Estratto da il Fatto Quotidiano
MATTEO MESSINA DENARO E LA FIGLIA LORENZA
Il codice di ‘u Siccu’ è tutto da decifrare. I carabinieri del Ros stanno decriptando la sequenza di nomi, cifre, date, ordini e indicazioni scritti da Matteo Messina Denaro in oltre un migliaio di “pizzini” scoperti nel suo covo a Campobello di Mazara (via Cb31), e nelle due case della sorella Rosalia, detta ‘Rosetta’, tra Castelvetrano e Campobello. Il pool della Dda di Palermo è già riuscito ad identificare il primo nome: “Fragolona” è Rosalia, arrestata venerdì con l’accusa di associazione mafiosa, e che domani sarà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.
Nell’ampia corrispondenza, il boss stragista si fa rendicontare dalla sorella il fondo cassa, e le spese correnti.
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MATTEO MESSINA DENARO E IL PIZZINO SULLA FIGLIA LORENZA
Nei pizzini ci molti altri nomi alla quale gli inquirenti dovranno dare un volto. “Condor”, “Complicato”, “Reparto”, “W”, “Ciliegia”, “Fragolina”, “Stazzunara”, “Mela”, “Malato” e “Parmigiano”. Sempre nel pizzino di maggio, Rosalia riceve l’incarico di chiedere “40 mila euro, entro settembre, a “Parmigiano”. Perché “40 mila euro non cambiano la vita delle persone”, dice ‘u Siccu’. Ma chi può in così poco tempo disporre di una somma simile? Forse un imprenditore, molto vicino ai Messina Denaro, oppure un loro socio o prestanome. Infine, un piccolo dettaglio, nella lettera (15 marzo 2022) indirizzata a Rosalia in cui si parla della figlia Lorenza: “Ad oggi i Van Gogh sono due, l’altro fu il 29 novembre 2021”. A cosa si riferisce ‘u Sicco’ per “Van Gogh”? Forse una stampa o un quadro in cui è stato occultato del denaro, dei pizzini o delle istruzioni. O magari è il suo tumore, che si sta espandendo?
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