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    AFFONDA A NEW YORK LA TRAGEDIA LIRICA DELL'ACHILLE LAURO - RITIRATA AL METROPOLITAN L'OPERA "THE DEATH OF KLINGHOFFER" DI ADAMS: ‘’POTREBBE ESSERE USATO PER FOMENTARE SENTIMENTI ANTISRAELIANI E ANTISEMITI”


     
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    Giulio Meotti per "il Foglio"

     

    Roma. Non capita tutti i giorni che il Metropolitan di New York, tempio americano della lirica, programmi e poi ritiri un’opera sull’onda di una protesta. E’ successo con “The death of Klinghoffer”, considerato un capolavoro del maestro del minimalismo John Adams e con il libretto di Alice Goodman. Il compositore ha detto che la sospensione del suo lavoro è “pura intolleranza”. 

     

    “The death of Klinghoffer” parla del sequestro dell’Achille Lauro da parte dei terroristi palestinesi e dell’uccisione, appunto, dell’ebreo americano Leon Klinghoffer. Il compositore ha posto l’accento sul carattere oratoriale dell’opera, sulla forma di una moderna Passione bachiana, “nel tentativo di rimuovere il peso angoscioso della realtà”. 

     

    Un colpo di arma da fuoco gli fracassò la testa, un altro gli trapassò il torace, poi il suo corpo venne gettato in mare. Cosi morì Klinghoffer, 69 anni, paralitico, unica vittima del dirottamento della nave da crociera. L’Anti Defamation League (Adl) aveva lanciato una campagna contro il lavoro di Adams, “perché potrebbe essere usato per fomentare sentimenti antisraeliani e antisemiti”. 

    sequestro dell'achille lauro sequestro dell'achille lauro

     

    L’Adl di Abraham Foxman ha detto che non è possibile mettere in scaletta una simile opera mentre a Bruxelles ebrei vengono uccisi e tre studenti israeliani sono scomparsi nel nulla, rapiti da terroristi palestinesi. Duro anche l’appello del Committee for Accuracy in Middle East Reporting in America: “Il ‘Klinghoffer’ è agitprop mascherato da arte”. 

     

    Il Committee spiega che l’opera di Adams fa parte di una nuova serie di opere liriche filopalestinesi, come “When I am old” di Hannah Conway, ispirata a Rachel Corrie, l’attivista pro palestinese che perse la vita nell’incidente del 2003 nel tentativo di bloccare i bulldozer israeliani che stavano demolendo una casa usata dai terroristi e che dipinge i soldati di Israele con caratteristiche tipiche del nazismo. 

     

    Oppure come “Manifest Destiny” del compositore Keith Burstein, su libretto di Dic Edwards, opera musicale che romanticizza gli attentatori suicidi. Peter Gelb, general manager del Metropolitan di New York, ha deciso di bloccare la visione mondiale dell’opera, lasciando in sospeso la programmazione di otto riproduzioni per la première di ottobre. Gelb ha così spiegato la cancellazione del live internazionale: “Sono convinto che l’opera non sia antisemita. 

     

    Ma sono anche convinto che ci sia una genuina preoccupazione nella comunità ebraica internazionale per cui la riproduzione del ‘Klinghoffer’ sarebbe inopportuna in questo momento di crescente antisemitismo, soprattutto in Europa”. L’accusa della famiglia della vittima La famiglia Klinghoffer conduce da anni una dura campagna contro John Adams la cui opera “romanticizza, razionalizza e legittima l’uccisione del padre”.

    nave achille lauro nave achille lauro

     

    Lisa e Ilsa Klinghoffer hanno spiegato che “l’approccio politico del compositore e della librettista è evidente dalla pericolosa equivalenza fra la sofferenza dei palestinesi e l’uccisione a sangue freddo di un ebreo americano handicappato e innocente. Sosteniamo le arti e crediamo abbiano un ruolo importante nel comprendere gli eventi mondiali. Ma il ‘Klinghoffer’ non rientra fra queste”. 

     

    Quando nel 1991 la Brooklyn Academy of Music diede la prima rappresentazione dell’opera, le figlie di Leon Klinghoffer andarono ad assistere mantenendo l’anonimato. Offese dal ritratto idealistico degli assassini del padre, rilasciarono questa dichiarazione: “E’ una produzione antisemita”. Non ha mai avuto vita facile l’opera. Già dopo l’11 settembre la tragedia lirica di Adams venne cancellata a causa degli attacchi terroristici alle Torri gemelle. 

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    E nel 1991, lo spettacolo che allora era firmato dalla regia di Peter Sellars, che sottolineò il carattere “essenzialmente religioso di questo dramma”, incontrò l’opposizione di una parte della comunità ebraica degli Stati Uniti che riuscì a bloccare le repliche previste a Los Angeles. L’opera si apre con un prologo, sul modello della tragedia antica, un coro di esuli palestinesi e uno di esuli ebrei in cui ciascuno lamenta la propria condizione. 

     

    “La casa di mio padre è stata rasa al suolo dagli israeliani nel 1948”, cantano nel prologo i palestinesi esiliati. “Una donna viene di tempo in tempo perché la casa non sembri abbandonata”, rispondono gli israeliani. Altri passaggi del testo, in particolare quelli che, messi in bocca a un giovane terrorista, raccontano la bellezza della morte intesa come martirio e salvezza, non sono passati inosservati. 

     

    “Siamo tranquilli / Perché noi vogliamo morire / Siete voi che volete vivere”, sono le prime parole di Mahmoud, il portavoce dei quattro dirottatori. Critici musicali contrari alla censura, come Phil Kennicott delWashington Post, si sono detti scettici sull’opera di Adams, ma spiegano: “Adams utilizza la potenza musicale per spiegare il movente e approfondire le nostre simpatie, anche per i personaggi violenti. E’ fatto con grazia. Lo choc del ‘Klinghoffer’ non è che John Adams ha messo i terroristi sul palco; è che la musica di Adams li rende umani”. 

     

    Secondo Jonathan Tobin di Commentary, “il libretto del ‘Klinghoffer’ razionalizza il terrorismo, denigra gli ebrei e considera le sofferenze dei palestinesi equivalenti all’Olocausto”. Il più spietato fra i detrattori dell’opera di Adams era stato il critico musicale del New York Times, Edward Rothstein, che definì il lavoro “moralmente pacchiano”. 

     

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    Sotto accusa una delle frasi del sequestratore Molqi: “Siamo dei soldati in guerra, non dei criminali, siamo uomini con degli ideali”. Il corpo di Leon Klinghoffer venne ritrovato dai siriani vicino al porto di Tartus, sfigurato, e venne sepolto in un cimitero del New Jersey. Sua moglie Marilyn morì quattro mesi dopo di cancro al colon. Tutto è cambiato da allora, tranne che in medio oriente.

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