CONTE TAVECCHIO
Paolo Ziliani per il “Fatto Quotidiano”
ZAMPARINI. Ricapitolando: fuori Iachini, dentro Ballardini; fuori Ballardini, dentro Iachini; fuori Iachini e Ballardini, dentro Schelotto e Viviani; il tutto (quattro allenatori a busta paga) per tracollare col Genoa e prendere il largo nel mare che porta dritto in Serie B. Condottieri illuminati.
Voto 0 SCHETTINO
LIGUE 1. Okay, la Serie A ha smesso da un pezzo di essere il campionato più bello del mondo; ma in quanto a bruttezza, anche il campionato francese non scherza. Per dire, dopo 21 giornate, il distacco tra la prima ( PSG : 57 punti) e la seconda (Monaco: 36) è di 21 punti: roba da darsi al curling. Quando si dice splendida incertezza.
Voto 1 MATTONATA
ANTONIO CONTE E CARLO TAVECCHIO 3
DZEKO. Tre gol fatti, di cui due su rigore, è il tragicomico score del 29enne bomber bosniaco della Roma, ex Manchester City; per la cronaca, l' ultima rete su azione risale al 30 agosto scorso (sic), partita Roma-Juventus 2-1: qualcosa come 4 mesi e 20 giorni fa. Aridàtece Birigozzi!
Voto 2 PANTEGANA
MONTELLA . C' era una volta l' aeroplanino che Ferrero fece atterrare a Genova perché Zenga ai tifosi proprio non sfagiolava. Bilancio dopo i primi due mesi di lavoro: 8 partite giocate, 5 sconfitte, 1 pareggio, 2 vittorie. Dimenticavamo: con l' incapace Zenga la Samp era decima, con l' aeroplanino quattordicesima. Piccoli Tafazzi crescono.
Voto 3 BLUFF
POGBA . A inizio stagione le petit Prince, con la benedizione di Allegri, si era messo in testa l' idea di diventare l' erede di Pirlo sui calci di punizione. Risultato: una decina di palloni in curva e Juve quintultima.
Poi arrivò Dybala e gli disse di farsi più in là. Come si dice a Milano: ofelè fa el to mesté!
Voto 4 ALTEZZOSO
HANDANOVIC
TAVECCHIO . I have a dream. Come Martin Luther King, anche il presidente Figc ha un sogno: che la finale di Coppa Italia che ha fatto arrabbiare Conte per essere stata fissata il 21 maggio, a ridosso degli Europei, venga giocata tra Inter - che ha mezzo giocatore italiano in rosa - e Spezia (o Alessandria?). A meno che il c.t. non stia pensando a Pulzetti (o Loviso?) regista azzurro.
Voto 5- di stima DISPERATO
BACCA . La curiosità, dopo le perle mostrate contro Carpi (gol di rabona) e Fiorentina (gol da incursore), è: quanti gol avrebbe segnato, il 29enne bomber colombiano, se al Milan invece di Antonelli, Honda, Cerci e Bertolacci avesse trovato Maldini, Pirlo, Seedorf e Kakà? Ah, saperlo!
Voto 8 COBRA
PAVOLETTI 7
PAVOLETTI . Visto il gol in rovesciata volante, una folgore di rara bellezza, con cui ha sotterrato il Palermo, e viste le prodezze dispensate a piene mani in queste sue prime 23 presenze in Serie A con il Genoa, la domanda è: e se Conte zitto zitto se lo portasse agli Europei? A 26 anni da Italia 90, potrebbe essere lui il nuovo Totò. Il nome è una garanzia: Leonardo.
Voto 9 ASTRO
MONTELLA
HANDANOVIC . La domanda è: dove sarebbe l' Inter, oggi terza a -4 dal Napoli, se avesse avuto in porta un numero 1 normale invece di questo alieno venuto da una lontana galassia? Il trentunenne gigante nato in Slovenia è in questo momento il miglior portiere d' Europa: meglio di Neuer, di De Gea, di Buffon. L' uomo delle parate impossibili.
Voto 10 BIRDMAN.
50 SFUMATURE DI “GRIGI” -DALLA LEGA PRO A SAN SIRO: I "GRIGI" DI ALESSANDRIA IN SEMIFINALE DI COPPA ITALIA- CONTRO IL MILAN SARA’ IL DERBY DEL CUORE DI GIANNI RIVERA: "SPERO CHE L'ALESSANDRIA VINCA LA COPPA"
ALESSANDRIA
Francesco Persili per Dagospia
L’uomo del destino: Bocalon. Un mister da libro Cuore: Gregucci. Un tifoso speciale: Gianni Rivera. I paragoni col Brighton e il Calais dei miracoli. E un viaggio che prosegue: destinazione San Siro. Tutte le sfumature dei “Grigi” di Alessandria in una serata di calcio di altri tempi.
La doppietta di Bocalon manda ko lo Spezia e ri-porta il club piemontese nella storia: una squadra di terza divisione in semifinale di Coppa Italia, non accadeva dal 1984 quando il Bari, allora in serie C, fu fermato dal Verona.
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Nel penultimo atto della coppa nazionale i "Grigi"se la vedranno col Milan. Sarà il derby del cuore di Gianni Rivera: l’ex Golden Boy che ha iniziato a sgambettare al Moccagatta di Alessandria prima di scrivere pagine di poesia calcistica in maglia rossonera. «Una grandissima soddisfazione per l’ambiente e per chi si è messo in gioco per riportare la squadra ad alti livelli – ha detto Rivera al Processo del Lunedì – Per chi tiferò? Dovrei essere neutrale, ma avrò un po’ più di attenzione in più per l’Alessandria. Spero che vinca la Coppa e che il Milan arrivi terzo in campionato».
Stadio pieno a La Spezia, tifosi in piazza ad Alessandria davanti ai maxischermi. La provincia che per una sera si prende il centro del mondo pallonaro. Passione più forte del gelo, magliette inzaccherate di fango e sudore. E poi tutto quello che serve all’epica sportiva: la fatica, la rimonta, il riscatto, se vuoi. Il presidente della Lega serie B, Andrea Abodi, cita la scritta della curva Ferrovia: «Storia di un calcio di altri tempi». E aggiunge: «Il calcio che noi amiamo».
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Perché riesce a restituire interesse alla Coppa Italia, perché fa diventare re per una notte il brutto anatroccolo Riccardo Bocalon, 26 anni, scuola Inter, che ha troppa gavetta alle spalle e un altro merito storico: quello di aver realizzato il gol che sei anni fa aveva regalato la serie B al Portogruaro.
«E’ una delle serate più belle della mia carriera sportiva», ammette l’allenatore dei piemontesi, Angelo Adamo Gregucci, uno degli eroi della Lazio di Fascetti del meno 9, che dedica la qualificazione a un ragazzo «che ho allenato ma che oggi non c’è più: Piermario Morosini». Agonismo e sentimento. Il presidente Luca Di Masi, vecchio cuore granata, non baratterebbe la finale con la promozione in B ma intanto si gode l’impresa, il doppio confronto col Milan (l’andata si giocherà a Torino) e il copione di questa sceneggiatura calcistica da orgasmo. Altro che 50, mille sfumature di "Grigi".
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