1.BORSA MILANO CHIUDE POCO MOSSA IN VISTA FESTIVITÀ PASQUA
(Reuters) - Piazza Affari termina la seduta poco mossa e in linea con gli altri mercati europei, in vista della lunga pausa pasquale e della ripresa delle contrattazioni martedì prossimo.
Gli investitori preferiscono stare alla finestra e guardano con apprensione alla Grecia.
Oggi il governo greco ha smentito ancora l'ipotesi di un aggravarsi della crisi di liquidità.
L'indice FTSE Mib chiude in calo dello 0,2%, Allshare dello 0,05%, con volumi a 2,7 miliardi.
YOOX
L'indice europeo FTSEurofirst perde lo 0,31%.
Spicca UBI BANCA promossa da Citi con l'aumento del target price a 8,6 euro da 7,3 e la conferma del giudizio 'buy'. Contrastati gli altri bancari.
Bene SAIPEM dopo la joint venture siglata ieri con l'africana Dangote. Oggi inoltre si riunisce il Cda Eni per la nomina del nuovo consiglio della controllata.
Dopo un forte avvio cede ai realizzi YOOX. Negli ultimi cinque giorni il titolo è cresciuto di quasi il 30% e il saldo è positivo del 45% se calcolato sull'ultimo mese.
In deciso rialzo GTECH nell'ultimo giorno di quotazione a Piazza Affari, poco mossa ANSALDO STS, destinata a prendere il suo nel FTSE Mib da martedì prossimo.
PIRELLI stabile poco sopra il prezzo d'Opa, in un mercato che guarda alla possibilità di ulteriori apprezzamernti se il titolo non venisse cancellato dal listino.
PININFARINA in rialzo sulle prospettive sul fronte m&a, in un mercato cauto sul fatto che la cessione della società possa avvenire agli attuali prezzi.
2.EXPO: SALA, SE NO IN TEMPO IO UNICO COLPEVOLE
ACCORDO EXPO GIUSEPPE SALA ENRICO LETTA ROBERTO MARONI GIULIANO PISAPIA
(ANSA) - Se non si arriverà pronti all'inaugurazione del 1 maggio all'Esposizione universale di Milano il commissario unico, Giuseppe Sala, si prenderà tutta la responsabilità. "Se non ci si arriverà - ha detto - il colpevole è uno solo, sono io. C'è un unico responsabile dell'eventuale brutta figura ma io sono convinto che ci arriveremo". Per questo oggi in conferenza stampa Sala ha ripetuto di essere "tranquillo", annunciando che sono già stati venduti più di 9 milioni di biglietti.
3.METROWEB, CDP PRONTA AD ACQUISTARE QUOTA F2I SE RIMANE INVENDUTA
(Reuters) - La Cassa Depositi e Prestiti acquisterà la partecipazione di F2i in Metroweb se questa rimanesse invenduta quando il fondo deciderà di uscire.
"Se non ci saranno investitori disposti a rilevare la quota di F2i in Metroweb, non è un mistero per nessuno che ci sarà il gruppo Cdp che offrirà un paracadute e la rileverà", ha detto il presidente della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Franco Bassanini, a margine di un convegno a Roma.
franco bassanini pier carlo padoan
Bassanini ha spiegato che il fondo ha limiti temporali ai propri investimenti, mentre la Cassa è per sua natura un investitore di tipo strategico.
Gli investimenti dei fondi infrastrutturali, come F2i, hanno una vita media di 7-10 anni.
Il Fondo strategico italiano, controllato dalla Cassa Depositi e Prestiti e F2i condividono il controllo di Metroweb dal giugno 2011.
4.UNICREDIT: SU DIVANIA PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA
(ANSA) - "UniCredit conferma la piena fiducia nell'operato della magistratura". Questa la posizione del Gruppo di Piazza Gae Aulenti dopo un'anticipazione di un articolo che sarà pubblicato sull'Espresso in edicola domani su una presunta nuova indagine dalla Procura di Bari, nell'ambito della vicenda della società barese Divania, fallita nel 2006.
DIVANIA BARI
UniCredit, in particolare, in merito ai compensi dei consulenti della procura, al centro dell'articolo, "precisa che la prima a fornire l'assenso in merito alla quantificazione dei compensi dei consulenti della Procura, proposta il 5 dicembre 2008 dai due consulenti per un importo che poteva variare da un minimo di 142 mila euro a un massimo di 213 mila euro cadauno, fu proprio Divania in data 24 febbraio 2009; salvo poi non provvedere al pagamento. Un mese dopo aderì anche UniCredit". Il gruppo ricorda inoltre che "la perizia in questione è stata redatta da due diversi consulenti tecnici ed è perfettamente in linea con l'esito di altre due perizie (Ctu) redatte nell'ambito della stessa vicenda".(
TORRE UNICREDIT
5.RAI WAY, EI TOWERS DOVRÀ RIVEDERE OPAS SE VUOLE VIA LIBERA CONSOB
(Reuters) - Ei Towers ha 10 giorni di tempo per rivedere l'Opas su Rai Way se vuole ottenere il via libera di Consob, che ha avvertito ieri la società di non poter approvare l'offerta, così come annunciata il 24 febbraio, alla luce della fermezza del governo a mantenere sotto controllo pubblico la tower company, in mano a Rai con il 65%.
L'avviso inviato ieri da Consob fa riferimento all'articolo 10 bis della legge 241 del 1990, che riguarda il preavviso di rigetto, ovvero la comunicazione, "prima della formale adozione di un provvedimento negativo", dei motivi che ostano all'accoglimento della domanda. In altre parole il passo successivo, qualora la società non modifichi i termini dell'operazione in modo da renderla coerente con la realtà attuale, è il diniego dell'operazione.
Viste le recenti dichiarazioni dell'AD Guido Barbieri, che non ha escluso di potersi accontentare del 49% purchè con garanzie sulla governance, è plausibile che la controllata di Mediaset decida di non rinunciare al progetto e di integrare l'attuale Opas (condizionata al raggiungimento dei due terzi del capitale) con un "piano B" che preveda esplicitamente un'offerta su una partecipazione di minoranza.
Ei Towers lancia opa su Raiway
Consob ha infatti messo in chiaro, come si legge in una nota di Ei Towers, che la "non realizzibilità" della condizione sulla soglia minima del 66,67% "costituisce motivo ostativo all'accoglimento dell'istanza di approvazione del documento d'offerta".
Ei Towers - spiega ancora la nota - intende quindi presentare nel termine di 10 giorni, a partire da ieri, "le proprie osservazioni e determinazioni, tenendo debito conto dei fatti nuovi occorsi successivamente alla promozione dell'offerta", in particolare le note del Tesoro e della Rai in cui si ribadisce che l'emittente pubblico non scenderà sotto il 51% di Rai Way.
(Claudia Cristoferi)
6.DISMISSIONI:TESORO, A.A.A CERCASI IMMOBILI DA VENDERE
(di Monica Paternesi) (ANSA) - A.A.A. immobili cercansi: belli e facili da vendere; magari anche subito. Così Tesoro e Demanio, con Proposta immobili 2015, lanciano la sfida ad enti pubblici e territoriali affinchè propongano palazzi e proprietà di cui è possibile disfarsi. La sfida, apertasi oggi con la lettera inviata dal direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via e dal direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi dà la possibilità agli enti di segnalare gli immobili da vendere o valorizzare anche in tempi stretti, "entro l'anno" per mettere insieme un portafoglio interessante da offrire a potenziali acquirenti.
Renzi Padoan
Obiettivo: contribuire a quel target di dismissioni, messe nero su bianco nella legge di stabilità del 2014 pari a 2,5 miliardi in 3 anni e indicate nel Def al ritmo di 1 miliardo per questo e per il prossimo anno e di mezzo miliardo per quello successivo. Il piatto da cui servirsi, d'altronde, è ampio se si calcola che ad enti pubblici e territoriali appartiene una fetta del patrimonio pubblico immobiliare del valore stimato (nel 2011) tra i 290 ed i 300 miliardi di euro.
Gli immobili dovranno avere un valore indicativo all'attualità non inferiore un milione di euro e preferibilmente le destinazioni d'uso turistico-ricettivo, produttivo-direzionale, commerciale. Niente da fare invece per aree e terreni agricoli ed ammessi solo in pochi casi quelli ad uso residenziale. Via libera dunque alle proposte: dalla rocca antica in cima al paese, alla vetusta e nobiliare sede del comune, al monumentale palazzo umbertino di uffici, la palla passa ora a Regioni, Province, Comuni con più di 50.000 abitanti (ma ne bastano più di 20.000 se in Molise, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) ) e agli altri Enti pubblici nazionali inseriti nel conto economico consolidato pubblicato dall'Istat. Le candidature scadono il 31 maggio.(
7.POP.VICENZA: ZONIN, A BREVISSIMO SAREMO SPA, PRONTI AD AGGREGAZIONI
GIANNI ZONIN
Radiocor - 'Grazie alla contendibilita' tipica di una societa' per azioni, quale a brevissimo diventeremo, potremo riscuotere apprezzamenti su mercati piu' ampi, esprimere al meglio il valore della nostra banca e di conseguenza dare piu' valore ai soci azionisti, senza abdicare' al ruolo di sostegno dell'economia e delle famiglie. Lo scrive il presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, nella lettera inviata ai soci in vista dell'assemblea dell'11 aprile, consultata da Radiocor.
Zonin chiede ai soci 'fiducia e pazienza' in questo 'passaggio epocale' della storia dell'istituto, notando inoltre che 'la pazienza, che e' la virtu' dei forti, ci aiutera' a cogliere le opportunita' di crescita e di aggregazioni rese possibili dal nuovo contesto economico, bancario e finanziario, a livello nazionale e internazionale'. Zonin assicura inoltre ai soci che 'a breve' saranno individuate soluzioni per garantire una piu' veloc e liquidabilita' delle azioni della banca.