Marco Giusti per Dagospia
Premi Stracult 2019-20
christian de sica sono solo fantasmi
Ci siamo. Tempo di premi per il cinema italiano. Se l’8 maggio ci sarà la consegna dei David di Donatello, sono già pronti i Premi Stracult della stagione 2019-20. Ho lavorato a lungo per farvi avere questi elenchi.
Premio Stracult per la migliore battuta.
“Ah zozzoni, me volevate fa’ fa’ l’hot dog…” Carlo Verdone mentre tentano di sodomizzarlo in un rapporto a tre nel non ancora uscito “Si vive solo una volta” di Carlo Verdone.
“Menta per il mojito, così imparate a bere, froci!”, Luca Barbareschi come Oscar Martello, produttore romano arrogante in “Dolceroma” di Fabio Resinaro.
“Ma che è sto bagnaticcio?” – “Me so’ pisciato addosso”. Christian De Sica e Carlo Buccirosso in “Sono solo fantasmi” di Christian De Sica
carlo verdone si vive una volta sola 7
“Immaginami. Lasciami crescere dentro di te” Maya Sansa-Maria l’algoritmo in “The App” di Elisa Fuksas
“Chi sei?” – “Sto cazzo!”. Christian De Sica in “Sono solo fantasmi”
“La fiction italiana è ’na mmerda!” Valentina Bellé in “Dolceroma”.
“Ma ti fai i cazzi tua?” Christian De Sica in “La mia banda suona il pop” di Fausto Brizzi
carlo verdone si vive una volta sola 6
“Sono nato a Carate Brianza, datemi lo ius soli!” il gorilla-Bisio in “Attenti al gorilla” di Luca Miniero
“Qui hanno fatto Il tè nel deserto…” – “E lo fanno ancora?” –Checco Zalone in “Tolo Tolo”
“On line ci stanno tantissimi haters”, Chiara Ferragni in “Chiara Ferragni Unposted”
“Michelangelo lavati” in “Il peccato” di Andrei Konchalovsky
“Stasera vi voglio tutti al concerto di Pavarotti e mi raccomando… Nessun dorma!”, Berlusconi-Pierobon in “1994”
elisa fuksas
Vince: “Ma che è sto bagnaticcio?” Christian De Sica in “Sono solo fantasmi”
Premio Stracult per il non protagonista maschile.
Se la battono:
Giordano Bruno Guerri come fascista in camicia nera in “Martin Eden” di Pietro Marcello.
Luca Vecchi come “Tarkovsky dei poveri” in “Dolceroma” di Fabio Resinaro.
Francesco Acquaroli come avvocato lestofante romano in “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino
THE APP ELISA FUKSAS
Fabrizio Nardi come meccanico carogna in “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino
Massimo Ceccherini come Gesù Cristo in “Non ci resta che ridere” di Alessandro Paci
Luca Zingaretti versione trans in “Thanks for Vaselina”
Vince Giordano Bruno Guerri come fascista in “Martin Eden” di Pietro Marcello.
Premio Stracult “che ci faccio qui?”.
Se la battono:
Dustin Hoffman in “L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi.
Abel Ferrara in “The App” di Elisa Fuksas.
Jean-Pierre Léaud come se stesso in “Non c’è tempo” di Walter Veltroni.
Enrico Montesano in “Vivere” di Francesca Archibugi.
Nicola Di Bari come vecchio nonno fascista in “Tolo Tolo” di Checco Zalone
elisa doriana e massimiliano fuksas
Vince facilmente Dustin Hoffman in “L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi
Premio Stracult per la non protagonista femminile
Se la battono:
Valentina Bellé come Jacaranda Ponti (“La fiction italiana è’na mmerda!”) in “Dolceroma” di Fabio Resinaro
Barbara Alberti come mamma malefica di Jasmine Trinca in “La Dea fortuna” di Ferzan Ozpetek
Maya Sansa come Maria l’algoritmo in “The App” di Elisa Fuksas
Elisabetta Gregoraci nel suo primo ruolo serio in “Aspromonte” di Mimmo Calopresti
Rossy De Palma come Zia Rock in “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Stefano Cipani
BARBARESCHI IN DOLCEROMA
Vince Elisabetta Gregoraci in “Aspromonte” di Mimmo Calopresti
Premio Stracult per la protagonista femminile
Se la battono:
Claudia Gerini come la moglie del produttore Oscar Martello fa il bagno nel miele dello Zimbawe in “Dolceroma” di Fabio Resinaro
Greta Scarano come Ofelia (“Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere”) in “The App” di Elisa Fuksas
Ilenia Pastorelli in “Non ci resta che il crimine” di Massimiliano Bruno
Laura Chiatti canterina in “Un’avventura” di Marco Danieli
Valeria Bruni Tedeschi nell’ennesima versione della svitata dell’alta società in “I villeggianti” di Valeria Bruni Tedeschi
BARBARESCHI IN DOLCEROMA
Vince
Claudia Gerini in “Dolceroma” di Fabio Resinaro, anche se Ilenia Pastorelli mostra di più in “Non ci resta che il crimine”
Premio Stracult per il protagonista maschile
Se la battono:
Luca Barbareschi come il produttore mitomane Oscar Martello, “Menta per il mojito, così imparate a bere, froci!”, in “Dolceroma” di Fabio Resinaro.
Christian De Sica ghostbuster “Sono solo fantasmi” di Christian De Sica
Christian De Sica come Tony Brando in “La mia banda suona il pop” di Fausto Brizzi
la mia banda suona il pop 4
Luca Argenterio in “Io, Leonardo”
Vincenzo Crea come Niccolò, il giovane figlio di papà miliardario che vuole fare un film di Abel Ferrara da attore in “The App” di Elisa Fuksas
Vince Christian De Sica in “Sono solo fantasmi” ex-aequo con Luca Barbareschi in “Dolceroma”
Premio speciale Stracult per il miglior caratterista della stagione a Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania. Come ha più volte sostenuto Carlo Verdone. Per me meriterebbe anche Ciccio Mira in “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco.
la mia banda suona il pop 1
Premio Stracult per gli effetti speciali
Se la battono:
Il fantasma scorreggione in “Sono solo fantasmi” di Christian De Sica
Il mostro dentone di “Il signor diavolo” di Pupi Avati
Il pupazzo blu di “Mollami” di Matteo Gentiloni
la mia banda suona il pop 6
Gli effetti visivi di “The App” di Elisa Fuksas
Il cartone animato con la cicogna di “Tolo Tolo” di Checco Zalone
Le pantofole di Chiara Martegiani in “Ride” di Valerio Mastandrea
Vince: Il fantasma scorreggione di “Sono solo fantasmi” anche se la sua apparizione è un po’ effimera.
Premio Stracult per la Sceneggiatura meno comprensibile
Se la battono:
CHECCO ZALONE - TOLO TOLO
“L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi
“Appena un minuto” di Francesco Mandelli
“C’è tempo” di Walter Veltroni
“Cetto c’è senzadubbiamente” di Antonio Albanese
“The App” di Elisa Fuksas
Vince “The App” di Elisa Fuksas. Veramente non ho capito nulla, né che tipo di film volesse fare, né cosa aveva in testa, Ofelia, gli algoritmi, il fantasma del padre... Boh…
CHECCO ZALONE - TOLO TOLO 2
Premio Stracult speciale “Lillo cerca di salvare il film”
Lillo come Jimmy, l’unico che potrebbe avere una storia col gorilla, in “Attenti al gorilla” di Luca Miniero
Lillo come Ivano in “Modalità aereo” di Fausto Brizzi
Lillo come Aldo Fabrizi che spiega come si fa la carbonara a Edoardo Pesce-Sordi in “Permette? Alberto Sordi” di Luca Manfredi
Vince Lillo-Fabrizi in “Permette? Alberto Sordi”. Ma, come sempre, cerca di salvare il film ma non ci riesce…
ANTONIO ALBANESE IN CETTO C E
Premio Stracult per la migliore canzone.
Checco Zalone che canta “Immigrato” in “Tolo Tolo”
Gue Pequeno che canta “Io sono il re” in “Cetto c’è senzadubbiamente” di Antonio Albanese
Cristian Miscel in “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco
Riccardo Scamarcio che canta l’Inno dell’Andria in “Il ladro di giorni” di Guido Lombardi
Bossi e Berlusconi finti che cantano “Malinconia” di Donato (cioè Bossi) in “1994”.
“O sindaco ’o sindaco ’o sindaco” in “O sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone
miriam leone foto di bacco (7)
Vince “Immigrato” di Checco Zalone. Vince anche il premio Stracult per il trailer più discusso della storia del cinema italiano.
Premio Stracult per la migliore scopata o situazione erotica in un film
Se la battono:
Il letto a tre piazze De Sica-Tognazzi-Buccirosso con pisciata finale di Buccirosso in “Sono solo fantasmi” di Christian De Sica
Il triangolo con Carlo Verdone-Elisabetta Cavallotti- con tentativo di sodomizazzione di Verdone nel non ancora uscito “Si vive una volta sola” di Carlo Verdone
1994, il teaser della serie 2
La trombata sulla spiaggia tra Guido Caprino e Miriam Leone in “1994”
La trombata col mostro di Ludivine Sagnier in “The New Pope” di Paolo Sorrentino
La trombata tra Laura Chiatti e Thomas Trabacchi con visione del sedere del secondo in “Un’avventura” di Marco Danieli
Vince Carlo Verdone in “Si vive una volta sola”.
Premio Stracult per il documentario.
Beh… “Chiara Ferragni Unposted” di Elisa Amoroso
christian de sica sono solo fantasmi
Premio stracult per il titolo più “sti cazzi”
Se la battono:
“C’è tempo” di Walter Veltroni
“Appena un minuto” di Francesco Mandelli
“Ma cosa ci dice il cervello” di Riccardo Milani
“Bene, ma non benissimo” di Francesco Mandelli
“Carta” di Dado Martino
Vince “Bene, ma non benissimo” di Francesco Mandelli
Serie più Stracult della stagione:
carlo verdone si vive una volta sola 1
Ovvio… “The New Pope” di Paolo Sorrentino. Non fosse che per la presenza di Cécile de France e Ludivine Sagnier e l’apparizione di John Malkovich.
Film più stracult della stagione:
Se la battono:
“Sono solo fantasmi” di Christian De Sica
“La mia banda suona il pop” di Fausto Brizzi
“The App” di Elisa Fuksas.
“Dolceroma” di Fabio Resinaro
“C’è tempo” di Walter Veltroni
Vince “La mia banda suona il pop” di Fausto Brizzi.
LE SUORE IN THE NEW POPE the new pope
the new pope 12 LE SUORE IN THE NEW POPE