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    “NON HO MAI MOLESTATO NESSUNO SUL SET. CHI CI STAVA ERA CONSENZIENTE” – AMORI, DOLORI E BOLLORI DI TINTO BRASS, CHE OGGI FESTEGGIA I 90 ANNI: “PURTROPPO NON POSSO PIÙ SODDISFARE TUTTI I MIEI DESIDERI CON CATERINA (LA SECONDA MOGLIE). MA LEI MI DÀ ANCORA TANTA SPERANZA E TANTE ILLUSIONI, LA GUARDO MENTRE SI SPOGLIA" – "DEBORAH CAPRIOGLIO? ERA CALOROSA E LIBERA, MOLTO LIBERA, PER LEI LITIGAI CON LA MIA PRIMA MOGLIE TINTA” – LE MANI SUL SENO AD ANNA GALIENA E QUELLA VOLTA CHE PROPOSE UNA SCENEGGIATURA A FELLINI E.... - VIDEO!


     
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    Estratto dell’articolo di Sara D'Ascenzo per www.corriere.it

     

    tinto brass tinto brass

    «Tinto è pronto, venite». Il mondo del maestro dell’eros, oggi, alla vigilia di un compleanno da ricordare - 90 anni il 26 marzo - è una casa a Isola Farnese, borgo sulla Cassia, a mezz’ora di auto da Roma, che il regista ha diviso per anni con la prima moglie Carla Cipriani - Tinta - scomparsa nel 2006 e dove ora abita con Caterina Varzi, la seconda moglie, ultima musa ispiratrice di un regista che ha fatto crescere generazioni di desideri e che ancora adesso, soprattutto per chi era ragazzo negli anni ‘80 e’90, è una figura mitica, un misto di simpatia, sigaro e mani sul seno, testimone di un’epoca in cui sembrava che col corpo si potesse fare tutto.

    TINTO BRASS TINTO BRASS

     

    È lei ad aprire la porta e introdurci dal Maestro. Il caffè, però, lo serve Maria, una giovane studentessa di cinema polacca, alta, bionda, statuaria, che conferma che sì, siamo proprio a casa di Tinto Brass.  […]

     

    […]

     

    Prima di dirigerlo lei, propose la sceneggiatura a Fellini. Come andò l’incontro?

    «Fellini aveva saputo di questo progetto e aveva voluto conoscermi. Sono andato da lui al bar Canova di Piazza del Popolo e gli ho raccontato la trama. Lui mi ha detto: “Ah, sì, anche io faccio un film così, ma come fai coi soldi? Non è costoso?”. E io: “Mah, non so, costerà 40 milioni...”. E lui: “Quaranta milioni? Pensavo 4 miliardi! Questo film non si può fare”. E così l’ho fatto io».

     

     

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    La sua prima volta?

    «Avevo sedici anni. Al Lido. in spiaggia, mi hanno spiegato la teoria. Poi sono andato in un casino a Venezia. Eravamo in tanti amici, ma poi, quando ci hanno chiesto i documenti gli altri sono scappati e sono rimasto solo io».

     

    E com’è andata?

    «È stato bellissimo. Da lì in poi era tutto un casino per me, tanto che ho cominciato a vendere i libri alla Toletta per poterlo pagare». […]

     

    Quando morirà, dove vorrà essere portato?

    «A Venezia, le ceneri sparse in laguna».

     

    Ha due figli, Bonifacio e Beatrice. Che rapporto ha con loro?

    «Io ce l’ho buono. La figlia mi ama. Il figlio non lo vedo, ha un altro giro. Andavamo in barca insieme, ma c’era già un rapporto conflittuale».

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    […] È stato fortunato con le donne?

    «Sì, assolutamente. Purtroppo non posso più soddisfare tutti i miei desideri con Caterina. Ma lei mi dà ancora tanta speranza e tante illusioni».

     

    Ancora immagina?

    «Sì. La guardo mentre si spoglia, come quando da piccolo guardavo le domestiche dal buco della serratura».

     

    Per lei è stato molto importante il nonno pittore, Italico.

    «È stato lui a darmi il nome, Tinto. E anche mia nonna, che era russa di Odessa».

     

     

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    Le dico qualche nome di attrice che ha lavorato con lei. Anna Ammirati.

    «Bravissima. Ha detto che verrà presto a trovarmi, non mi ha mai rinnegato, mi ha sempre amato». […]

     

    Anna Galiena.

    «Non mi ha amato. Nel primo giorno di riprese, alla fine della prima scena io le ho messo le mani sul seno, le mi ha fulminato. Il film è andato avanti lo stesso, ma il rapporto non ha funzionato. Eppure era stata lei a proporsi».

     

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    Deborah Caprioglio.

    «Chi?»

     

    Fa il vago?

    «Ho litigato con Tinta per Deborah. Non mi ricordavo il nome. Era molto calorosa e simpatica. E libera, molto libera ».

     

    Oggi sarebbe impossibile per lei fare un film. Alla prima scena arriverebbero orde di attiviste. Che ne pensa?

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    «Male, assolutamente. Non ho mai assolutamente molestato nessuno sul set. Chi ci stava era consenziente, ma sempre fuori dal set. Si prendevano degli impegni per dopo». […]

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