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AGNELLI COLTELLI – “REPORT” HA MOSTRATO I DOCUMENTI CHE, SECONDO LA PROCURA DI TORINO, METTEREBBERO IN DISCUSSIONE GLI ASSETTI DELLA “DICEMBRE”, LA HOLDING DI FAMIGLIA AGNELLI – NEL MIRINO LA CESSIONE DELLE QUOTE DELLA “CASSAFORTE” DA PARTE DI MARELLA CARACCIOLO AI TRE NIPOTI NIPOTI, JOHN (CIRCA 1%), LAPO (20%) E GINEVRA ELKANN (20%), AVVENUTA NEL 2014 PER 80 MILIONI DI EURO – PER I PM, LA COMPRAVENDITA POTREBBE ESSERE “FITTIZIA E ARTATAMENTE COSTRUITA” – LA REPLICA DEGLI AVVOCATI DEGLI ELKANN: “GLI ATTI SONO VALIDI” – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Mario Gerevini per www.corriere.it

 

JOHN ELKANN - MARELLA CARACCIOLO - LAPO ELKANN

La Dicembre torna al centro del ring. Sulla cassaforte che governa l’impero Agnelli-Elkann la procura di Torino ha raccolto una gran mole di documenti. Uno di questi è stato mostrato il 29 dicembre dalla trasmissione Report. Di cosa si tratta? Il 19 maggio 2004, Marella Caracciolo vendette per 80 milioni ai nipoti John (circa 1%), Lapo (20%) e Ginevra Elkann (20%) la sua quota (poco più del 40%, mantenendo l’usufrutto) della holding che fu del marito Gianni Agnelli.

 

A quella data la Dicembre era già al 58% di John Elkann. Ma mancano gli originali degli atti di compravendita e il conto di partenza dei pagamenti, intestato alla Gabriel Fiduciaria, era stato chiuso due giorni prima come dimostrerebbe appunto il documento divulgato da Report. È una delle carte dell’inchiesta in cui gli Elkann sono indagati per frode fiscale e truffa allo Stato.

 

servizio di report sull eredita agnelli 1

I magistrati hanno trovato traccia di un pagamento opposto rispetto agli 80 milioni: 100 milioni passati dai conti della venditrice (Marella) a quelli degli acquirenti (John, Lapo e Ginevra).

 

Per i pm, dunque, la compravendita potrebbe essere «fittizia e artatamente costruita». Ma il loro obiettivo è valutare reati fiscali mentre nel procedimento civile sull’eredità Agnelli, sempre a Torino, l’assetto della Dicembre è uno degli elementi fondamentali contestati da Margherita Agnelli.

 

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«Gli atti del 19 maggio 2004 mostrati da Report — replicano i legali degli Elkann — sono stati validamente sottoscritti con autentica notarile. Quindi sono validi. John, Lapo e Ginevra sono i legittimi titolari delle loro quote della Dicembre e l’attuale assetto proprietario non può essere messo in discussione».

 

Gli avvocati inoltre «stigmatizzano l’utilizzo, ormai ricorrente, di affermazioni scandalistiche, avventate e strumentali a interessi che finora sono sempre stati soccombenti in sede giurisdizionale, sulla catena di controllo di un gruppo di società quotate in Italia e all’estero».

 

MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO

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La Dicembre Società Semplice esercita a cascata il controllo sul gruppo Exor a cui fanno capo le partecipazioni in Stellantis, Ferrari, Juventus, Cnh, Philips, Gedi ecc. John Elkann e la madre Margherita entrano nella cassaforte come soci nel 1996, con Gianni Agnelli al comando.

 

Nel ‘99 l’Avvocato modifica lo statuto e detta il futuro: «Se manco o sono impedito — è il senso — tutti i poteri vanno a John» che, alla morte del nonno sale al 58%. L’anno dopo (2004) Margherita vende per 105 milioni il 33% alla madre ed esce dalla Dicembre sulla base del patto successorio. Subito dopo la nonna cede tutto ai nipoti tenendo l’usufrutto.

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