Marco Bresolin Paolo Russo per "La Stampa"
boris johnson col vaccino
Altro che bloccare il vaccino di AstraZeneca. Pur di avere le dosi del farmaco, l'Unione europea è pronta a scatenare una guerra commerciale con il Regno Unito. La minaccia di Ursula von der Leyen è netta: se Londra non consentirà alla casa farmaceutica di trasferire in Europa le fiale prodotte sul territorio britannico, l'Ue fermerà l'export di vaccini diretti Oltremanica (10 milioni nelle ultime sei settimane).
boris johnson
E i timori per la sicurezza che avevano convinto i governi di mezza Europa a interrompere le somministrazioni di AstraZeneca? «L'esame da parte dell'Ema è stato molto rigoroso, dettagliato. Sono certa che l'Agenzia chiarirà la situazione» ha detto la presidente della Commissione poche ore dal verdetto.
BORIS JOHNSON URSULA VON DER LEYEN
Gli esperti del comitato di sicurezza dell'Ema si riuniranno nuovamente oggi e nel pomeriggio pubblicheranno la loro valutazione. Diranno che per escludere qualunque correlazione tra la somministrazione del vaccino di AstraZeneca e i 7 casi di una particolare e rara forma di trombosi cerebrale riscontrati in Germania serviranno studi più approfonditi.
ursula von der leyen boris johnson
Ma l'agenzia darà il via libera alla somministrazione del ritrovato anglo-svedese, «perché il rapporto rischio-beneficio è nettamente a vantaggio del vaccino e non esiste alcun rischio che provochi casi di tromboebolismo in generale». Come quelli che hanno generato persino delle azioni giudiziarie in Italia. «Ma che hanno un'incidenza di casi sui vaccinati persino inferiore a quella che si registra normalmente nella popolazione generale», riferisce una fonte autorevole dal palazzo dell'Ema ad Amsterdam.
boris johnson ursula von der leyen
Altrettanto non si potrà al momento dire per quelle forme rarissime di trombosi che colpiscono quasi esclusivamente donne che facciano uso di pillola anticoncezionale, che siano in stato di gravidanza o in fase post parto. «Però l'Agenzia non porrà restrizioni all'utilizzo del vaccino, perché questo compete eventualmente ai singoli Stati», spiegano ancora dall'Ema.
GIORGIO PALÙ
E come a voler anticipare la mossa, il presidente della nostra Aifa, Giorgio Palù, ieri ha parlato della necessità di «una maggiore attenzione verso le donne che hanno difetti di coagulazione o che prendono la pillola, che è un farmaco pro-trombotico». Pur senza esporsi esplicitamente, von der Leyen ha lasciato trasparire la sua contrarietà per la decisione presa dal suo Paese - la Germania - che ha trascinato con sé anche Francia, Italia e via via gran parte degli Stati dell'Unione.
astrazeneca
Interpellata sull'utilità del "principio di precauzione" che aveva mosso questa decisione, la presidente della Commissione non ha usato mezzi termini: «Mi fido del vaccino di AstraZeneca e degli scienziati dell'Ema». Ha ricordato che l'approvazione è avvenuta «senza scorciatoie» proprio per garantire la massima sicurezza.
E ha respinto le critiche di chi, come il governo italiano, si è lamentato per la lentezza dell'Agenzia nel dare una risposta ai dubbi delle principali capitali: «Bisogna rispettare il fatto che gli scienziati hanno bisogno di qualche giorno in più. È giusto loro il tempo necessario». Da domani, però, bisognerà subito accelerare con le vaccinazioni perché «la situazione epidemiologica sta peggiorando».
VACCINO PFIZER 1
Il problema è che le dosi scarseggiano. Pfizer e Moderna rispetteranno i loro impegni contrattuali, AstraZeneca no: solo 30 milioni di dosi nel primo trimestre e 70 nel secondo (fanno 100 milioni contro i 300 previsti). L'Ue vuole usare "tutti i mezzi a disposizione" per ottenere più dosi, a partire da nuovi blocchi dell'export. Reciprocità e proporzionalità saranno i due criteri che guideranno le decisioni: niente dosi a chi impedisce le esportazioni verso l'Europa e a chi ha un tasso di vaccinazione più alto.
ASTRAZENECA
Von der Leyen ha assicurato che l'obiettivo non sono gli Stati Uniti, «con i quali c'è reciprocità». Il vero obiettivo è Londra, che trattiene per sé tutte le dosi di AstraZeneca prodotte nei due impianti britannici. Downing Street ha subito reagito con irritazione, ma il problema è che l'Ue esporta Oltremanica i vaccini di Pfizer: bloccare le spedizioni rischia di aprire un nuovo fronte. Anche perché l'Ue importa gli ingredienti.
vaccino astrazeneca
Intanto Bruxelles prova a guardare avanti. Ieri la Commissione ha presentato quello che doveva essere il passaporto vaccinale, ma che è stato ribattezzato "certificato verde digitale" perché molti Paesi sono ancora scettici sulla possibilità di usarlo per viaggiare senza restrizioni. Un documento personale nel quale saranno inseriti i dati della vaccinazione, del tampone o del test sierologico.