Fabrizio Bocca per www.repubblica.it
1 - Origini
mancini vialli
Mancini nasce a Jesi, città della scherma italiana e degli ori olimpici: Stefano Cerioni, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca.
2 - Classe 1964
Come Gianluca Vialli, Michael Laudrup, Marco Van Basten, Jurgen Klinsmann, Totò Schillaci...
3 - Testimonial delle Marche
Dopo Dustin Hoffman, Valentina Vezzali, Valentino Rossi, Neri Marcoré, Vincenzo Nibali.
mancini ronaldo
4 - 1500 partite
Roberto Mancini ha giocato 800 partite in squadre di club, 36 in Nazionale, 26 in Under 21. Da allenatore è stato in panchina 730 partite in squadre di club più altre 32 da ct. Fa ben più di 1500 volte in campo in quasi 40 anni di calcio. Togliendo le ferie, i mesi estivi etc, fanno circa una partita ogni 8 giorni.
5 - Gol
204 con i club (Bologna 9, Samp 171, Lazio 24), 4 in Nazionale.
6 - Piede preferito
Destro. Si contano solo un paio di gol di sinistro ai tempi della Samp.
mancini manchester city
7 - Trofei da giocatore
2 scudetti (Samp '91 e Lazio 2000), 6 Coppe Italia (Samp '85, '88, '89, '94; Lazio '98 e 2000), Supercoppa Italiana 2 (Samp '91, Lazio '98), 2 Coppe delle Coppe (Samp '90 e Lazio '99),
8 - Trofei in panchina
3 scudetti (Inter 2006, '07, '08), 4 Coppe Italia (Fiorentina 2001, Lazio '04, Inter '05, '06), 2 Supercoppe Italiane (Inter '05, '06), 1 Premier League (Manchester City 2011), 1 Coppa d'Inghilterra (Manchester City 2011), 1 Community Shield (Manchester City 2012), 1 Coppa di Turchia (Galatasaray 2014).
mancini in nazionale
9 - Big
Dal 2015 è nella Hall of Fame del calcio italiano, nella categoria allenatori, insieme a Lippi, Sacchi, Trapattoni, Capello, Ancelotti, Ranieri, Bagnoli, Allegri, Mazzone.
10 - Prezzo
500.000 lire. La sua prima valutazione, la cifra pagata dal Bologna all'Aurora Jesi a 14 anni non ancora compiuti.
11 - Seconda pelle
La prima maglia col numero 10 all'oratorio.
12 - Comunione
mancini sampdoria
Don Roberto Bigo, parroco di San Sebastiano a Jesi, sede anche dell'Aurora, la prima società di Mancini, raccontò di aver visto Roberto giocare con la maglia numero 10 la stessa mattina della prima comunione. Per la cronaca fece i due gol del pareggio dell'Aurora.
13 - Italia Unita
Don Bigo, dopo aver sposato i genitori di Roberto, Aldo e Marianna, sposò Roberto e la prima moglie Federica Morelli a Quarto, nella Chiesa del quartiere prospiciente lo scoglio da cui partì la spedizione dei Mille garibaldini.
14 - Essenza del numero 10
"La magia del numero 10 è quella che nasce dai piedi del trequartista, il giocatore di fantasia, quello capace di spiazzare tutti con un gesto atletico di cui forse neppure lui ha piena consapevolezza". Roberto Mancini nella sua tesi al Supercorso.
mancini inter 3
15 - Laurea
Al numero 10 e al ruolo di trequartista è dedicata la sua tesi di fine studio al Supercorso 2000/2001 a Coverciano. Nell'evoluzione del ruolo sono citati Platini, Maradona, Baggio, Pirlo, Rui Costa, Veron, Seedorf, Zidane. Non lui...
16 - Doti del numero 10
"-Capacità eccelse di smarcamento;
- Grandi qualità tecniche di base e buona qualità di tecnica applicata;
mancini al bologna
- Imprevedibilità;
- Capacità di mandare in gol con disinvoltura gli attaccanti in vari modi;
- Predisposizione al dribbling e alla giocata individuale;
- Scarsa attitudine alla fase difensiva."
Sempre dalla sua tesi al Supercorso. Da notare l'ultima voce, quella del 10 che corre dietro agli avversari...
17 - Talento precoce
Il suo esordio in Serie A (dopo un'apparizione in Coppa Italia) in Bologna-Cagliari 1-1 il 13 settembre 1981 a 16 anni, 9 mesi e 17 giorni. Mancini entra al 73' al posto di Fiorini. Formazione: Zinetti, Benedetti, Fabbri, Paris, Mozzini, Zuccheri, Chiorri (89' Chiodi), Pileggi, Fiorini (73' Mancini), Baldini, Colomba. Allenatore: Burgnich.
mancini
18 - Il primo stipendio
Al Bologna, da ragazzino, novanta mila lire al mese come rimborso spese.
19 - Il primo gol
È del 4 ottobre 1981. Como-Bologna, 4a giornata di campionato, 2-2. Mancini, subentrato a Chiorri, su lancio di Neumann fa il gol del 2-2. Di sinistro a Giuliani in uscita.
20 - La squadra della vita
Paolo Mantovani, presidente della Samp, superando la Juventus, lo ingaggiò dal Bologna nel 1982 per due miliardi e mezzo di lire e i cartellini di Galdiolo, Logozzo e Roselli, più il prestito di Brondi. L'alta cifra spesa, e il contratto quadriennale a crescere (40 milioni, poi 60, 80, 100) sollevarono molte polemiche.
21 - Secondo padre
Paolo Mantovani sosteneva che Vialli e Mancini guadagnassero la stessa cifra, ciò nonostante ognuno sospettava che l'altro avesse ottenuto di più con accordi sottobanco.
22 - Guardiani
mancini sampdoria2
A guardia della sua villa Paolo Mantovani aveva due cani: Luca e Roberto.
23 - I gol più belli (anche secondo lui)
18 novembre 1990, stagione dello scudetto, Napoli-Sampdoria 1-4. La Sampdoria batte il Napoli di Maradona al San Paolo con due gol di Vialli e due di Mancini. Il gol dell'1-4 è di destro forte al volo da poco dentro l'area, su cross in velocità di Lombardo da destra.
17 gennaio 1999, Parma-Lazio 1-3. Angolo da sinistra di Mihajlovic, Mancini dal vertice sinistro dell'area piccola, spalle alla porta, d'istinto fa gol di tacco (e suola...) spedendo il pallone sotto la traversa della porta difesa da Gigi Buffon.
ROBERTO MANCINI
24 - Night Fever
L'intera sua esperienza da giocatore in Nazionale è stata condizionata da una falsa partenza. Convocato per una tournée negli Usa da Bearzot, a New York esce dal ritiro e va con Tardelli e Gentile allo Studio 54 rimanendoci fino alle 6 del mattino. Bearzot se ne accorge non gliela perdona e non lo chiama più. Lo stesso però non farà con Tardelli e Gentile...
25 - Rimpianti
Talento cristallino e geniale, brillante nell'Under 21, in nazionale non è mai riuscito a esplodere. Fino a tutto il 1988 segna un solo gol in azzurro, agli Europei a Dusseldorf contro la Germania. Fatto il gol corre contro la tribuna a inveire contro i giornalisti.
26 - Notti magiche
Pupillo di Vicini, ma poi sceso nella considerazione e rapporti deteriorati col ct. Finito nel tira e molla tra Giannini, Baggio, Schillaci & C non giocherà un solo minuto di Italia 90'. Le notti magiche arriveranno un anno dopo con lo scudetto della Samp.
roberto mancini e gianluca vialli alla sampdoria
27 - Pentimenti
Rifiuta la convocazione di Sacchi per Usa '94, poi ammetterà l'errore.
28 - Tifo
Su pressione del magazziniere Claudio Bosotin, voleva chiedere il cambio del nome dello stadio Luigi Ferraris, essendo lo stadio di Marassi intitolato al capitano del Genoa agli albori del secolo, caduto poi al fronte durante la prima guerra mondiale. Scoppiò il caos e una grana diplomatica che fece andare su tutte le furie il presidente Mantovani.
29 - Litigio
In allenamento Vialli e Mancini si lamentano reciprocamente di passaggi e movimenti chiamandosi "Mancini" e "Vialli" anziché "Roberto" e "Luca". Seguiranno due settimane di litigio e di comunicazioni per interposta persona. Dovette intervenire Zenga con uno stratagemma in nazionale, facendoli incontrare al bar di Coverciano, per riappacificarli.
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30 - Senza freni
"Dovrebbero aprire i cancelli e far entrare gli ultrà per andare a picchiare gli arbitri". La sua prima famigerata uscita da mangia arbitri resta sempre la più sconvolgente. Atalanta-Samp 1-0, obiettivo l'arbitro Boschi, domenica 18 gennaio 1987. Vicini è costretto a rimangiarsi la convocazione in nazionale.
31 - Furia
"Vieni a giocare tu!" lo dice Mancini a Paolo Mantovani in tribuna da bordo campo, togliendosi la fascia di capitano, dopo aver inveito per almeno tre minuti contro l'arbitro Nicchi per un rigore negato ed essere stato espulso al 34'. 5 novembre 1995 in Sampdoria-Inter 0-0. Sei giornate di squalifica poi ridotte a quattro.
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32 - Intemperanze
Nella finale di Champions League Sampdoria-Barcellona 0-1 (20 maggio 1992), al termine insegue e insulta l'arbitro Schmidhuber e si becca 5 giornate di squalifica.
33 - Imparzialità
"Ma vai ad arbitrare Juve e Milan!". Da allenatore dell'Inter all'arbitro Trefoloni, dopo Lazio-Inter 1-1, stagione 2004-2005. Due giornate.
34 - Apprezzamenti
"Doveri con noi non ne sbaglia una". Da allenatore dell'Inter dopo Inter-Sassuolo 0-1, stagione 2015-2016.
35 - I suoi allenatori
Gli allenatori di Roberto Mancini in 20 anni da calciatore (1981-2001): Marino Perani, Romano Fogli, Tarcisio Burgnich, Franco Liguori, Renzo Ulivieri, Azeglio Vicini, Enzo Bearzot, Eugenio Bersellini, Vujadin Boskov, Narciso Pezzotti, Sven Goran Eriksson, Arrigo Sacchi.
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36 - Rapporti umani
"Eravamo abituati alla caserma del sergente Bersellini. Con Boskov ci è sembrato di rinascere, ci divertivamo allenandoci e giocando". Se non fosse arrivato Boskov (1986), Mancini aveva già chiesto di essere ceduto.
37 - Pause
"Roberto fa mezzora da fenomeno, quindi un sonnellino. Poi, ops, si sveglia e gioca altri 20 minuti da brividi". Vujadin Boskov.
38 - Manager
Mancini intraprende una carriera dirigenziale un anno prima di smettere, lavorando per Cragnotti e la Lazio. In giacca, cravatta e valigetta conduce lui nell'estate '99 la trattativa col Piacenza per portare Simone Inzaghi alla Lazio. Poi però decide di continuare a giocare e vince lo scudetto con la Lazio nel 2000.
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39 - Spintarelle
Uomo di potere, vicino alla famosa agenzia di procuratori Gea, ottimi rapporti col banchiere Cesare Geronzi, per il suo salto direttamente sulla panchina della Fiorentina dopo l'addio di Terim, intervengono i massimi poteri del calcio, e in particolare il commissario della Figc Gianni Petrucci, con una deroga ad hoc nonostante nella stessa stagione sia stato anche "secondo" di Eriksson. Da Vicini stesso a Lippi fino a Ulivieri molti allenatori si espressero contro, Agroppi lo bollò come "il raccomandato".
40 - Senza tregua
A differenza di molti suoi colleghi, specializzati nella pratica del contratto lungo e poi interrotto godendone per intero i benefici, stipendio compreso, Mancini da allenatore non è quasi mai rimasto fermo o ha fatto anni sabbatici - tranne una lunga pausa dopo la prima esperienza all'Inter - passando da una squadra all'altra senza mai lunghe interruzioni. "Fermo non so stare", lo disse anche nel pur rapido passaggio dal campo alla panchina.
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41 - Ha giocato con...
Bologna ('81-'82), Sampdoria ('82-'97), Lazio ('97-2000), Leicester City (2001).
42 - Tramonto
Al Leicester City a inizio 2001 ha giocato solo 4 partite (senza fare un gol), dopo aver già dato l'addio al calcio giocato in Italia e interrompendo l'esperienza come secondo di Eriksson alla Lazio. Da lì passa direttamente ad allenare la Fiorentina.
43 - Giocatore/Allenatore
Mancini oltre al talento è sempre stato etichettato come "allenatore in campo". Ci sono numerosi episodi di lui che discute con i suoi allenatori in panchina. Forse il più famoso è Bari-Sampdoria 1-1, stagione 91-92. Mancini discute animatamente con Boskov davanti alla panchina, protesta, discute la disposizione tattica e i cambi, finché Boskov non lo sostituisce facendolo infuriare ancora di più.
44 - Ha allenato...
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Fiorentina (2001-02), Lazio (02-04), Inter (04-08), Manchester City (09-13), Galatasaray (13-14), Inter (14-16), Zenit San Pietroburgo (17-18), Nazionale italiana (da maggio 2018). E' il 53° ct della Nazionale italiana. Venti anni da calciatore e 20 da allenatore.
45 - Apprezzamenti
"Sarri è un razzista, uomini come lui non devono stare nel calcio. Ha usato parole razziste, ha inveito contro di me poi mi ha urlato frocio e finocchio, sono orgoglioso di esserlo se lui è un uomo. Da uno come lui che ha 60 anni non lo accetto, si deve vergognare". Mancini a Sarri al termine di Napoli-Inter 0-2, quarto di finale di Coppa Italia, gennaio 2016.
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46 - Eredità
"Io per Totti ho sempre avuto un debole, abbiamo portato sulle spalle lo stesso numero, le sue giocate erano le mie. Appena ha iniziato vedevo in lui me stesso". Mancini dopo l'addio di Totti al calcio.
47 - Informazione
"Io non guardo nulla, non leggo i giornali, non sento le radio e non guardo i canali privati. Se non qualche porno...". Mancini rispondendo a una domanda sui problemi dell'Inter con Icardi.
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48 - Sciarpa
La sciarpa è diventata un simbolo dell'eleganza di Mancini. Tra le tante indossate se ne segnala una interista con il "Padre Nostro" in dieci lingue diverse. Ai tempi del City si registrò un boom di vendite delle sciarpe bianche e celesti del club. Ai tempi dello Zenit San Pietroburgo scrissero che la sciarpa non è solo un "modello di eleganza, ma anche una precisa scelta politica per ingraziarsi i tifosi".
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49 - Oops!
"La nazionale italiana deve essere italiana. Magari ci troviamo in nazionale un giocatore che non è italiano ma che ha solo dei parenti qui. Ma questa è solo la mia opinione. Io penso che un giocatore italiano meriti di giocare in Nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, credo non lo meriti. Se le regole sono queste Conte fa bene ad applicarle, ma io resto della mia opinione". Roberto Mancini - che da ct ha chiamato per l'Europeo i naturalizzati Jorginho, Palmieri e Toloi - il 23 marzo 2015 da allenatore dell'Inter all'incontro a Fiumicino tra arbitri, capitani e tecnici di Serie A.
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50 - Rock & Roll
"Mancini è decisamente uno con gli attributi, si agita, grida, combatte. Un po' mi manca. È più facile che Mancini torni al Chelsea, che gli Oasis si riuniscano". Noel Gallagher, tifoso del City.
MARIO BALOTELLI E ROBERTO MANCINI mancini galatasaray mancini bologna roberto mancini roberto mancini roberto mancini con la mamma marianna 1 roberto mancini ROBERTO MANCINI E LA SUA NUOVA FIAMMA silvia fortini roberto mancini foto di bacco roberto mancini 2018 roberto mancini 1999 roberto mancini ospite di ti sento 3 mancini al galatasaray mancini inter roberto mancini ct roberto mancini man city