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    NON C'È PIÙ RELIGIONE: SI SPENNANO ANCHE LE SUORE! - A ROMA UNA DONNA CHE GESTIVA LA RSA DI UNA CONGREGAZIONE RELIGIOSA E' ACCUSATA DI AVER FREGATO 553MILA EURO - LA DONNA (CHE ERA STATA PERFINO NOMINATA "VERGINE CONSACRATA" PER LA SUA PRESUNTA RETTIDUNE MORALE) HA SVUOTATO IL CONTO POCO PRIMA CHE LE FOSSE TOLTA LA DELEGA - I SOLDI SONO STATI USATI PER FARE REGALI AI PARENTI E PAGARE LE RETTE DEI NIPOTINI - A QUEL PUNTO, PERÒ...


     
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    Estratto dell'articolo di Giulio De Santis per www.corriere.it

     

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    Apprende di essere a un passo dalla revoca della gestione della Rsa della Congregazione della Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore d’Issoudun e, prima che il benservito diventi ufficiale, si appropria di 553mila euro. E questo benché Lucia De Cristofaro, 68 anni, fosse una «vergine consacrata», una sorta di riconoscimento assegnato a chi conduce una vita casta, fisicamente o eticamente.

     

    Ora De Cristofaro rischia di finire sotto processo per truffa e appropriazione indebita: è l’accusa che le muove il pm Francesco Basentini nella chiusura indagini, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. La sparizione del denaro avviene, secondo la Procura, nel 2022. Per l’esattezza il 9 e il 10 aprile. Proprio in quest’ultima data a De Cristofaro viene comunicata in modo informale la revoca della procura generale inerente la gestione della Rsa. 

     

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    La decisione diverrà ufficiale cinque giorni dopo. Solo che a quel punto le casse della Congregazione si sarebbero alleggerite di mezzo milione di euro. Soldi che l’indagata avrebbe utilizzato (tra l’altro) per fare regali ai parenti o per pagare le rette scolastiche dei nipotini. Ora bisogna fare un passo indietro al 2005, quando a De Cristofaro viene rilasciata una procura generale per la gestione della Rsa, struttura con 110 posti letto situata in via Cardinal Pacca 16, all’Aurelio. [...]

     

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    A quel punto le suore vorrebbero affittare la Rsa e De Cristofaro propone di prenderla lei stessa in locazione. Il 23 aprile del 2021, secondo l’accusa, l’odierna indagata fonda la srl Rsa Casa delle Religiose del Sacro Cuore, di cui è legale rappresentante. E, sempre stando alla ricostruzione della Procura, De Cristofaro, senza alcuna autorizzazione, stipula un contratto d’affitto tra la struttura delle suore e la società da lei fondata.

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    In pratica, come procuratrice della Congregazione conclude un accordo con la rappresentante legale della srl, cioè con sé stessa. [...]

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