times square gennaro sangiuliano

SIAMO ALLE COLICHE FINALI: IL MINISTRO DELLE GAFFE GENNARO SANGIULIANO MINACCIA DI SCRIVERE UN LIBRO SUGLI ERRORI DEI GIORNALISTI E DEI POLITICI. “SI CHIAMERÀ 'LE GAFFE DEGLI ALTRI'" - INCURANTE DEI SUOI STRAFALCIONI SU GALILEO GALILEI E CRISTOFORO COLOMBO, SULLA “LONDINESE” TIMES SQUARE E SULLA LONTANA MILITANZA A DESTRA DI DANTE ALIGHIERI, “GENNY” FA IL FENOMENO E ELENCA GLI SBAGLI DI LUCA BOTTURA, FRANCESCO MERLO E RENZI: “NEI SUOI LIBRI OGNI DIECI RIGHE UN ERRORE”

gennaro sangiuliano

Simone Canettieri per “il Foglio” - Estratti

 

"Guardi che c’è anche lei”.

Sicuramente, ministro.

“Una volta in un articolo ha sbagliato una data”.

 

Probabile.

Segue grassa risata un po’ mefistofelica e molto partenopea. Simpatica. Gennaro Sangiuliano non perdona. Incassa e rilancia. Anzi, di più: il ministro della Cultura indaga, parla con le fonti, riceve segnalazioni, raccoglie elementi e alla fine tac: scrive. D’altronde è un giornalista, no?

 

Sangiuliano però è stanco di essere spernacchiato per gli strafalcioni che gli causano poi fischi in pubblico e – si presume – malessere all’ego.

 

“E allora sto raccogliendo tutti gli errori di giornalisti e politici per poi pubblicare un agile libretto”.

sangiuliano times square

 

E come un personaggio pirandelliano (o era sciasciano?) ha deciso di vendicarsi – bonariamente – in punta di penna. E’ il Conte di Montecristo dello scivolone.

 

“Il mio libro si chiamerà ‘Le gaffe degli altri’”, dice mentre attraversa il Transatlantico, ossequiato a destra e a manca dai parlamentari del centrodestra. Lo reclamano tutti. Poco interessati alle differenze anagrafiche tra Galileo Galilei e Cristoforo Colombo, alla londinese Times Square, ai tecnicismi del Premio Strega e alla lontana militanza a destra di Dante Alighieri che si risciacquò i panni a Colle Oppio (ma forse era Manzoni). I parlamentari gli chiedono di teatri, cda e iniziative. Il ministro non si sottrae. Ma poi continua a parlare. Tira fuori il cellulare.

 

GENNARO SANGIULIANO FISCHIATO AL FESTIVAL DEL LIBRO POSSIBILE DI POLIGNANO

Fa i nomi: “Luca Bottura ha confuso un ministro croato con quello di un altro paese. Francesco Merlo ha scambiato Polignano con Putignano e si è inventato la parola innito che non esiste, Paolo Mereghetti sul Corriere ha confuso Gianni Schicchi, quello dell’opera di Puccini, con Riccardo Schicchi, quello di Cicciolina.

 

E vogliamo parlare dei libri di Renzi? Ogni dieci righe un errore: ha collocato una battaglia che si svolse a Pistoia a Firenze per licenza poetica. Il più furbo è stato Gramellini che si è consegnato e mi ha detto: è inutile che cerchi errori, te li segnalo io direttamente”.

 

 

Ministro, lei è implacabile. “Ho tante fonti nei giornalisti e nelle redazioni. Conservo tutto e poi ci divertiremo”

 

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