Tommaso Rodano per il "Fatto quotidiano"
BARI
Arrestato spacciatore 35enne: vendeva droga su Telegram con il nickname "Mister Pablo Escobar" Vendeva droga su Telegram facendosi chiamare "Mister Pablo Escobar". Chissà come hanno fatto a beccarlo, con questo pseudonimo criptico, allusivo, tra il dico e il non dico.
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La raffinata mente criminale è quella di un 35enne di Bari con precedenti per spaccio, arrestato dai carabinieri pochi giorni fa. "I militari - scrive la Gazzetta del Mezzogiorno - hanno analizzato il contenuto del cellulare dell' uomo, scoprendo un vero e proprio bazar della droga online.
Tramite il proprio profilo Telegram, nel quale si identificava col nickname @Mister_Pablo Escobar, proponeva, sul canale Top Drugs Italia la vendita di sostanze stupefacenti di vario tipo (hashish e marijuana) per le quali riceveva denaro virtuale (bitcoin) o contante.I militari hanno intercettato una spedizione da poco effettuata in favore di un utente, con nome di fantasia, di Augusta (Siracusa): nel pacco c' era 1 kg di hashish suddiviso in panetti da 100 grammi l' uno, immediatamente sequestrati".
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PRATO
Il pusher dell' eroina si lamenta con i carabinieri che lo stanno arrestando: "Ora basta, non ci fate lavorare" C' è grossa crisi. Le piazze ribollono. Anche gli spacciatori si lamentano, non gli arrivano nemmeno i ristori. A Prato un pusher arrestato dai carabinieri ha sfogato la sua frustrazione per le difficili condizioni in cui è costretto a esercitare la sua professione: "Ora basta! Non ci fate lavorare!".
Non c' è rispetto, non si può vendere nemmeno più la droga in pace. "Quel giovane - racconta il Tirreno - lo conoscevano perché non era la prima volta che lo fermavano, e sapevano che probabilmente aveva con sé un po' di eroina".
SPACCIO
Trattasi dunque di accanimento. "Sospetto confermato dalla perquisizione, durante la quale sono saltate fuori 18 dosi di eroina per un totale di 14 grammi, oltre a un paio di grammi di marijuana. Ma è stata la reazione verbale del giovane a sorprendere i carabinieri, come se invece di trovarsi davanti uno spacciatore fossero andati a controllare un bar o un ristorante per far rispettare i divieti anti Covid".