Francesco Oggiano per www.vanityfair.it
rocco casalino
Dal Gf al G7: è una lettera che si fa numero, a sintetizzare meglio di ogni trattato la storia di Rocco Casalino. 45 anni, l’ex concorrente della prima edizione del Grande Fratello è in queste ore in Canada, al summit dei leader mondiali. Mission: accompagnare e assistere in qualità di nuovo portavoce il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Già perché Rocco negli ultimi anni ha scalato il Movimento 5 Stelle, prima come attivista e poi come responsabile della comunicazione. Fino ad arrivare all’incarico più alto.
rocco casalino ida garibaldi
L’INFANZIA A CEGLIE
Per cercare le origini di Rocco Casalino, bisogna scendere giù, in un paese in provincia di Brindisi, nella casa di un ragazzo che vede il padre alcolizzato picchiare e abusare la madre (stando alle cronache dell’epoca e a quanto raccontato dallo stesso Rocco nella casa del Gf). Un ragazzo che dopo aver visto tutto questo va in psicoterapia e ne esce affamato. Vuole fare il salto sociale, il giovane Rocco. Vuole diventare ricco, importante, rispettato.
Da Ceglie Messapica se ne va a Bologna, dove si laurea a pieni voti in Ingegneria. Ma una volta che ha tutta la vita davanti si accorge che il sentiero non c’è. «Pensavo che sarei diventato un ingegnere per l’Ibm, solo grazie all’impegno. Scoprii che non era così», racconta lui stesso nel 2004 agli studenti del corso di giornalismo della Provincia di Milano tenuto dal giornalista Enrico Fedocci. «Mi resi conto invece che le aziende hanno tutto l’interesse a mantenerti specializzato e in un livello basso. Rimanevo lì 10 ore al giorno davanti a un computer, a programmare. Era una vita poco interessante, con nessuna prospettiva di crescita reale».
rocco casalino giuseppe conte
«AL GRANDE FRATELLO HO PILOTATO LE NOMINATION»
La strada per il salto sociale non passa dall’ufficio ma da una casa. Nel 2000 il 28enne Rocco vede l’annuncio per la prima edizione italiana del Grande Fratello: «Vidi che tutti i partecipanti delle edizioni estere erano diventati miliardari. Il mio interesse era avere i soldi per potermi comprare la libertà di scegliere». Compone il numero, Rocco. Fa il provino e lo supera sfruttando quell’intelligenza felina che persino i suoi avversari gli riconoscono: «Al Gf mi hanno preso perché ero bisessuale. Ho capito che a loro potevo interessare per questo».
rocco casalino beppe grillo
Ci gioca, Rocco, con la sua sessualità. Gioca con tutto, in realtà. «Io sono ateo, non ho mai dovuto rendere conto a un’entità superiore. Se mento a qualcuno, non ho problemi. In quella casa invece ho trovato le telecamere, che per me hanno rappresentato la mia coscienza. Per la prima volta ho avuto la consapevolezza di essere malvagio. Ho scoperto di avere un lato cattivo, di essere un falso».
ROCCO CASALINO E IL COMPAGNO CUBANO
Scopre di essere «un manipolatore»: «Ho gestito tutte le nomination, infatti non sono mai stato nominato fino all’ultimo giorno. Spiegavo agli altri concorrenti come votare e loro eseguivano». Ce lo ricordiamo, Rocco, uomo dichiaratamente di sinistra, a discutere di politica con quel Pietro Taricone simpatizzante di destra. Erano lui, Pietro e Marina La Rosa. I tre indimenticabili.
«IL MONDO E’ INGIUSTO E IO HO SCELTO DI STARE DALLA PARTE GIUSTA»
Fuori dalla casa, Rocco diventa un personaggio pubblico. Fa promozioni, ospitate in discoteca, nei ristoranti. Diventa ospite fisso di Buona Domenica. Sta al fianco dell’agente delle star Lele Mora, da cui impara tutti i meccanismi televisivi. È un personaggio «trash». O meglio, lo fa. «Faccio la mia parte, se mi si chiede di fare la checca isterica, la faccio volentieri. Perché è il mio lavoro». In fondo sta solo lavorando, Rocco. Faceva il troll, si direbbe oggi.
rocco casalino scrive a mentana
Un finto snob, razzista e politicamente scorretto: uno che diceva che «i marocchini puzzano», per capirci. Un misto tra Martina Dell’Ombra e il primo Costantino della Gherardesca, disposto ogni tanto a rivelare i meccanismi della sua comunicazione e della sua scelta di vita. «A volte penso che il concetto del lavoro che nobilita l’uomo sia stato inventato dai ricchi per far fare ai poveri lavori di merda. E comincio a pensare che la vita devo vivermela con furbizia. Oggi guadagno moltissimo e lavoro pochissimo. A fine mese mando a mia madre 3 mila euro», continua, per condensare la sua scelta in una frase lucidissima e degna dei migliori paradossi di Ennio Flaiano: «Il mondo è ingiusto e io ho scelto di stare dalla parte giusta».
rocco casalino 2
LA CARRIERA DA GIORNALISTA
La vita da personaggio televisivo però si esaurisce presto. Altri Grandi Fratelli sfornano nuovi concorrenti, l’Italia sta cambiando, la sua televisione anche. Via i reality, meglio i talent e i talk show. Rocco intraprende la strada del giornalismo. Lavora a Stop, Vero Tv, Telelombardia, infine Telenorba, dove viene allevato da Lamberto Sposini. «Da un anno ero disperato, senza lavoro», lo ringrazierà pubblicamente Rocco. «Ho studiato giornalismo, ma nessuno mi ingaggiava. Tu mi hai teso la mano e ora sono il tuo inviato speciale». Per quattro anni, fino al 2012, Rocco consuma la suola delle scarpe come inviato. Ha cambiato abbigliamento, cucendosi addosso un abito in giacca e cravatta. E pure fisico, costruendosi una corazza grazie a ore di pesi in palestra.
vladimir luxuria rocco casalino
L’ASCESA NEI 5 STELLE
Nel 2012 tenta la strada politica e si candida alle primarie dei 5 Stelle a Milano. «Non giudicatemi per quello che sono stato, ma per quello che sono», dice. «Non ho fatto niente di male, conosco sei lingue e ho lavorato 10 anni come giornalista, mentre tutti si ricordano solo di un reality di un’altra epoca». Difficile far rimuovere il passato, specie se sei tu a volerlo superare e vendicare più di tutti. Davanti alle proteste di alcuni militanti, Rocco ritira la propria candidatura e si propone invece di aiutare il partito nella gestione della comunicazione. È subito amore con Gianroberto Casaleggio. Efficiente, fedelissimo a Gianroberto, e prudente, Rocco inizia pian piano la sua ascesa nel partito e «fa fuori» uno dopo l’altro tutti i concorrenti: Caris Vanghetti, Daniele Martinelli, Claudio Messora e Nicola Biondo.
vladimir luxuria con rocco casalino ospite di muccassassina (6)
LA STRATEGIA DEL CODICE ROCCO
È proprio quest’ultimo a raccontare nel suo Supernova – I segreti, le bugie e i tradimenti del MoVimento 5 Stelle (Ponte alle grazie, 448 pagine, € 18) la svolta nella comunicazione del Movimento apportata dopo l’entrata in Parlamento. C’è Rocco che fa indossare una camicia nuova a Roberto Fico. Rocco che dice a Maurizio Santangelo, in quel momento capogruppo al Senato, che non può andare in Tv perché «brutto e con l’accento siciliano troppo forte».
Rocco che manda un sacco di parlamentari dal militante e dentista Dario Tamburrano a farsi sbiancamento dei denti e cura delle carie. Via l’embargo alle Tv, i più telegienici vengono buttati dentro gli studi televisivi. Ma alle condizioni di Rocco. O meglio, a quelle dettate da Gianroberto e messe in pratica da Rocco in estenuanti trattative con i conduttori. Poco contraddittorio, niente pollaio, solo faccia a faccia per i big. Vuoi Di Battista? Bene, liberami lo studio, altrimenti vado da qualcun altro. Quell’intervista? Non mi è piaciuta per niente. Di Maio? Non viene più. E via con nuove trattative per spuntare condizioni migliori.
ROCCO CASALINO AL DELANO DI MIAMI
C’è questa anomalia strutturale e forse senza precedenti al mondo, che detiene Rocco. Lui è l’unico portavoce a comandare coloro che dovrebbe servire. In ogni democrazia sono i parlamentari a scegliersi gli uffici stampa e ad avere l’ultima parola su dove e come andare. Nei 5 Stelle no. Per contratto, i parlamentari devono avere il nullaosta dell’ufficio comunicazione, nominato dalla Casaleggio Associati e non da loro, prima di andare in uno studio televisivo, concedere un’intervista a un quotidiano o scrivere addirittura un post sui propri social.
ROCCO CASALINO AL DELANO DI MIAMI
LA RIVINCITA PERFETTA
«Lei non ha idea di quanti parlamentari mi chiamavano per lamentarsi», sorride oggi Nicola Biondo, suo ex collega a capo della comunicazione dei 5 Stelle. Che però aggiunge senza alcun rancore: «Rocco è l’uomo perfetto per quello che il Movimento 5 Stelle è diventato: una palestra dell’obbedienza. È un uomo di pubbliche relazioni e comunicazione: un attivista, ancor prima che un ufficio stampa. Ha lavorato duramente e si è meritato il ruolo che ha. Un ruolo che io non potrei mai ricoprire». Adesso, la scalata finale. Rocco è il nuovo portavoce del Presidente del Consiglio. Gli scrive i discorsi. Lo accompagna discreto e autorevole negli incontri con Trump, Macron e la Merkel. Dal Gf al G7. La rivincita perfetta dell’uomo Rocco nato in Germania e cresciuto in Puglia si è compiuta.
ROCCO CASALINO INTERVISTA IENE rocco casalino i poveri hanno un odore forte ROCCO CASALINO ROCCO CASALINO DANIELE E LUCA BOZZI rocco casalino 3 rocco casalino 1 lucarelli twitta rocco casalino che direbbe il figlio di un padre con le labbra al silicone rocco casalino grande fratello ROCCO CASALINO AL GRANDE FRATELLO rocco casalino grillo beppe grillo rocco casalino alla marcia di assisi