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(askanews) - Il fotografo americano Spencer Tunick, noto per le sue immagini provocatorie di folle in tenute adamitiche, ha riunito 100 donne nude a Cleveland, dove si svolge oggi la convention deoi Repubblicani, per denunciare i comportamenti del "Grand old party" e la nomination di Donald Trump per la corsa alla Casa bianca.

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La foto ritrae ciascuna delle protagoniste con uno specchio tondo tenuto davanti a sè che punta verso il sole. "Everything She Says Means Everything (Tutto quello che dice vuol dire tutto)" è il titolo dell'installazione realizzata, come ha spiegato lo stesso Tunick, per "le mie figlie, per il loro futuro" ed è una denuncia contro la "retorica" contro le donne e le minoranze "in seno al partito repubblicano".

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ANSA) - Come gli specchi che tenevano in mano, le immagini delle cento donne nude che il fotografo newyorchese Spencer Tunick ha fatto posare vicino all'Arena di Cleveland per protestare contro "la retorica repressiva di molti nel Partito Repubblicano nei confronti delle donne e delle minoranze" si sono riverberate nei media internazionali.

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L'"installazione" si chiamava "Everything She Says Means Everything" e prevedeva un piccolo esercito di donne senza veli con degli specchi che riflettessero - ha spiegato Tunick - la conoscenza e la saggezza delle donne progressiste e il concetto di 'Madre Natura. Le fotografie sono state scattate in una proprietà privata, in modo che la polizia non potesse interrompere la performance, dato che la nudità in luoghi pubblici e' illegale.