LUCY PENG
Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”
È la più grande vendita di azioni nella storia. La Ipo della cinese Ant Group, braccio fintech di Alibaba, il 5 novembre alle Borse di Shanghai e Hong Kong raccoglierà 37,4 miliardi di dollari. Surclassando la saudita Aramco (petrolio) che a dicembre aveva incassato 29,4 miliardi.
JACK MA CON LE COPPIE SPOSATE DI DIPENDENTI ALIBABA 1
Un super-successo annunciato dalla frenetica richiesta di prenotazioni: si sono fatti avanti un milione e mezzo di investitori tra piccoli e «istituzionali», con richieste per 2.800 miliardi in titoli, 870 volte il valore dell'offerta pubblica iniziale di acquisto.
ant group 2
C'è un versante epocale sul fronte economico e uno spettacolare: gli uomini e le donne dietro questo boom. La finanza in Cina finora era stata dominata da mastodonti statali, come la ICBC, Industrial and Commercial Bank of China. Poi ha fatto irruzione sulla scena Alipay, che in pochi anni ha cambiato (in meglio) il modo in cui consumatori e piccoli imprenditori cinesi pagano, prendono denaro in prestito e investono.
alibaba
Alipay fa capo a Ant Group, che a sua volta è spinoff di Alibaba, e ha inventato una società dei consumi senza più denaro contante in tasca, almeno nelle grandi città, dove risiede il 60% della popolazione cinese. Ogni mese usano la app Alipay di Ant 700 milioni di cinesi, tra consumatori, commercianti e piccoli imprenditori. Il 5 novembre Ant Group, che detiene il primato mondiale dei portafogli elettronici e in Cina è sfidata solo da WeChat, varrà 316 miliardi di dollari, quasi il doppio di ICBC, più del Pil della Finlandia.
ant group alibaba
Il genio all'origine di questo prodigio è sempre lui, Jack Ma, ex professore di inglese di Hangzhou, che quando cercava il primo impiego fu rifiutato da decine di aziende e decise di mettersi in proprio con amici nel 1999, contando su 60 mila dollari prestati da familiari e conoscenti generosi.
JACK MA ALIBABA
Dal 2018 Ma, 56 anni, è anche un prepensionato, per scelta di vita: «Non voglio morire in ufficio ma sotto un ombrellone». Ha deciso di lasciare le sue cariche per dedicarsi alla filantropia, ispirandosi a Bill Gates.
LUCY PENG
Ma ha mantenuto il suo bel pacchetto azionario di Alibaba, possiede l'8,8% di Ant Group (cifra magica, studiata perché 8 è il numero della fortuna in Cina e lui è un po' superstizioso) e tra questa Ipo e la continua ascesa della sua prima creatura, nei due anni di «riposo» non proprio in spiaggia ha guadagnato altri 20 miliardi.
Oggi ne ha in tasca 71 (61 miliardi in euro) che secondo Bloomberg lo fanno l'11° uomo più ricco del mondo; quando ha lasciato il timone delle sue aziende era «solo» il 19°. Può essere contenta anche l'ex cofondatrice Lucy Peng, anni 49, partita come direttrice delle risorse umane di Alibaba e oggi presidentessa esecutiva di Lazata, piattaforma di e-commerce dedicata al Sudest asiatico.
ANT GROUP - ALIPAY
Peng ha una partecipazione dell'1,7% in Ant: varrà 5 miliardi di dollari. Parla poco in pubblico, a differenza di Jack, è poco conosciuta fuori dalla Cina, ma è stata lei il cervello dell'ascesa della cassaforte cashless del gruppo. Jack Ma ha sempre voluto molte donne al vertice delle sue imprese: sono il 40% del nucleo di élite che fa le scelte strategiche. Con Lucy Peng, altre sei signore di Alibaba il 5 novembre entreranno nel club dei miliardari.