Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
asia argento e anthony bourdain 10
«Mentre ero seduta nel commissariato di polizia, aspettando di poter denunciare gli abusi sessuali che avevo subito, ho pensato: in fondo sono fortunata. Io sono una comica e anche il mio violentatore è un comico. Ma non è uno famoso, di successo».
La confessione che Hana Michels ha consegnato al sito Vox è anche una chiara provocazione: la reazione al ritorno sulle scene di Louis C.K. - un grande attore satirico, per molti la vera coscienza della commedia americana - dieci mesi dopo il suo ritiro per uno scandalo sessuale.
A poco più di un anno dal caso Weinstein e dall' onda del movimento #MeToo che ha fatto emergere un gran numero di casi simili nel mondo dello spettacolo, nel giornalismo e in politica, l' apparizione, una settimana fa in un teatro, del comico che ha intrattenuto per 15 minuti un pubblico osannante, ha lasciato l' amaro in bocca a molti.
louis ck
Chi era convinto che le denunce coraggiose delle donne violentate avrebbe prodotto un cambiamento profondo nella società americana e una messa al bando perenne dei colpevoli, ora si chiede se il mondo dello spettacolo non abbia in realtà, fretta di passare dall' indignazione alla normalizzazione.
Altra domanda: fino a che punto l' immagine di #MeToo è stata rovinata dal caso di Asia Argento, una fondatrice del movimento passata dal ruolo di vittima (di Weinstein) a quello di carnefice (sesso con un attore minorenne)?
asia argento weinstein
E ancora: la decisione, appena presa dalla Cnn, di escludere dall' ultima serie televisiva dedicata ad Anthony Bourdain, morto suicida di recente, tutte le puntate nelle quali compare Asia Argento, la sua compagna, alimenta sospetti di «doppiopesismo»: disponibilità a chiudere un occhio con gli uomini, rigidità quando l' imputata è una donna (o uno straniero, dicono alcuni).
Un anno di denunce a raffica, licenziamenti in tronco degli accusati e polemiche furibonde nelle quali si sono variamente mescolate due vecchie culture - il puritanesimo americano e il machismo - con quella, più moderna e radicale, della riscossa delle donne non più disposte a subire in silenzio, ci consegna una situazione confusa nella quale l' elemento più evidente è proprio l' improvviso indebolimento di #MeToo (con possibili ripercussioni anche sulle elezioni di novembre).
ASIA ARGENTO E JIMMY BENNETT
Difficile, per il resto, confrontare i diversi casi di abuso. La Cnn forse esagera cancellando la Argento da Parts Unknown mentre Netflix, che pure ha interrotto la collaborazione con Louis C.K., mantiene nel suo palinsesto elettronico le vecchie serie televisive del comico che chiunque può rivedere. Anche il suo ritorno sulle scene fa discutere: una settimana fa si è presentato in un teatro, Comedy Cellar, durante uno spettacolo satirico e ha intrattenuto il pubblico per 15 minuti.
asia argento e anthony bourdain
«A nostra insaputa» dicono i gestori del teatro. Apparentemente solo un tentativo del comico, comunque escluso di circuiti televisivi, di rompere l' isolamento. I critici, però, oltre a credere poco alla versione della performance estemporanea, sono allarmati dall' esultanza degli spettatori e dall' atteggiamento dell' attore che non ha parlato dei suoi abusi, ma ha, anzi, fatto alcune battute inopportune: in particolare ha ironizzato sulla (per lui dubbia) innocenza di chi denuncia violenze sessuali.
asia argento
Certo, i due casi sono diversi: il comico americano, accusato da cinque donne per essersi masturbato davanti a loro, ha ammesso le sue colpe, a suo tempo si era scusato e, negli episodi incriminati, non aveva avuto un comportamento particolarmente aggressivo: nessun contatto fisico e aveva chiesto alle sue vittime se poteva denudarsi, affermando di avere problemi sessuali.
Cose comunque gravi, ma senza reati perseguibili. La Argento, invece, rischia conseguenze penali per il rapporto con un minore.
Asia Argento
Ma la riabilitazione di Louis C.K. preoccupa anche per un altro motivo: vari teatri, pur condannando i suoi atti, si dicono pronti ad accoglierlo di nuovo nel loro cartellone lasciando che sia il pubblico a esprimersi, comprando i biglietti: significa lasciare il giudizio morale alle forze del mercato, obiettano in tanti.
È quello che hanno fatto i produttori di Billionaire Boys Club, un film nel quale ha una parte Kevin Spacey. Girato molto prima che il protagonista di House of Cards fosse travolto da un altro scandalo sessuale (con conseguente sua cancellazione di tutte le nuove produzioni), Billionaire è stato messo in programmazione nei cinema qualche giorno fa, dopo una lunga quarantena: sale letteralmente deserte.
LAURA BOLDRINI ASIA ARGENTO jimmy bennett