Francesco Persili per Dagospia

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Pavoloso. Al Ferraris brilla la stella di Pavoletti. Una doppietta da urlo nel giorno del poker del Genoa al Palermo: un colpo di testa alla Pruzzo e una mezza girata al volo da album Panini che è diventata la copertina della domenica calcistica. L’acrobazia del bomber ex Sassuolo ha conquistato tutti: tifosi del Grifone, esteti del calcio, cultori delle prodezze “em bycicleta”, nostalgici di van Basten e anche un telecronista della tv tedesca protagonista di un video già virale in Rete.

PAVO-GOL Dieci gol in 13 gare,  una media eccezionale, alla Higuain, per questo “animale” da area di rigore che un anno fa faceva panchina al Sassuolo. Classe 1988, Pavo-gol è un figlio – come Massimiliano Allegri e i fratelli Lucarelli - dell’Armando Picchi, la maglia che è la prima conquista importante per la meglio gioventù pallonara livornese. La sua storia da bomber di categoria che si perde nei campacci delle serie inferiori prima di approdare in serie A a 27 anni tra i sorrisini e le smorfie di disgusto degli scettici ha quell’epica di provincia che piace a Vittorio Feltri e agli amanti di un calcio fatto in casa, più semplice e vero.

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IL LEWANDOWSKI ITALIANO – Mentre Gasperini attacca e fa i nomi degli ultrà contestatori («Io non posso andare ad allenare con la scorta, questi  sono quelli del caos di Genoa-Siena»), Pavoletti si gode il magic moment: «Il gol in mezza girata? Bellissimo ma a me è piaciuto anche il primo – ha detto l’attaccante livornese al termine della gara a Sky - Il colpo di testa è un gesto che l’attaccante deve saper far bene. Gol da Nazionale? Per adesso da attaccante del Genoa, quello che verrà dopo, si vedrà». Già si favoleggia su un possibile ruolo da vice-Pellè a Euro 2016.

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Una coppia Pavoletti-Insigne già stuzzica la fantasia del giornalista di Gazzetta dello Sport e Sky Sport, Paolo Condò. Alessandro Costacurta, invece, invita Conte a puntare sul gruppo che ha staccato il pass per gli Europei: «Ma se dovesse continuare così, l’attaccante del Genoa va preso in considerazione». Un bomber che segna tanto, e in tutte le maniere. Sandro Sabatini (Premium) è sicuro: «Pavoletti è il Lewandowki italiano.

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