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Il mondo dovrà convivere con il Covid e quindi con il vaccino per "diversi anni". Uno scenario definito "probabile" dall'ad di Pfizer, Albert Bourla che ha parlato della necessità di richiami "annuali" per molto tempo a venire. In un’intervista alla Bbc, Bourla ha spiegato che i vari booster sarebbero necesssari per mantenere un "livello di protezione molto elevato".
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L'intervista è stata fatta prima che la variante Omicron divenisse di attualità, ma l'amministratore delegato dell'azienda Usa già spiegava come Pfizer avesse realizzato vaccini aggiornati in risposta alle varianti Beta e Delta, senza che questi fossero poi necessari. Ne consegue che l'azienda già ora sta lavorando a un siero in grado di rispondere alla variante Omicron che potrebbe essere pronto in 100 giorni. Notizia fra l'altro già trapelata nei giorni scorsi.
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Il capo di Pfizer ha sottolineato come i vaccini abbiano contribuito a salvare milioni di vite durante la pandemia e senza di loro la "struttura fondamentale della nostra società sarebbe minacciata".
I numeri sono impressionanti: la casa farmaceutica prevede di arrivare entro fine 2021 a 3 miliardi di dosi fornite, mentre per il prossimo anno conta di metterne sul mercato altre 4 miliardi. Nel 2022, ha spiegato Bourla, i Paesi avranno "tutte le dosi di cui hanno bisogno".
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E mentre filtra la notizia che un team di esperti avrebbe individuato la causa dei coaguli nel sangue come effetto collaterale Astrazeneca, la Gran Bretagna rende noto di essersi assicurata 114 milioni di dosi extra di vaccini Pfizer e Moderna per i prossimi due anni. Intanto, come comunicato dal generale Figliuolo, in Italia 1,5milioni di dosi pediatriche di vaccino Pfizer saranno distribuite a dicembre.
Le dosi rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio e saranno rese disponibili a partire dal 15 dicembre, in modo che tutte le strutture vaccinali delle Regioni possano di procedere alle somministrazioni ai bambini dal 16 dicembre.