carlo sibilia
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Da quando la spudoratezza è diventata consuetudine? Da quando ha sfondato quelle pareti che ci permettono di distinguere l'indegnità dalla dignità? In occasione della morte di Ciriaco De Mita, il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia (quello che pensa che l'allunaggio sia stato una messinscena) ha inviato un messaggio di condoglianze alla famiglia da condividere con «tutti quelli che in lui hanno sempre visto un riferimento politico».
CIRIACO DE MITA E CLEMENTE MASTELLA
Gesto istituzionale? Cordoglio di maniera? Può darsi. Ma forse il silenzio sarebbe stato più appropriato perché in passato Sibilia ha più volte calunniato De Mita, tra l'altro accusandolo di avere «la schiena imbottita di tangenti». Ormai si può dire di tutto, senza vergogna. I social hanno di colpo affrancato le individualità e con esse le presunzioni (psicopatologie?) dei singoli: più che alla personalità si punta al personaggio.
carlo sibilia 1
Ciò che più preoccupa è il Sibilia che è in noi, la sfacciataggine con cui molti uomini pubblici portano le loro facce. È da ingenui pensare che la politica non conosca l'infingardaggine, lo so; tuttavia, sono convinto che si è spudorati più per indole che per scelta. La faccia tosta del Sibilia che è in noi è specchio del temperamento, non solo delle convinzioni politiche, delle credulonerie, dell'opportunismo. Si cambiano le idee, il carattere resta immutato.
CIRIACO DE MITA E FRANCESCO COSSIGA