ANDREA BULLERI per il Messaggero
I loro nomi girano ormai da un po' di giorni nel quartier generale pentastellato di Campo Marzio. Anche se ancora non è dato sapere se i diretti interessati abbiano risposto alla chiamata di Giuseppe Conte.
concita de gregorio domenico de masi 4
Quel che è certo, in ogni caso, è che l'operazione di scouting elettorale del presidente dei Cinquestelle procede spedita. Con un obiettivo: trovare candidati «forti» da schierare nelle liste grilline. Sia nei collegi unoniminali che come capilista, sui quali l'ultima parola spetterà a Conte a prescindere dall'esito delle parlamentarie (le cui autocandidature, per la prima volta senza video-presentazione degli aspiranti eletti, scadono domani).
Personalità esterne al M5S, sì, ma in grado di riportare la base alle urne grazie a un profilo marcato, che rispecchi l'identità del Movimento della prima ora. Figure simbolo di legalità, del contrasto allo sfruttamento oppure in grado di ricordare i traguardi di cinque anni di governo M5S.
domenico de masi foto di bacco
Volti come quello del magistrato ed ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Il suo mandato a capo della lotta alle cosche è scaduto a febbraio, e Conte lo vorrebbe coinvolgere nella partita delle Politiche. Magari candidandolo in un collegio del sud, dove più alte per i 5S risultano le chance di elezione. De Raho è stato a lungo procuratore a Reggio Calabria, ed è originario di Napoli: perché non schierarlo proprio in Campania, si sono detti a Campo Marzio, magari contro Luigi Di Maio?
E se del magistrato ancora si ignora la disponibilità, più scontato appare il sì di uno degli ideologi del Movimento della prima ora: quel Domenico De Masi, sociologo e amico di Grillo che con le sue parole («Beppe mi ha detto che Draghi gli ha chiesto di mettere da parte Conte») ha assestato il primo scossone al governo di unità nazionale. De Masi aspetto non di poco conto può vantare un rapporto personale di lunga data con il Garante. Ed è uno dei teorici del reddito di cittadinanza. Così come al dossier Reddito ha lavorato un altro dei papabili candidati in quota indipendenti , l'attuale presidente Inps Pasquale Tridico.
il procuratore federico cafiero de raho intervistato foto di bacco
Indicato nel 2018 dall'allora capo politico del Movimento come possibile ministro del Lavoro. Il suo mandato alla guida dell'Istituto (indicato proprio da Conte) però scadrà solo nel 2024: per scendere in campo, quindi, dovrebbe quasi certamente dimettersi prima.
LE PARLAMENTARIE Tramontata (pare) l'ipotesi Michele Santoro, nell'entourage dell'avvocato si fa il nome di Aboubakar Soumahoro, sindacalista di base capofila nella lotta al caporalato. In caso decidesse di correre con i 5stelle, anche lui, come gli altri esterni, non avrebbe l'obbligo di sottoporsi alle parlamentarie. Come invece toccherà fare a tutti gli altri, compresi deputati e senatori a caccia di un secondo giro. Per autocandidarsi c'è tempo fino a domani alle 14, sul sito del Movimento.
Basta caricare il proprio curriculum, il certificato dei carichi pendenti e indicare le eventuali cariche in altri movimenti o associazioni ricoperte in passato, oltre ad accettare le condizioni dello Statuto. Ma, almeno stavolta, niente video-presentazione, richiesta sia nel 2013 che nel 2018. Un altro dogma che cade. «A che servono? Tanto alla fine maligna un eletto deciderà comunque Conte...».
pasquale tridico presidente inps foto di bacco soumahoro papa francesco