barcamena tra i flutti».
Francesco Nitto PALMA (FI)
«Non si può parlare e vedere la sua testa rivoltata verso l’altra parte della Presidenza! Un minimo di cortesia, la stessa che lei spesso richiede ai singoli senatori...». «Rispetti il regolamento, presidente! Non è un duce!». «Santo Dio, questa è democrazia, ed è inutile che lei sorrida. Il suo sorriso la individua davanti a tutti quanti noi senatori».
VITO CRIMI E ROBERTA LOMBARDI
Vincenzo SANTANGELO (M5S)
«Mi devi far parlare, vergognati!». «Si vergogni, si deve vergognare! Lei è il peggio del peggio!». «Telefona a Napolitano!».
Vito CRIMI (M5S)
«Stiamo votando questo? Glielo chiedo e chiedo che sia messo agli atti perché davvero avremo da far ridere e da essere oggetto di fumetti o barzellette per i prossimi quarant’anni». «Siamo al ridicolo, signor presidente, ma va bene».
Mario GIARRUSSO (M5S)
MARIO MICHELE GIARRUSSO
«Fascista!».
Vito PETROCELLI (M5S)
«Lei si sta comportando da zerbino della maggioranza».
Sergio DIVINA (Lega)
«Signor presidente, se anche le hanno proposto l’ipotesi della presidenza della Repubblica, sappia che chi lo ha fatto l’ha proposto ad almeno altre quindici persone».
Elisa BULGARELLI (M5S).
«La ringrazio, comandante (...) Qui dentro non comanda più lei, ma Zanda».
Stefano CANDIANI (Lega)
«Agenzie riferiscono di forti pressioni da parte del Colle riguardo a questa riforma costituzionale. Io mi pongo il serio dubbio della sua serenità nella gestione di quest’aula! Lei è sotto ricatto, lei non è una persona libera, lei non è sereno ... Si dimetta, si vergogni... Fascista, fascista, fascista...».
Bruno MARTON (M5S)
«Cosa diavolo sta facendo stasera, Presidente?».
Stefano candiani